Dal 15 al 17 dicembre Perugia si prepara ad accogliere in piazza del Bacio un’esperienza unica di incontro tra popoli, culture e idee grazie a un evento gratuito e aperto a tutti che coinvolgerà comunità di diverse nazionalità presenti in città. La prima edizione di “Perugia & Friends International – La Festa dei Popoli e delle Culture” è stata presentata oggi a Palazzo dei Priori dall’assessore alla partecipazione e allo sviluppo economico Gabriele Giottoli, alla presenza anche del sindaco Andrea Romizi, del vicesindaco Gianluca Tuteri e dell’assessore all’urbanistica Margherita Scoccia.
Il programma (consultabile anche attraverso i canali ufficiali dell’evento Perugia & Friends – Facebook e Istagram) comprende esibizioni culturali (spettacoli musicali, balli tradizionali e performance artistiche), tavole rotonde (dibattiti su temi globali, accoglienza, inclusività e intercultura), gastronomia (un viaggio alla scoperta dei sapori che caratterizzano diverse culture) e workshop e attività interattive concepiti come opportunità per imparare e partecipare attivamente.
“Da tre anni l’amministrazione comunale, con il progetto Perugia Open District–Perugia&Friends, ha promosso iniziative nei quartieri per creare momenti di incontro e confronto, per stimolare la vita associativa e la partecipazione attiva dei residenti e per incentivare lo sviluppo economico – ha spiegato Giottoli -. L’idea di Perugia&Friends International nasce da queste esperienze grazie anche alla collaborazione attiva di numerose associazioni rappresentative delle comunità migranti”. Il festival si svolge a Fontivegge, “il quartiere più multietnico della città”, con l’obiettivo di “creare un ambiente accogliente e inclusivo che valorizzi la diversità culturale e offra opportunità di crescita e integrazione sia per i migranti sia per la comunità ospitante”.
“Il periodo scelto non è casuale – ha poi precisato il vicesindaco Tuteri -. Il 10 dicembre di 75 anni fa e stata siglata la dichiarazione universale dei diritti umani. Piazza del Bacio diventerà un simbolo della famiglia umana di cui si parla nel preambolo di quel documento. Come amministrazione abbiamo il compito di creare il terreno fertile per l’integrazione, che assicura a tutti uguali diritti. Non a caso, in occasione della tavola rotonda di domenica 17 dicembre sarà effettuato un sondaggio per capire quali sono i bisognosi dei migranti che approdano nella nostra città in termini di servizi e di reti di assistenza e conforto”. Il vicesindaco ha voluto anche ricordare che sabato alle 15.30 è previsto l’evento speciale “We are the world”: un coro formato da 200 bambini degli istituti comprensivi del territorio che proporrà canti natalizi.
Per l’assessore Scoccia “l’iniziativa dimostra come a Fontivegge sia in atto uno sforzo che va oltre la riqualificazione degli spazi pubblici”. “Stiamo immaginando ciò che avviene dentro gli spazi dopo averli reinterpretati – ha sottolineato -. E’ la direzione giusta per far sì che Fontivegge torni a essere un quartiere pienamente vivibile e sano”.
Il sindaco Romizi ha ringraziato “tutti coloro che hanno aderito alla visione proposta dall’amministrazione mettendo a disposizione competenze e passione”. “Stiamo cercando, attraverso investimenti mirati, di migliorare la qualità della vita in diversi quartieri, tra cui Madonna Alta, Fontivegge, Ponte San Giovanni e, a seguire, anche San Sisto. Abbiamo sempre avuto chiaro, sin dalla scorsa consiliatura, che l’area della stazione avrebbe richiesto un impegno continuo per farne, come avevamo immaginato, un luogo per i giovani, la formazione e l’innovazione anche sociale. Fontivegge può vincere la sua sfida e diventare un quartiere di riferimento non solo per Perugia. L’invito è continuare a crederci”.
A esprimere soddisfazione per la manifestazione che animerà il weekend sono stati anche Lanfranco Ghiani, presidente del comitato Uniti per Fontivegge, Rolando Paredes, pastore del Centro cristiano apostolico, la mediatrice culturale Aminata Poussogo e l’imprenditore informatico Timur Karimov.