Il Consiglio comunale ha approvato, con 21 voti favorevoli e 7 astenuti, l’odg presentato dal gruppo Tppu per l’istituzione di una commissione speciale sulla disabilità e i disagi giovanili”.
La definizione di disabilità – ha spiegato la capogruppo Francesca Renda – nel tempo ha conosciuto una sostanziale trasformazione non potendo oggi più essere trattata solo come un problema medico. Il paradigma universalmente applicato è ormai il cosiddetto “modello sociale della disabilità”, secondo il quale essa è il risultato di un’interazione tra il livello di limitazione individuale (fisica o sensoriale o cognitiva) e il contesto di vita. La disabilità, dunque, è in gran parte conseguenza di fattori sociali. In questo periodo storico anche il fenomeno del disagio giovanile è un tema di straordinaria attualità in Italia così come in Europa.
I dati che emergono dal primo rapporto dedicato alla disabilità in Italia, pubblicato dall’Istat nel 2019, testimoniano come tale condizione riguarda un significativo numero di individui: sono 3,1 milioni le persone disabili nel nostro Paese, pari al 5,2% della popolazione, e di queste 1,5 milioni, circa la metà del totale, hanno più di 75 anni. Se a questo numero si aggiungono le persone che dichiarano di avere limitazioni non gravi, il numero di persone con disabilità in Italia sale a 12,8 milioni, circa il 21,3% della popolazione totale.
Anche sul fronte del disagio giovanile si registrano numeri in decisa crescita e il rapporto Istat 2021 conferma le crescenti difficoltà psicologiche dei più giovani nell’attuale periodo storico con un aumento significativo della percentuale di adolescenti insoddisfatti e con un basso punteggio di salute mentale (dal 3,2% del totale nel 2019 al 6,2% nel 2021).
Dal rapporto Istat emerge come a pagare in maggior misura il periodo della pandemia siano stati i più giovani, con circa 220mila ragazzi tra i 14 e i 19 anni che si dichiarano insoddisfatti della propria vita e si trovano, allo stesso tempo, in una condizione di scarso benessere psicologico.
In tale contesto, secondo il rapporto è diminuita in modo tangibile anche la soddisfazione per le relazioni con gli amici, mentre è aumentato tra i ragazzi tra i 14 e i 17 anni il consumo di alcol, droghe e fenomeni quali bullismo, violenza e vandalismo a opera di giovanissimi.
Risulta sempre più urgente – prosegue l’odg – agire sulle cause strutturali delle disuguaglianze creando le condizioni per cui le persone disabili abbiano la possibilità di esercitare i propri diritti di cittadini. Obiettivo ampiamente condiviso deve essere quello di costruire e promuovere una società realmente accessibile e inclusiva che guardi la realtà con gli occhi delle persone disabili e riesca a far proprie le loro esigenze nei vari ambiti. Un approccio sancito anche dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, che all’art. 4 afferma che gli Stati si impegnano a garantire e promuovere la piena realizzazione di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali senza discriminazioni di alcun tipo sulla base della disabilità.
Anche per il fenomeno del disagio giovanile occorre trovare soluzioni idonee. Tale tematica non può più definirsi emergenziale: servono risposte organizzate e tempestive per intervenire sulla sofferenza dei ragazzi prima che questa assuma forme più conclamate e invalidanti.
L’odg ricorda che organi istituzionali dedicati alla trattazione di queste tematiche sono già presenti in altre realtà quali, solo per citarne alcune, Sassari e Bologna.
Ciò premesso, l’atto impegna sindaco e giunta ad adoperarsi affinché sia costituita una commissione consiliare speciale dedicata al tema della disabilità e del disagio giovanile e con compiti di iniziativa e di proposta con riferimento a qualsiasi intervento volto a promuovere la tutela e l’integrazione dei disabili e la trattazione del problema del disagio giovanile.
Di seguito il link alla seduta sul canale youtube del Comune di Perugia: https://perugia.civicam.it/live944-Consiglio-Comunale-n-28.html