Il consigliere Fabrizio Croce (Idee Persone Perugia) ha presentato una interrogazione urgente per avere informazioni sulla convenzione di gestione del parco Lacugnano e delle sue strutture e sulla legittimità di recenti interventi infrastrutturali che giudica restrittivi della liberà di circolazione al suo interno. Croce ha ricordato che l’area del parco si deve al sacrificio di numerosi cittadini che negli anni Settanta dedicarono volontariamente il loro tempo alla riqualificazione di un’area boschiva selvaggia a monte della strada Trasimeno Ovest. Il parco così nato, all’interno del quale fu costruita una piscina comunale, fu dotato anche di una piattaforma destinata ad accogliere attività pubbliche (ballo, concerti, pattinaggio, ecc.), di casotti per servizi (bar, magazzini, bagni, ecc.) e capanni attrezzati per la cottura di cibi e momenti di convivialità.
Fino alla fine degli anni Novanta – ha proseguito Croce – l’area è stata uno dei principali ritrovi della cittadinanza e uno dei principali luoghi di riferimento e intrattenimento per i giovani nel periodo estivo, con eventi culturali (in particolare musicali), conviviali e ludici gratuiti, realizzati da cooperative in base a una convenzione pluriennale con il Comune. Una stagione conclusa soprattutto per il mutare del contesto storico-sociale cittadino (anche con l’emergere di fenomeni degenerativi nei luoghi ad alta concentrazione giovanile). Il parco fu assegnato alla Amatori Nuoto, concessionaria della piscina, per concentrare tutte le strutture e attività sotto una gestione unica; poi è stato anche recintato per motivi di sicurezza e controllo. Il Comune – ha ricostruito ancora Croce – dando seguito a un progetto pilota per realizzare un “parco terapeutico” varato nel 2012, ha realizzato a monte della piscina e a valle della piattaforma due speciali aree gioco: una attrezzata con caratteristiche e modalità di fruizione adatte allo sviluppo cognitivo e sensoriale di bambini con autismo o disabilità psichica, l’altra per facilitare l’apprendimento dell’educazione stradale e degli spostamenti in sicurezza da parte dei più piccoli.
Nel 2013 l’amministrazione ha incentivato forme di partenariato tra la concessionaria e altre associazioni operanti in ambito ludico-sportivo. Così sono stati stipulati accordi nel settore dell’Agility dog, con la concessione dell’area dell’ex campo di calcio sottostante la piscina, e del paintball, cui è stata concessa l’area della piattaforma. Croce ha ricordato quindi il graduale smantellamento dei capanni con camini e dei casotti con servizi e l’installazione, invece, di strutture mobili e reti di protezione connesse alle nuove funzionalità. Nell’ultimo anno, però, l’area della piattaforma, da cui peraltro partono percorsi di trekking suggestivi verso la parte più alta del colle, è stata oggetto di interventi infrastrutturali che il consigliere reputa “invasivi” e tali da limitare la libera fruizione dell’area più alta del parco. Croce parla di recinzioni lungo il perimetro della piattaforma, di un utilizzo di pali, reti e materiali ferrosi che potrebbe rappresentare un “pericolo potenziale” per i passanti e di una “simulazione della guerra” che, a suo avviso, non sarebbe in linea con la funzione originaria di luogo di ricreazione e svago sviluppato con vocazioni di altro tenore e destinato a una utenza familiare.
L’assessore allo sport Clara Pastorelli ha precisato i passaggi che hanno portato alla nascita del campo da paintball. Intorno al 2011 – ha spiegato – vi fu la richiesta da parte di una società sportiva di individuare un’area a Pian di Massiano per l’installazione di un campo da paintball. Pur rientrando tale attività tra quelle sportive, affiliata alla Federazione Italiana Discipline Armi Sportive da Caccia, si ritenne, data anche la natura di tale sport, di non accogliere la richiesta, invitando il soggetto proponente a trovare un’area più adatta ed eventualmente a formalizzare la richiesta. Considerato che in quegli anni venne ristrutturata ad opera della Amatori Nuoto la piscina di Lacugnano, che gestiva oltre all’impianto sportivo, anche parte del parco, e considerato altresì che quel luogo era diventato ritrovo per bivacchi e altro, l’Amministrazione comunale di allora decise di accogliere una richiesta della Amatori Nuoto per la realizzazione di un campo da paintball nell’area destinata alla pista polivalente, in stato di abbandono. Con delibera di giunta del 2012 (sindaco Boccali) fu approvata la proposta di piano di riqualificazione degli spazi a parco del Parco di Lacugnano avanzata dalla Soc. Coop. Amatori nuoto Libertas. A seguito di tale autorizzazione fu realizzato il campo da paintball. La Amatori nuoto ha stipulato con una Asd apposito contratto di gestione del campo con scadenza al 30 agosto 2030. Per quanto attiene alla struttura, l’assessore ha riferito che le recinzioni sono in buone condizioni e non presentano pericoli per chi transita per raggiungere il percorso naturalistico dietro al campo. L’accesso ai percorsi, inoltre, “non è assolutamente ostacolato dalla presenza del campo, vi sono infatti due percorsi naturalistici con accesso uno a valle e l’altro a monte della struttura e le recinzioni non ne ostacolano la fruizione”. Il paintball – ha infine sottolineato Pastorelli – è una disciplina sportiva facente capo alla Fidasc e l’ubicazione del campo è stata individuata cercando di mitigarne il più possibile l’impatto. Inoltre, la presenza dello stesso ha tolto dal degrado una parte del parco, aiutando il controllo e l’utilizzo di parte dell’area. “Ad oggi – ha concluso l’assessore – vi è un contratto in essere tra il gestore della piscina e i gestori del campo da paintball, pertanto eventuali scelte diverse da quelle attuali dovrebbe tener conto anche degli accordi in essere tra i due soggetti interessati”.