In apertura di seduta il Consiglio comunale ha osservato un minuto di silenzio in ricordo di Hekuran Cumani, il ragazzo di Fabriano brutalmente ucciso nei giorni scorsi a Perugia.
La presidente Elena Ranfa ha detto che tutto il Consiglio si stringe al dolore dei familiari e degli amici di Hekuran, onorando la memoria di questo ragazzo, la cui vita è stata così brutalmente spezzata.
Dopo il minuto di silenzio ha preso la parola la sindaca Vittoria Ferdinandi per spiegare che quelli appena trascorsi sono stati giorni difficili per tutti. “Da sindaca mai avrei voluto trascorrere giornate come quelle passate”. La sindaca ha quindi voluto esprimere una parola di fiducia e vicinanza alla famiglia del giovane marchigiano che, peraltro, ha incontrato nella giornata di ieri. “Ho potuto toccare con mano un dolore così forte da non poter spiegare con le parole: di fronte a tale dolore il senso di impotenza, come rappresentanti delle Istituzioni, ci pervade. Pur con ciò non dobbiamo lasciarci vincere”.
Ferdinandi ha sostenuto, infatti, che è compito delle istituzioni chiedere con forza che venga fatta giustizia per questo ragazzo e questa famiglia, affinché si traccino percorsi di legalità che facciano sentire i nostri cittadini più sicuri. Ora ci attende una fase difficile, ossia di restituire ai nostri giovani la fiducia di poter uscire senza essere uccisi, ed alle famiglie la fiducia che la nostra città possa essere un luogo in cui fa crescere i propri figli in sicurezza.
La sindaca ha poi ringraziato tutto il consiglio per l’esempio della postura istituzionale responsabile che ognuno ha tenuto in questi giorni, dimostrando che esiste una politica capace di essere responsabile e di non tradurre ogni cosa che accade in un corpo su cui alimentare uno scontro politico. La città ha bisogno di quell’unità che con grande umanità abbiamo saputo dimostrare in questi giorni.
Il consigliere Leonardo Varasano (Progetto Perugia) ha accolto con favore le parole della sindaca, a cui tutta l’opposizione si è unita fin da subito con i fatti, evitando in maniera naturale in questi giorni ogni forma di speculazione.
Oggi questo atteggiamento deve essere riproposto, perché di fronte al dolore non può esserci che un cordoglio unanime ed un profilo consonante.




