Il Consiglio comunale ha ratifica con 25 voti favorevoli e tre astensioni (Croce, Maddoli, Tizi) la variazione urgente al bilancio di previsione 2023–2025 adottata dalla giunta comunale con deliberazione n. 378 del 20 settembre scorso.
La variazione in via d’urgenza – come spiegato dall’assessore al bilancio Cristina Bertinelli – si è resa necessaria in seguito all’approvazione da parte della giunta del progetto fattibilità tecnico-economica relativo all’adeguamento statico/sismico e alla riqualificazione dello stadio comunale Curi per un importo di 5,3 milioni. Sono stati modificati gli strumenti di programmazione dell’ente, ed è stata inserita la relativa spesa nel bilancio di previsione previa individuazione della copertura finanziaria. Il motivo di urgenza che ha portato la giunta a deliberare la variazione era legato alla necessità di partecipare al bando “Sport Missione Comune” dell’Istituto per il credito sportivo che consente al Comune di contrarre indebitamento con un contributo in conto interessi. A seconda della data di presentazione, si potevano ottenere differenti livelli di beneficio. Il Comune ha quindi presentato domanda entro il 30 settembre per ottenere un contributo in conto interessi totale per mutui della durata di 15 anni.
Francesco Zuccherini (Pd), pur ribadendo sostegno alla pratica da parte del suo gruppo, ha espresso alcune valutazioni sul percorso di riqualificazione dello stadio. Si tratta – ha detto – di un bene del patrimonio immobiliare comunale collocato in una fascia, quella del percorso verde di Pian di Massiano, che da sempre richiede un’attenzione particolare. Intervenire sullo stadio significa incidere su un’area definita “polmone verde della città” e bene comune di tutti i cittadini. A fronte di qualunque progetto presentato da privati per lo stadio, dunque, è certo necessaria un’attenta valutazione in merito alla sostenibilità finanziaria, economica, sociale e ambientale. Zuccherini ha detto di condividere il percorso che ha portato al diniego della dichiarazione di pubblica utilità su una proposta di riqualificazione presentata da privati che prevedeva anche un importante intervento del Comune. Tuttavia, a suo avviso sono circolate troppe voci e ipotesi che hanno creato una grande confusione nel dibattito pubblico ed è mancata una linea univoca. Ora è normale che si faccia ricorso a mutui per superare le criticità dello stadio, così come si farebbe per altre strutture pubbliche in assenza di vere e sostenibili alternative. Il problema è che si è arrivati tardi per aderire a un bando “a sportello” e c’è solo da auspicare che l’operazione vada a buon fine.
Secondo Francesca Tizi (M5s) dal primo progetto si è tornati al punto di partenza, dopo mesi di comunicati, propaganda e dubbi. Si parla di nuovo di ristrutturazione a stagione sportiva ormai iniziata. Il progetto di rifacimento per cui è mancata la dichiarazione di pubblica utilità non era idoneo e l’opposizione ha sempre cercato di farlo presente, ma la giunta non ha ascoltato. Quindi, riprenderanno lavori già previsti nel piano triennale puntando a 5 milioni di finanziamento attraverso un bando che, però, scade il 5 dicembre. Di qui l’urgenza della variazione adottata dalla giunta. In un comune dove le carenze di personale sono ben note e senza adeguata programmazione, continuando così si rischia di fallire. La costruzione del nuovo impianto era uno dei principali obiettivi di mandato: si tratta dunque dell’ennesima opera non compiuta. C’è solo da auspicare che i tifosi vedano presto i lavori finiti.
Cristiana Casaioli (Progetto Perugia) ha ricordato che la riqualificazione del Curi, struttura ormai vetusta, è stata subito tra le priorità dell’amministrazione Romizi. C’è voluto tempo per rispondere alle esigenze della cittadinanza e dei tifosi individuando i finanziamenti necessari da reperire, necessariamente, tramite mutui. Quando l’amministrazione si è insediata, infatti, non c’era la capacità di contrarre mutui visto che è emerso un disavanzo di 34 milioni con il conseguente rischio di default. E le priorità erano numerose. In 9 anni sono stati affrontati grandi temi e riqualificati importanti spazi cercando anche di affrontare i problemi dello stadio. A fronte del progetto presentato da privati, si sono fatte le debite valutazioni misurandone l’impatto sul bilancio e sui cittadini. Poi l’amministrazione non si è fermata e, appena possibile, ha colto l’opportunità che si è presentata con il Credito sportivo.
Anche secondo Michele Nannarone (FdI) l’attenzione dell’amministrazione per lo stadio non è mai mancata. A riprova il consigliere ha elencato i numerosi interventi effettuati per tenere conto dell’evoluzione normativa e costati centinaia di migliaia di euro (tornelli, prefiltraggio, recinzione del catino di gioco, potenziamento dell’illuminazione, telecamere di sicurezza, rifacimento della copertura della tribuna e sala stampa, ecc.). Ben venga uno stadio nuovo; alla fine, però, un progetto presentato da privati è stato giudicato non percorribile dal punto di vista della sostenibilità finanziaria. Ora un bando permette di aspirare a un cospicuo finanziamento e quindi di poter intervenire sulla struttura.
Zuccherini ha notato che non è la prima volta che il Credito sportivo consente questo tipo di finanziamento a sportello; inoltre, a suo avviso, a fronte di ingenti somme investite negli ultimi 10 anni per la manutenzione straordinaria, non si sono visti interventi.
Nannarone ha replicato che ne sono stati fatti molti, imposti da nuove normative, per garantire maggiore sicurezza nello stadio.