La IV commissione consiliare Cultura, presieduta da Michele Cesaro, ha avviato la discussione dell’ordine del giorno presentato dal gruppo Idee Persone Perugia avente ad oggetto: “Acquisizione alla città di tutto o parte dell’archivio documentale-artistico di Sandro Penna e allestimento di un luogo di tributo permanente alla sua figura e alla sua poetica”.
Illustrando l’atto il capogruppo IPP Fabrizio Croce ha riferito che presso la Galleria nazionale fino al 14 gennaio un’ampia selezione di documenti e quadri provenienti dall’archivio e dalla collezione personale di Sandro Penna saranno visibili nell’ambito della Mostra “Un mare tutto fresco di colore. Sandro Penna e le arti figurative”. Si tratta, in realtà, di una parte del notevole e importante patrimonio artistico e documentale di Sandro Penna, attualmente posseduto degli eredi del poeta perugino.
Unanimemente considerato una delle più alte voci della poesia italiana del ‘900, secondo i proponenti Penna in città ha goduto fino ad oggi di manifestazioni di interesse sporadiche: un importante convegno di studio, una targa che lo ricorda davanti alla casa natale di Porta Sole, l’intitolazione della biblioteca comunale di San Sisto, una strada a Sant’Andrea delle Fratte.
Nel rilevare che finora la mostra della Galleria Nazionale è il più grande omaggio reso a Penna dalla sua città natale, i consiglieri del gruppo IPP evidenziano che, in genere, la maggior parte delle città d’Italia celebrano in modo permanente e simbolico l’artista cui hanno dato i natali, facendone in molti casi un importante elemento che qualifica la comunità di cui ha fatto parte e un elemento di richiamo turistico-culturale.
Il futuro prossimo offre due occasioni interessanti per rafforzare le azioni temporanee o permanenti in ricordo di Penna, che sono offerte dall’anniversario della nascita (120 anni nel gennaio 2026) e della morte (50 anni nell’agosto del 2027) su cui la città dovrebbe trovarsi pronta con progetti dedicati.
In relazione a ciò, con l’odg il gruppo IPP intende impegnare l’amministrazione:
-a farsi parte attiva nei confronti di enti o fondazioni pubbliche o private affinché valutino la possibilità di acquisire insieme l’archivio e la collezione di Sandro Penna e/o ad attivare il proprio Servizio Biblioteche per l’acquisizione del solo archivio, così da arricchire il patrimonio storico-artistico e culturale cittadino destinato alla fruizione pubblica e a disposizione di studiosi e appassionati, nonché a rafforzare il rapporto con i documenti, le poesie e, eventualmente, le opere d’arte a suo tempo amate dal più grande poeta che Perugia ha finora avuto;
-a valutare di realizzare, grazie all’auspicabile disponibilità e sensibilità della famiglia di Sandro Penna, un progetto permanente dedicato alla figura del poeta – che potrebbe collocarsi negli spazi della Biblioteca Sandro Penna o a completamento delle collezioni permanenti di Palazzo della Penna – come doveroso omaggio all’artista.
AUDIZIONI
Secondo l’assessore alla cultura Leonardo Varasano, tra gli ospiti invitati a intervenire in commissione, Penna merita senz’altro di essere celebrato ed è bizzarro che in diversi decenni, e in momenti in cui erano disponibili ben più risorse, non sia stato fatto molto. Per questo ha ringraziato la Galleria Nazionale dell’Umbria per la mostra ancora in corso. L’assessore ha tuttavia ricordato che ci sono state iniziative anche da parte del Comune. La prima sezione del catalogo della mostra su Pier Paolo Pasolini che si è svolta nella biblioteca Augusta, anzitutto, era incentrata proprio al rapporto tra Pasolini e Penna. Il catalogo – ha precisato l’assessore – è stato oggetto di riconoscimenti nazionali con presentazioni in altre città destinate a proseguire. È stato inoltre abbozzato un progetto, non sviluppato appieno a causa dell’emergenza pandemica, imperniato sul giorno della nascita di Penna, coincidente con quella di Claudio Spinelli: il 12 giugno potrebbe infatti diventare ogni anno giorno della memoria dedicato alle due personalità. Quanto agli intendimenti espressi nell’odg, per Varasano sono da accogliere in linea di principio e da approfondire sotto il profilo amministrativo ed economico.
La dirigente Area Servizi alla persona del Comune di Perugia, Roberta Migliarini, a proposito dell’acquisizione dell’archivio e della collezione Sandro Penna, ha riferito di non sapere se vi sia un interesse della famiglia a fare una donazione o a cedere a titolo oneroso tutto o parte del materiale. Il primo nodo da sciogliere riguarda quindi il titolo dell’acquisizione (oneroso o gratuito). Sarebbe poi necessario l’intervento della Soprintendenza competente per quantificare la consistenza economica del fondo e pensare ai lavori necessari per adeguare gli spazi in cui collocarlo al fine di assolvere agli obblighi di conservazione. Migliarini ha anche detto, in relazione alle iniziative nel frattempo ipotizzabili, che si potrebbe pensare di dedicare una settimana all’anno alla poesia con focus particolare su Sandro Penna in concomitanza con l’anniversario della nascita.
Secondo la dirigente dell’Unità operativa Cultura, Maria Luisa Martella, la proposta avanzata attraverso l’odg è lodevole anche se rappresenta solo inizio di un percorso molto complesso e articolato. L’ipotesi di acquisire un patrimonio senz’altro importante e consistente – ha ribadito la dirigente – deve anzitutto portare a chiarire a quale titolo potrebbe avvenire l’acquisizione.
Sono poi stati sentiti i curatori della mostra presso la Gnu Tommaso Mozzati, professore associato di arte moderna presso il Dipartimento di Lettere dell’Università di Perugia, Roberto Deidier, ordinario di letteratura italiana presso l’Università di Palermo e studioso specialista di Sandro Penna, e Carla Scagliosi, funzionario storico dell’arte della Galleria.
Mozzati ha ricordato che la raccolta Sandro Penna è un unicum che ha permesso di celebrarlo come un protagonista assoluto del ‘900. Roberto Deidier ha detto di ritenere che gli eredi siano propensi a un’acquisizione a titolo oneroso in ragione delle vicende che hanno riguardato la biblioteca del poeta donata al Comune di Roma dopo la sua morte e in parte andata dispersa. Il professore ha ricordato che si ragiona di circa mille unità di documenti e di 700 unità di opere d’arte: un patrimonio consistente che non può essere smembrato perché verrebbe meno la stessa identità di chi lo ha messo insieme. Si potrebbe pensare – ha suggerito Deidier – di costruire un progetto in linea con gli obiettivi del Pnrr. Anche Scagliosi si è detta favorevole a una joint venture che coinvolga gli interlocutori culturali della città e della regione per ragionare sull’ipotesi di acquisire a piccoli passi la collezione, che dovrebbe restare integra a Perugia, dove, opportunamente pubblicizzata, potrebbe alimentare un turismo culturale di studiosi e storici dell’arte.
Elena Ranfa (Pd) e Gino Puletti (Progetto Perugia), una volta aperto il dibattito, si sono dichiarati favorevoli all’operazione, impegnativa ma necessaria per dotare la città di una risorsa fondamentale.