Il Consiglio ha approvato con 19 voti a favore (maggioranza e Mori), ma con l’opposizione che non ha partecipato a dibattito e votazione, l’odg di Lorenzo Mattioni (Lega) “richiesta reimpiego contingente militare operazione “Strade Sicure”.
Illustrando l’atto il capogruppo ha ricordato che l’operazione “Strade Sicure” è iniziata il 4 agosto 2008 sulla base della Legge n. 125 del 24 luglio 2008; nata, in origine, per combattere il terrorismo, prevedeva comunque la possibilità di impiegare il personale delle Forze Armate anche per specifiche esigenze di prevenzione dei fenomeni di criminalità in aree metropolitane.
In tale contesto l’Esercito Italiano è stato operativo anche nella città di Perugia da settembre 2020 fino alla primavera del 2022 principalmente nell’area della stazione di Fontivegge, in particolare tra piazza del Bacio da un lato e via del Macello dall’altro;
Tale presenza, in sinergia con Forze dell’ordine e Polizia Locale, ha consentito di elevare l’efficacia degli interventi effettuati ed ha consentito agli altri corpi di operare più efficacemente in altre aree del territorio comunale.
Nell’evidenziare che l’operazione strade sicure è ancora in essere, pur essendo stato diminuito il numero dei militari dedicati, Mattioni ha sottolineato che nell’area di Fontivegge si rileva un notevole incremento di presenze stanziali costituite da spacciatori, prostitute e soggetti molesti.
Per tale motivo è necessaria la presenza altrettanto stanziale di una forza pubblica che non sia solo in grado di contrastare la criminalità, ma che rappresenti una figura rassicurante per i cittadini.
In ragione di ciò Mattioni, con l’odg, propone di impegnare l’Amministrazione a rinnovare al Prefetto la richiesta di attivazione di “Strade Sicure”, al fine di ottenere che il contingente venga nuovamente impiegato principalmente nella zona di Fontivegge.
L’assessore alla sicurezza Luca Merli ha detto di condividere l’odg per due ragioni. In primis per i risultati positivi fatti riscontrare dalla presenza dell’esercito a Fontivegge nel corso della prima parte dell’operazione strade sicure. In secondo luogo l’assessore ha sostenuto che la presenza dell’esercito, in attività di supporto alle forze dell’ordine, appare oggi quantomai opportuna alla luce dell’aggravamento della situazione di Fontivegge dovuta all’aumento del numero delle persone atte a delinquere registratosi negli ultimi mesi. L’assessore ha voluto in ogni caso ringraziare le forze dell’ordine per il costante impegno che garantiscono giornalmente nell’area sia in termini qualitativi che quantitativi. Pur con ciò nulla esclude che si possa procedere con l’impiego anche dell’esercito.
Il capogruppo FdI Michele Nannarone ha espresso il suo plauso per l’odg perché consentirà, insieme al patto per Perugia Sicura, di migliorare la sicurezza della zona.
Si tratta, secondo Nannarone, di una soluzione coerente con quella già adottata nella prima fase, produttrice peraltro di buoni risultati.
Il capogruppo ha spiegato, inoltre, che la richiesta di reimpiego dell’Esercito è stata avanzata ed ottenuta non soltanto dalle grandi città, ma anche da realtà più piccole, paragonabili a Perugia per dimensioni (es. Pisa, Monza e Ferrara); dunque a tutto diritto il capoluogo umbro ha diritto di battersi per ottenere questo risultato. La sicurezza – ha rimarcato – è da sempre baluardo dell’attuale maggioranza in Consiglio comunale: pertanto ogni iniziativa in tal senso va vista come un utile contributo per raggiungere un miglioramento della situazione vigente.
In apertura di intervento Emanuela Mori (IV) ha stigmatizzato l’assenza in Consiglio comunale dell’opposizione, ritenendola sbagliata visto che si discute di un tema fondamentale per la città su cui tutti dovrebbero convergere. Nel merito, da residente nel quartiere per oltre 20 anni e lei stessa vittima di violenza, la consigliera ha spiegato che per anni l’area è stato di fatto abbandonata dalle istituzioni, lasciando i cittadini da soli contro la malavita, lo spaccio e la tracotanza dei delinquenti tanto da doversi pagare la vigilanza privata. Nel ringraziare tutte le forze dell’ordine per la costante attività di contrasto alla criminalità che svolgono nell’area, Mori ha espresso parere positivo sulla richiesta di ritorno dell’esercito a Fontivegge. Una soluzione, però, che dovrà accompagnarsi ad altre azioni: tra di esse la trasformazione della polizia locale in polizia di prossimità, la creazione di sinergie tra istituzioni, forze dell’ordine, cittadini ed amministratori di condominio, ecc. Il tutto con l’obiettivo di migliorare la vivibilità del quartiere.
La consigliera Francesca Renda (TPPU) ha posto l’accento sull’importate attività di valorizzazione e riqualificazione di Fontivegge portata avanti dalle due giunte guidate dal Sindaco Romizi: molteplici sono gli interventi completati (da ultima l’inaugurazione dello studentato all’Ottagono) ma tanti altri sono ancora in corso con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita. In tale percorso la presenza dell’esercito può rappresentare un ulteriore ed utile tassello.
Luca Valigi (Lega) ha parlato di progetto importante per tutelare la sicurezza dei nostri concittadini. Peraltro si tratta di una proposta in linea con l’impegno sul tema portato avanti da Lega e maggioranza per tutto il corso della consiliatura.
Per Gino Puletti (Progetto Perugia) la sicurezza è possibile agendo in varie direzioni. La prima riguarda le infrastrutture ed i progetti per la città su cui tanto l’Amministrazione comunale sta facendo. Altro tema decisivo è la partecipazione dei cittadini: ebbene quest’ultima può essere favorita anche grazie alla presenza nel quartiere delle forze dell’ordine e dell’esercito.
Paolo Befani (FdI) ha spiegato che la presenza dell’esercito non deve ingenerare alcun timore essendo, al contrario, foriera dall’aumento del senso di sicurezza.
Foto: fonte ministero della Difesa