“La maggioranza boccia la casa di comunità”

Lo sostengono i gruppi di opposizione in una nota

date
09 settembre 2025
- Redazione
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“Ieri in Consiglio Comunale – sottolineano i gruppi di opposizione – si è consumato uno spettacolo che non rende onore alle istituzioni.

La nostra proposta di aprire un tavolo con la Regione per chiedere una Casa della Comunità a Castel del Piano – San Sisto, territorio di oltre 30.000 abitanti, è stata bocciata senza alcuna motivazione seria.

Eppure i numeri parlano chiaro: il DM 77/2022 stabilisce una Casa della Comunità ogni 40–50.000 abitanti.  La Regione Umbria aveva già messo nero su bianco che, per le peculiarità demografiche e orografiche del nostro territorio, si possono prevedere strutture extra-PNRR.

Tradotto: Castel del Piano, San Sisto, Pila e Sant’Enea hanno tutti i requisiti per avere diritto a questo presidio.

Abbiamo fatto di tutto: disponibilità a rinviare la discussione, a inserire emendamenti, perfino a condividere la firma con tutta l’aula. La risposta è stata un muro.

Non perché la proposta fosse sbagliata, ma solo perché arrivava dall’opposizione.

Così, 30.000 cittadini restano ancora una volta senza un punto di riferimento sanitario di prossimità.

E chi ha costruito intere campagne elettorali sulla “difesa della sanità pubblica” ha dimostrato che si trattava solo di proclami buoni per raccogliere voti, non di impegni reali verso la comunità.

Adesso aspettiamo il “copia-incolla” della maggioranza.

Fra qualche settimana torneranno in aula con un ordine del giorno identico al nostro, firmato con la sigla giusta. Bocciato se lo presenta l’opposizione, approvato se lo firma la maggioranza.

Un teatrino che umilia i cittadini prima ancora che questa istituzione.

La maggioranza dovrà assumersi la responsabilità di aver voltato le spalle a un territorio di oltre 30.000 persone, condannandolo a restare indietro.

La sanità pubblica non si difende solo a parole, ma con i fatti.

E ieri la maggioranza ha dimostrato di non avere né il coraggio né la coerenza di farlo”.

 

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