“La condizione in cui versa il carcere di Capanne – sottolinea il consigliere Lorenzo Mazzanti (Pensa Perugia) non è più tollerabile. Le strutture penitenziarie umbre, già sovraccariche, ospitano oggi circa 1.600 detenuti a fronte di una capienza massima di 1.200 posti. Questo significa un sovraffollamento pari al doppio della media nazionale. La situazione più grave si registra proprio nel carcere di Perugia, che ospita il 40% di detenuti in più rispetto ai limiti previsti.”
“Non si tratta solo di numeri, ma di un’emergenza umanitaria e istituzionale che riguarda la dignità delle persone e l’efficienza del nostro sistema. Oltre il 70% dei detenuti proviene da fuori regione, un’anomalia che grava enormemente sulle strutture locali e in particolare sul sistema sanitario umbro, già in forte difficoltà.”
“Particolarmente drammatica è la totale assenza di reparti specializzati e strumenti adeguati per il trattamento dei detenuti affetti da patologie psichiatriche, anche nei casi di depressione grave. È inaccettabile che in Umbria non sia ancora attiva una REMS – Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza – struttura fondamentale per garantire cure appropriate e condizioni di detenzione rispettose della dignità umana. Questa lacuna va colmata immediatamente.”
“Il Governo non può continuare a voltarsi dall’altra parte: servono subito risorse adeguate, personale specializzato, strutture idonee e l’istituzione di una REMS sul territorio regionale. Pensa Perugia chiede un impegno concreto e immediato: il carcere non può essere un luogo di abbandono e degrado, ma deve tornare a essere uno spazio di giustizia, rieducazione e umanità.”