Il Consiglio comunale, con 18 voti a favore e 6 astenuti, ha approvato la variante al PRG, parte operativa, senza incremento edificabilità con eliminazione aree edificabili, limitate modifiche aree edificabili e aree a standard, modifica TUNA- Adozione.
Nell’atto, illustrato dalla presidente della III commissione Cristiana Casaioli e dall’assessore all’urbanistica Margherita Scoccia, si evidenzia che l’Amministrazione Comunale ha ritenuto di dar corso alla variante alla Parte Operativa del PRG, senza aumento del carico urbanistico, in considerazione di alcune richieste avanzate sia da soggetti privati sia dalle necessità emerse dagli uffici comunali. L’obiettivo del provvedimento è di introdurre alcune modifiche ritenute necessarie per agevolare lo sviluppo socio-economico della città.
Nello specifico le modifiche riguardano:
-l’eliminazione e riduzione di aree edificabili: la finalità, in linea con i principi della L.R. 1/2015, è il contenimento del consumo del suolo e la riduzione del carico urbanistico, assecondando anche le esigenze di alcuni proprietari di aree edificabili che hanno manifestato il disinteresse o l’impossibilità oggettiva ad utilizzare le volumetrie ammesse dal PRG; su tali basi viene previsto il declassamento di alcune aree da edificabili in zone prive di edificabilità (agricole, parco privato ecc. ) o la riduzione di volumi edificabili con l’introduzione di specifiche norme nel TUNA senza pregiudizio dei diritti di altri proprietari;
-la riconfigurazione di aree a standard e per infrastrutture: al fine di conferire una più facile attuazione di alcune aree a standard su cui insistono immobili privati con destinazione residenziale e di riconoscere stati di fatto che non giustificano misure espropriative vengono introdotte, previa attenta valutazione preventiva ed in considerazione della generale buona dotazione di aree a standard del vigente PRG, delle modifiche relative ad aree private destinate a Ppu, Spu o viabilità di progetto consistenti nella loro riclassificazione a Ppr (i cui terreni risultano liberi da costruzioni esistenti) o a zone agricole, garantendo comunque lo standard pubblico previsto dalla legge;
-la riperimetrazione e/o diversa classificazione di zone edificabili: le modifiche introdotte riguardano una riperimetrazione di aree edificabili al fine di consentire l’utilizzo delle volumetrie già ammesse, senza incremento delle volumetrie esistenti;
-la correzione errori materiali: vengono rettificati alcuni errori cartografici dovuti a delle incongruenze accertate durante la gestione del PRG o su segnalazione di privati interessati;
-le modifiche normative al Testo Unico delle Norme d’Attuazione (TUNA): vengono introdotte due integrazioni all’art. 167(3) e all’art. 53 volte rispettivamente a favorire nell’area Fd in località Volumni di Ponte San Giovanni, la realizzazione degli interventi di riqualificazione finanziati dal PNRR (PINQUA) e ad aggiornare disciplinando più dettagliatamente i coni visuali presenti nel territorio comunale; viene inoltre eliminato il riferimento al parere della Commissione Comunale per la qualità architettonica, contenuto nell’art. 53 e nell’art. 84 in quanto superato dalla disciplina prevista dall’art. 112 della L.R. 1/2015.
Dal punto di vista quantitativo le modifiche comportano una riduzione delle volumetrie residenziali ammesse dal PRG pari a mc 35.768,68 di volumetria residenziale (corrispondenti ad una SUC di mq 11.923) e di quelle ammesse per servizi di interesse privato pari a mc. 12.000, nonché una diminuzione delle S.U.C. destinate ad attività produttive pari a mq 2.257, a fronte di un incremento di aree destinate all’uso agricolo di circa mq 40.385, con un sicuro impatto positivo sull’ambiente.
L’atto infine comporta una diminuzione delle aree destinate a standard, riguardante la modifica della classificazione di zone destinate a verde o servizi pubblici, come zone classificate Ppr (parco privato) che, comunque non compromette in alcun modo il rispetto delle quantità minime previste dal vigente PRG.
In aula l’assessore Scoccia ha ribadito che nella variante sono state recepite le istanze dei cittadini che hanno comportato declassamenti su tutto il territorio comunale in linea con un indirizzo seguito dall’Amministrazione per tutto il corso del mandato. Ciò ha determinato un’eliminazione di suc sia residenziale che commerciale importante, nell’ordine dei 40mila metri quadri, ma soprattutto ha consentito di rideterminare ambiti di intervento nel tempo modificatisi. Alcuni interventi, ad esempio a Fontivegge (via Costa di Prepo) o Ponte San Giovanni si sono verificati anche a seguito di progetti finanziati o dal privato o dall’Amministrazione pubblica.
Il consigliere Francesco Zuccherini (PD) ha espresso perplessità per il fatto che un atto di così grande rilievo sia stato portato all’attenzione del Consiglio comunale ad un mese dalla fine dell’attività amministrativa ed a pochi mesi dal termine del mandato.
Per la consigliera Cristiana Casaioli (Progetto Perugia) la pratica è frutto di un lungo lavoro svolto dagli uffici che hanno avuto la capacità di analizzare le numerose richieste ed istanze avanzate dai cittadini, rispondendo ad esse una per una. Si tratta in sostanza di una variante che consente di mettere ordine al prg, ma senza sconvolgerne la natura. Dunque un atto che “ripulisce” il prg, corregge alcuni errori e lo aggiorna alle esigenze della cittadinanza manifestatesi nel tempo, riducendo il consumo di suolo e valorizzando le aree agricole secondo un’impostazione seguita per tutto il corso del mandato.
In replica l’assessore Margherita Scoccia ha confermato che la pratica arriva a fine consiliatura perché è stato necessario un lungo lavoro per analizzare e recepire le tantissime richieste che sono state proposte dai cittadini nel corso del mandato; oltre a ciò la variante ha dovuto seguire l’iter previsto dalla legge, comprensivo dei pareri richiesti agli organi preposti.