Sono state affrontate in Consiglio due interrogazioni relative ai lavori nella zona di via Ripa di Meana.
Una consigliera di maggioranza ha presentato un’interrogazione per aver un quadro generale della situazione.
Le piogge a inizio aprile, ricorda l’atto, hanno provocato una frana in via Ripa di Meana. Circa due mesi prima, in vista dei lavori di consolidamento della scarpata, sono stati tagliati alberi e arbusti. Poiché è noto che una copertura vegetale diversificata fornisce un contributo importante per la stabilità del terreno, la consigliera ha chiesto se lo smottamento costituisca un pericolo per persone e cose; se il taglio degli alberi e degli arbusti sia stata una concausa della frana; se sia stata effettuata la bonifica bellica e il relativo risultato; se, alla luce dello smottamento, saranno anticipati i lavori di consolidamento.
La giunta ha riferito che l’intervento in corso in via Ripa di Meana si prefigge di contrastare e mitigare il dissesto idrogeologico che interessa storicamente l’area. Il finanziamento del primo stralcio ammonta a 4 milioni; i lavori effettuati nella parte a monte (primo lotto) a 2,2 milioni. In tal modo, non si insegue l’emergenza ma si fa attività di prevenzione. Riguardo al testo dell’interrogazione, è stato affermato che in realtà non si è verificata alcuna frana alla luce della documentazione fotografica in possesso degli uffici. Dal momento in cui la scarpata è stata ripulita ed è stata eliminata la vegetazione, quindi, non si potrebbe parlare di frane vere e proprie. Nella zona, piuttosto, era presente una vegetazione fittissima e infestante e la ripulitura è stata propedeutica allo svolgimento dei lavori.
Quanto alle tempistiche, la consegna dei lavori risale all’agosto dello scorso anno e il termine dei lavori previsto è dicembre 2022.
Queste le attività eseguite al 30 aprile: delimitazione cantiere e aree di sosta mezzi e materiali; taglio della vegetazione e rimozione rifiuti; spostamento rete gas e pubblica illuminazione; riparazione di una fognatura (acque nere). Dalla prossima settimana saranno avviati gli interventi per le opere di consolidamento, i servizi a rete (acque bianche, nere, illuminazione) e le opere di sistemazione a verde della scarpata.
Quanto alla bonifica bellica, si è protratta più del previsto perché nel punto si era accumulata nei decenni una grande quantità di rifiuti, soprattutto metallici; alla fine non è stata ravvisata alcuna situazione di pericolo e quindi si procederà con i lavori.
Anche l’interrogazione a firma di tre gruppi di opposizione aveva ad oggetto “preoccupanti smottamenti” del terreno in zona via Ripa di Meana-via San Domenico.
A inizio aprile, si legge nell’atto, si è assistito in quell’area a uno smottamento del terreno dovuto alle abbondanti piogge, tema non nuovo soprattutto per i residenti che continuano a esprimere perplessità e preoccupazione circa la tenuta del terreno. L’atto fa riferimento a frequenti interventi sulla vegetazione cittadina giustificati con l’attività di cura del verde pubblico o anche “da necessità di bonifica bellica”, come per quello avvenuto a febbraio lungo via San Domenico, ai piedi di Borgobello, senza comunicazione preventiva.
I consiglieri hanno ricordato di aver già espresso dubbi circa i rischi di futuri dissesti della collina “denudata” di fronte a fenomeni piovosi significativi e hanno chiesto alla giunta risposte sulle tempistiche degli interventi nell’area e più in generale una maggiore trasparenza circa le finalità degli interventi sul verde cittadino.
La giunta ha ribadito – come già a fronte di un’altra interrogazione sullo stesso tema presentata nella seduta del 16 maggio – che dopo la pulizia della scarpata non si è verificata alcuna frana. Quanto al metodo seguito nell’avviare i lavori, è stato escluso che in casi simili, caratterizzati da una forte componente specialistica, si possa attuare una partecipazione vera e propria. È stato ad ogni modo riconosciuto che sarebbe stata opportuna un’assemblea propedeutica per spiegare i lavori in modo puntuale e se ne terrà conto prima di avviare il secondo stralcio.
Nel merito, dagli esperti che si sono occupati della pulizia del verde è emerso che gli alberi ad alto fusto possono a volte concorrere a determinare frane; nella zona, comunque, tutte le specie protette sono state mantenute.