“Quella che si è consumata ieri in Consiglio comunale – affermano in una nota i consiglieri di opposizione – è stata una pagina difficile da digerire per chi crede nella politica come servizio, ascolto, responsabilità. È stata una seduta surreale, in cui la maggioranza ha deciso di voltare le spalle a due temi fondamentali per la città: la sicurezza dei cittadini e la libertà di espressione.
Come Consiglieri di opposizione abbiamo presentato un ordine del giorno urgente sulla sicurezza, partendo da una serie di fatti concreti e gravi accaduti a Perugia in pochi giorni: aggressioni con armi, risse, furti in abitazioni, personale sanitario aggredito, degrado nel cuore del centro storico.
Non sono episodi isolati: sono il segnale evidente di una città che chiede aiuto.
Per questo abbiamo chiesto azioni immediate, la reintroduzione dell’Assessorato alla Sicurezza e un impegno concreto dell’amministrazione nel contrasto al degrado.
Abbiamo ringraziato le Forze dell’Ordine per il lavoro che svolgono ogni giorno, spesso con risorse limitate, ribadendo che tocca alle istituzioni politiche fare la loro parte.
La maggioranza ha respinto l’urgenza.
Ha deciso che questo tema non meritava un confronto immediato. Ha scelto di minimizzare, rimandare, e sostanzialmente ignorare un’esigenza sempre più sentita dai cittadini.
Ma non è finita lì.
Il Consiglio si è poi letteralmente paralizzato sulla discussione di un secondo ordine del giorno, già approvato all’unanimità nella precedente seduta, che riaffermava i valori del 25 aprile e condannava ogni limitazione alla libertà di espressione, facendo riferimento a un episodio controverso accaduto durante il corteo.
Abbiamo assistito a quasi due ore di sospensione dei lavori perché la maggioranza non riusciva a trovare una posizione unitaria. Alcuni consiglieri hanno lasciato l’aula pur di non votare un atto che, semplicemente, chiedeva di ribadire un principio: che in una democrazia nessuno debba essere zittito per aver espresso un’opinione in modo pacifico.
Ci è stato detto che “l’episodio è poco chiaro” e che “potrebbe urtare la sensibilità di chi ha organizzato il corteo”. Ma il compito del Consiglio comunale non è accontentare le sensibilità, è tutelare i diritti. Tutti. Sempre.
Noi, Consiglieri di opposizione, non abbiamo esitazioni: condanniamo ogni forma di violenza e ogni tentativo di limitare la libertà di espressione, senza ambiguità e senza paura di disturbare qualcuno.
Siamo in Consiglio per questo: per ascoltare, proporre, intervenire.
E anche quando le nostre proposte vengono respinte o silenziate, continueremo a far sentire la voce di chi ama Perugia e non vuole arrendersi”.