Sì all’installazione della prima “Panchina europea” della città

Il Consiglio comunale di Perugia dice sì all’iniziativa

date
24 marzo 2025
- Redazione
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Approvato in Consiglio comunale, con 22 voti favorevoli e un’astensione, l’odg di Federico Maria Phellas, Lorenzo Ermenegildi Zurlo e Marko Hromis (Partito Democratico) per l’installazione della prima “Panchina europea” della città.  

 

L’idea, più in dettaglio, è “installare una panchina pubblica, o decorarne una già presente con i colori blu e giallo dell’Unione Europea e le 12 stelle dorate, valorizzando così uno spazio pubblico significativo”, e intitolarla ad Altiero Spinelli “per il suo innovativo pensiero politico e il suo prezioso contributo alla costruzione dell’Europa unita”. 

La campagna “Panchine Europee in ogni città” – spiega l’odg – è un’iniziativa simbolica ma al contempo concreta promossa dalla Gioventù Federalista Europea (GFE), con il supporto della Rappresentanza del Parlamento Europeo e della Commissione Europea in Italia, per diffondere i valori europei e sensibilizzare i cittadini sull’importanza dell’appartenenza all’Unione Europea. L’iniziativa ha già visto l’adesione di oltre 160 comuni italiani, contribuendo, tra le altre cose, alla riqualificazione urbana attraverso l’installazione o la decorazione, con i colori e i simboli dell’Unione Europea, di panchine pubbliche. 

Un’installazione di questo tipo – sostengono i proponenti – può diventare un punto di ritrovo e aggregazione per eventi educativi, di battiti pubblici e attività di sensibilizzazione sui temi europei, stimolando su tali tematiche il contribuito di scuole, associazioni e cittadinanza. 

“Non un semplice arredo urbano”, ha sottolineato Phellas in aula, ma “una scelta simbolica, politica e valoriale”. Per Hormis, facendo riferimento a recenti dichiarazioni di Giorgia Meloni sul manifesto di Ventotene, l’atto “serve anche a rispondere alla presidente del Consiglio rispetto alla nostra idea di Europa”. Il consigliere ha auspicato un sostegno unanime, anche alla luce del voto in commissione (tutti voti favorevoli a parte un’astensione), senza anteporre “posizionamenti tattici”.

 

Questi, in dettaglio, gli impegni formulati per l’amministrazione: “1. individuare, in collaborazione con le associazioni promotrici dell’iniziativa e gli uffici tecnici dell’ente, una collocazione adeguata all’installazione della Panchina Europea nel territorio comunale; 2. concedere il patrocinio gratuito all’iniziativa, sostenendo l’iter burocratico necessario alla sua realizzazione; 3. intitolare la panchina ad Altiero Spinelli, apponendovi una targa commemorativa nella quale sia richiama to il Manifesto di Ventotene; 4. coinvolgere associazioni, scuole e istituzioni locali nell’organizzazione di un evento pubblico di inaugurazione, da tenersi preferibilmente il 9 maggio, Giornata dell’Europa; 5. dare diffusione e visibilità all’iniziativa tramite i canali di comunicazione istituzionali e i social media del Comune di Perugia; 6. farsi promotore dell’iniziativa, portando questa esperienza all’attenzione di altre amministrazioni comunali, incoraggiandole così ad adottare analoghe progettualità; 7. valutare l’inserimento della panchina all’interno di percorsi educativi o turistici locali, rafforzando il messaggio che Perugia è comunità aperta, europea e inclusiva”. 

Nel dibattito, Elena Fruganti (Fratelli d’Italia), come già in commissione, ha espresso perplessità su alcuni aspetti del manifesto di Ventotene, come la posizione fortemente laicista a dispetto delle radici cristiane che invece caratterizzano il progetto europeo.

 

Lorenzo Mazzanti (Pensa Perugia) ha colto l’occasione per ribadire che è importante parlare dell’Europa delle origini e riprendere in mano il coraggio dei padri fondatori puntando a costruire un’Unione che non sia regno dei veti e degli egoismi nazionali, ma la casa dei diritti, della giustizia sociale e della pace, e che sappia parlare con una voce sola nel mondo.

 

Riccardo Mencaglia (FdI), pur preannunciando un voto favorevole, ha sostenuto che il manifesto di Ventotene proponeva una visione di Europa influenzata da una impostazione socialista e statalista, una risposta, certo, alle derive nazionaliste che avevano condotto alla guerra. Non si tratta di negare il valore simbolico del documento – ha precisato – ma di riconoscere che il progetto europeo non può essere imbrigliato da una visione dogmatica nata in un contesto storico completamente diverso da quello di oggi.

 

Edoardo Gentili (FI), oltre a ribadire che piazza Italia potrebbe forse essere il luogo ideale per dare vita all’installazione, ha richiamato la visione europeista di Forza Italia e del Partito popolare europeo ricordando la figura di Luigi Einaudi, proprio a 151 anni dalla nascita, come vero precursore anche del manifesto di Ventotene e della necessità di una difesa comune europea. Con ciò ha confermato il suo sostegno all’atto.

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