Il Consiglio comunale ha approvato, con 19 voti a favore (maggioranza) e 9 astenuti (opposizione), lo schema di protocollo d’intesa tra enti territoriali per la regolazione delle attività inerenti ai servizi di trasporto pubblico locale nel bacino di mobilità della Regione Umbria, ai sensi della L.R. n. 37/1998 e s.m.i.
Il Protocollo d’intesa – ha spiegato la presidente della III commissione Cristiana Casaioli – ha per oggetto l’attuazione e la regolazione dell’esercizio coordinato delle competenze relative ai servizi di trasporto pubblico locale nell’ambito territoriale ottimale della Regione Umbria, secondo le modalità stabilite dall’art. 19-bis della L.R. n.37/1998, in base al quale Umbria Mobilità S.p.A. è stata individuata come Agenzia Unica per la mobilità e il trasporto pubblico locale e quindi come “Ente Affidante” anche ai sensi della Delibera della Autorità di Regolazione dei Trasporti n. 154/2019.
Il trasferimento delle succitate competenze comporterà tra le altre cose il subentro negli atti d’obbligo esistenti.
L’atto è stato condiviso dai seguenti Enti: Regione Umbria, Provincia di Perugia, Provincia di Terni, Comune di Perugia, Comune di Terni, Comune di Foligno, Comune di Città di Castello, Comune di Spoleto, Comune di Gubbio, Comune di Assisi, Comune di Bastia Umbra, Comune di Orvieto, Comune di Corciano, Comune di Narni, Comune di Marsciano, Comune di Todi, Comune di Gualdo Tadino, Comune di Umbertide, Comune di Castiglione del Lago, Comune di Magione, Comune di Deruta, Comune di Montefalco, Comune di Nocera Umbra, Comune di Spello, Comune di Trevi, Comune di Amelia, Comune di Passignano sul Trasimeno.
A seguito della firma del Protocollo d’intesa e come in esso previsto, i singoli Enti dovranno procedere con apposito atto di indirizzo al trasferimento dei contratti di TPL all’Agenzia.
In ragione di ciò la procedura che si attiverà sarà la seguente:
-il gestore del servizio fatturerà periodicamente direttamente all’Agenzia i corrispettivi riferiti ai servizi effettuati nel rispetto delle previsioni contrattuali, allegando la prevista documentazione contrattuale ai fini della rendicontazione dei servizi effettuati;
– l’Ente locale trasferirà all’Agenzia tempestivamente, come indicato nel Protocollo d’intesa, le risorse (al netto dell’IVA) per il pagamento dei corrispettivi di cui alle fatture, con riferimento ai servizi aggiuntivi, mentre per i servizi minimi il trasferimento avverrà direttamente da parte della Regione Umbria;
– l’Agenzia, nel rispetto dei termini di scadenza del pagamento, procederà a liquidare le relative fatture pervenute, fatta salva la procedura contrattualmente prevista in merito all’instaurazione di eventuali contraddittori in ordine alla corretta erogazione del servizio.
Il Protocollo d’intesa, al fine dello svolgimento dell’attività di controllo e monitoraggio circa la corretta gestione, da parte dell’Agenzia, dei contratti di servizio che verranno stipulati con i gestori aggiudicatari, all’art. 5 prevede la costituzione di apposito Comitato di controllo e monitoraggio, al quale partecipano tutti gli Enti firmatari ed i cui “pesi” di partecipazione tengono conto della capacità di finanziamento del TPL di ognuno.
La consigliera del PD Erika Borghesi ha parlato di pratica importante che, purtroppo, è stata liquidata in commissione in pochi minuti e senza la presenza dei rappresentanti della giunta. Al contrario sarebbe stato utile approfondire molti temi, tra cui la ripartizione delle spese tra gli enti coinvolti, i servizi minimi garantiti, l’individuazione dei servizi aggiuntivi che il Comune di Perugia dovrà finanziare con proprie risorse, ecc., anche alla luce del fatto che il protocollo nel suo articolato pone in capo agli enti sottoscrittori significativi oneri.
Borghesi ha poi posto alcuni quesiti: tra questi se il Comune di Perugia abbia intenzione di chiedere alla Regione l’inserimento del minimetrò nell’ambito del tpl oppure se il contratto di servizio verrà trasferito all’agenzia unica; ed ancora se il brt entrerà a far parte del tpl regionale. Come fatto in commissione, Borghesi ha spiegato che il protocollo prevede una riduzione delle risorse agli enti in caso di performance negativa delle corse (così come avviene tra governo e regione) con conseguente cancellazione delle linee che non raggiungono determinati standard. Ciò significa che per mantenerle molti comuni saranno costretti a impiegare proprie risorse. Il problema, secondo Borghesi, è che tale sistema, ormai superato, rischia di compromettere l’utilizzo di un servizio essenziale, come il trasporto pubblico, da parte dei cittadini residenti nelle frazioni, cosa che va scongiurata in ogni modo possibile.
In ragione di tutte queste perplessità la consigliera ha preannunciato un voto di astensione.
Cristiana Casaioli, delegata del sindaco per l’attuazione del pums, ha detto che finalmente, dopo anni di attesa (dal 2006) la Regione di appresta a mettere a gara il servizio di trasporto pubblico. Ciò è fondamentale perché i contratti vigenti sono parametrati ad uno scenario ormai completamente superato essendo trascorsi da allora ben 17 anni.
Per Casaioli la gara regionale è determinante soprattutto per il Comune di Perugia, perché consentirà all’ente di poter dare attuazione alle numerose previsioni contenute nel piano urbano della mobilità sostenibile.
Rispondendo a Borghesi, Casaioli ha riferito che il contratto del minimetrò sarà trasferito all’agenzia regionale unica con conseguenti risparmi per il Comune di Perugia; parimenti il Brt, trattandosi di un sistema di trasporto su gomma, sarà inserito nel tpl regionale.
La consigliera ha spiegato che la città di Perugia da anni è antesignana avendo dato vita al biglietto unico Perugia; ora questa scelta si appresta ad estendersi a tutto il territorio regionale, con forti benefici per l’utenza.
In conclusione per Casaioli l’atto in esame si configura come indispensabile e strategico visto che consentirà, tra le altre cose, di ridefinire la rete del trasporto pubblico creando quella intermodalità tanto auspicata e, per l’effetto, consentirà di non lasciare a piedi nessuno.