Contrasto al fenomeno degli hikikomori, il Consiglio approva l’odg

Sostegno unanime all’atto della IV commissione proposto in origine da Mencaglia (FdI)

date
20 ottobre 2025
- Redazione
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E’ stato approvato all’unanimità (28 voti a favore), l’odg, originariamente presentato dal consigliere Mencaglia (FdI), poi fatto proprio dalla IV commissione “iniziative a sostegno dei giovani in condizioni di isolamento sociale e contrasto ai fenomeni degli hikikomori”.

Parlando dell’auto-esclusione dalla vita sociale da parte di adolescenti e giovani adulti che si rinchiudono in casa, spesso nella propria stanza, evitando ogni contatto con l’esterno per mesi o anni, Mencaglia ha ricordato alcuni fattori che hanno alimentato il problema, tra cui la riduzione delle relazioni sociali indotta dalla pandemia da Covid-19, la debolezza della rete relazionale e familiare, la scarsa conoscenza del fenomeno e la mancanza di servizi locali dedicati.

Secondo il consigliere, il fenomeno degli hikikomori, originario del Giappone, è ormai attestato anche in Italia, dove peraltro, a seguito della pandemia, si è registrato un aumento di casi di disagio psicologico, sociale e relazionale nei giovani e delle situazioni di chiusura e ritiro dalla vita scolastica, lavorativa e sociale.

L’ordine del giorno evidenzia che il Comune, come ente più vicino al cittadino, può svolgere un ruolo essenziale nella prevenzione e individuazione di un fenomeno spesso sommerso ma che ma può essere intercettato grazie alla formazione di operatori scolastici, educativi e sociali, alla sensibilizzazione delle famiglie e all’attivazione di sportelli e percorsi dedicati.

Questi gli impegni formulati per l’amministrazione comunale:

-promuovere una mappatura del fenomeno sul territorio comunale in collaborazione con ASL, istituzioni scolastiche, servizi sociali e associazioni specializzate;

-attivare, in via sperimentale, uno sportello comunale per il disagio giovanile e l’isolamento sociale, anche in sinergia con il Terzo Settore e con il coinvolgimento di psicologi, educatori e figure professionali qualificate;

– sostenere la formazione di insegnanti, operatori sociali e familiari sul riconoscimento precoce dei segnali di isolamento sociale e sulle modalità di intervento;

– mantenere attivo il tavolo di coordinamento già costituito sul ritiro sociale volontario degli adolescenti nell’ambito del progetto ParticipAction, garantendo la presenza stabile della referente comunale già individuata e la partecipazione degli assistenti sociali comunali, in raccordo con i servizi educativi, sanitari e scolastici;

– valutare l’attivazione di progetti pilota di educativa domiciliare leggera per giovani a rischio di ritiro sociale, in collaborazione con la ASL e con i servizi scolastici;

– adoperarsi affinché il protocollo d’intesa già avviato venga formalmente sottoscritto anche dalla USL Umbria 2 e dall’Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria, stimolando tutti gli attori istituzionali coinvolti alla firma di un protocollo condiviso a livello regionale, volto a coordinare le azioni di prevenzione e contrasto al ritiro sociale giovanile;

– valutare l’inserimento delle Province umbre nel tavolo istituzionale, anche in relazione alle competenze scolastiche e alle politiche giovanili di area vasta;

– potenziare gli sportelli di ascolto psicologico già presenti nelle scuole e nei centri comunali, prevedendo, nei casi di isolamento estremo, interventi di ascolto e sostegno a domicilio, in collaborazione con i servizi sociali e sanitari competenti.

Federico De Salvo (Anima Perugia) ha ringraziato il proponente per la collaborazione proficua, ricordando che la richiamata patologia causa gravissime conseguenze per le famiglie e una mancanza di progettualità che danneggia i ragazzi. Secondo il consigliere, l’amministrazione può senz’altro mettere in campo un percorso di prevenzione e sensibilizzazione in collaborazione con gli altri attori competenti per la presa in carico di questo fenomeno in crescita.

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