“Oggi – spiega Fabrizio Ferranti – nella III Commissione consiliare, è stato illustrato l’Ordine del Giorno avente per oggetto “Barriere antirumore e interventi di mitigazione del rumore stradale per la città di Perugia lungo la superstrada E45 e il RA06 Perugia-Bettolle”. Il tema della riduzione dell’inquinamento acustico è centrale per la lista Perugia per la Sanità Pubblica, che pone la tutela della salute come sua priorità. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e numerosi studi scientifici evidenziano come l’esposizione prolungata a livelli sonori superiori ai limiti normativi possa avere gravi ripercussioni sulla salute, colpendo in particolare le fasce più fragili della popolazione.Anche la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha sancito l’obbligo per gli Stati membri di adottare misure adeguate per mitigare il rumore nelle zone residenziali, riconoscendo la tutela del diritto alla vita privata e familiare sancito dall’articolo 8 della CEDU. La normativa nazionale ed europea impone agli enti gestori delle infrastrutture stradali l’adozione di misure per ridurre l’inquinamento acustico, tra cui l’installazione di barriere fonoassorbenti e altre soluzioni di mitigazione. Tuttavia, nel tratto della superstrada E45 e del raccordo Perugia-Bettolle, che attraversa aree urbane densamente popolate, questo problema resta irrisolto da anni. Il gestore ANAS è incaricato dell’elaborazione del Piano di risanamento acustico, con una programmazione su 15 anni. L’ultimo aggiornamento risale al 2013, eppure l’inquinamento acustico continua a colpire duramente le zone limitrofe alle strade extraurbane di Ponte San Giovanni, Prepo, San Sisto, Madonna Alta e Ferro di Cavallo, dove i cittadini chiedono da tempo sia nuove barriere fonoassorbenti che l’ammodernamento di quelle esistenti, ormai obsolete. L’imminente Conferenza di Servizi per il raddoppio delle rampe di Ponte San Giovanni, finalizzata al potenziamento del collegamento tra E45 e raccordo Perugia-Bettolle, rappresenta un’opportunità strategica per rimettere il tema al centro del dibattito e sollecitare l’adozione di interventi concreti. È quindi essenziale attivare con urgenza tavoli di confronto con ANAS, ARPA e gli altri enti competenti, per definire un piano di azione con tempi certi. Inoltre, è prioritario monitorare costantemente i livelli di inquinamento acustico nelle aree più esposte, valutando l’efficacia delle misure adottate e identificando eventuali interventi correttivi. Fondamentale sarà anche il coinvolgimento attivo della cittadinanza e dei comitati di quartiere per garantire trasparenza e partecipazione nel processo decisionale. Infine, sarà cruciale collaborare con la Regione e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per reperire finanziamenti destinati alla riduzione dell’inquinamento acustico nelle aree urbane più colpite. In accordo con il Presidente della III Commissione, Cesare Carini, la discussione dell’Ordine del Giorno è stata rinviata, al fine di consentire l’audizione di rappresentanti di ANAS, ARPA e dell’Assessore comunale alla mobilità e infrastrutture, Pierluigi Vossi”.