Nella giornata dedicata alla commemorazione dei defunti, rappresentanti delle istituzioni civili e militari insieme a numerosi cittadini hanno preso parte alla cerimonia solenne al cimitero monumentale, promossa, come consuetudine, dal Comune di Perugia in accordo con la Prefettura.
Erano presenti, in particolare, il viceprefetto Marco Migliosi, la sindaca Vittoria Ferdinandi, la consigliera Francesca Pasquino in rappresentanza della Provincia e i vertici delle forze di polizia, tra cui il questore Dario Sallustio, il generale Luca Corbellotti, comandante della Legione Carabinieri Umbria, il colonnello Stefano Pietrosanto, comandante provinciale della Guardia di finanza, il colonnello Stefano Silvestrini, comandante del Comando Militare Esercito Umbria, Nicoletta Caponi, comandante della Polizia locale e le associazioni combattentistiche.
Hanno partecipato anche gli assessori comunali Andrea Stafisso, David Grohmann, Francesca Tizi e Francesco Zuccherini, la presidente del Consiglio comunale Elena Ranfa e numerosi consiglieri (tra cui il vicepresidente Simone Cenci, Antonio Donato, Federico Maria Phellas, Nicola Paciotti, Fabrizio Ferranti e Silvia Pannacci).
Dopo l’omaggio al monumento ai Caduti di tutte le guerre, la visita all’Ossaia comune e alla tomba del cecoslovacco Joseph Matuska, i presenti sono stati guidati lungo un itinerario ideato per omaggiare figure, spesso ancora poco note al grande pubblico, che hanno contribuito in modo determinante a plasmare il volto civile e culturale della città.
Così sono state ripercorse le vicende di alcuni tra i protagonisti più significativi della Perugia dell’Ottocento e del Novecento sepolti al Monumentale: l’erudito e antifascista Walter Binni e la consorte Elena Benvenuti Binni, coppia simbolo di impegno civile, politico e culturale; la poetessa Vittoria Aganoor Pompili, tra le voci più raffinate del tardo Ottocento; Francesco Guardabassi, patriota risorgimentale noto come il “babbo dei perugini”, figura emblematica dei valori civili e patriottici; Luigi Bonazzi, storico e scrittore, autore della monumentale “Storia di Perugia dalle origini al 1860”; Tullio Seppilli, antropologo e attivista, fondatore dell’antropologia medica in Italia; Gerardo Dottori, artista futurista e massimo esponente dell’aeropittura; Mario Grecchi, comandante partigiano della brigata “Leoni”, ucciso a soli 18 anni e medaglia d’oro al valore militare.
L’iniziativa ha voluto sottolineare una volta di più come il cimitero sia un archivio urbano della memoria, un luogo che custodisce storie di impegno civico, arte e passione collettiva. A curare la visita guidata sono state due volontarie del servizio civile, Chiara Coppini e Francesca Bertinelli, affiancate dalla responsabile dei servizi cimiteriali Nicoletta Vinti, nell’ambito del progetto “Custodire la memoria: musei e cultura nei Comuni umbri 2025”.
La cerimonia si è conclusa con la messa officiata dal cappellano militare Giuseppe Maria Balducci, intenso momento di raccoglimento condiviso da autorità e cittadini.
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Altre celebrazioni ufficiali sono previste per il 4 novembre, giorno dedicato alle Forze Armate e all’unità nazionale: alle 11.30 appuntamento all’Ara Pacis (via Masi) per l’omaggio al monumento ai Caduti e alle 12.30 alla sala dei Notari del Palazzo dei Priori per la consegna del premio “Città di Perugia”, riconoscimento biennale a quanti, tra Esercito, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia penitenziaria e Vigili del fuoco, si sono distinti per atti di solidarietà, dedizione e servizio alla comunità perugina.














