La I commissione consiliare permanente “affari istituzionali”, presieduta da Michele Nannarone, ha trattato nel corso della seduta del 19 gennaio, due atti.
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E’ stata approvata all’unanimità la proposta di delibera presentata dal consigliere Francesco Vignaroli del gruppo consiliare Progetto Perugia su: modifica del Regolamento comunale dell’Imposta di Soggiorno.
L’atto era stato illustrato lo scorso 10 novembre e successivamente approfondito il 17 novembre.
L’atto – aveva spiegato Vignaroli -ha la finalità di rendere più trasparente, chiaro e mirato l’utilizzo dei proventi dell’imposta di soggiorno (circa un milione di euro all’anno).
Ricordando quanto sostenuto dalla Corte dei Conti secondo cui si tratta di un’imposta di scopo i cui gettiti, per l’effetto, non possono essere impiegati per finanziare la spesa pubblica, per il proponente gli obiettivi specifici da introdurre nel regolamento comunale sono: tutelare e valorizzare il centro storico, promuovere la conoscenza e l’immagine della città come meta turistica; accogliere in modo adeguato i visitatori e informarli sul patrimonio storico-artistico-architettonico e sui servizi turistici locali; sostenere le manifestazioni di carattere nazionale e internazionale che attraggono un significativo flusso turistico.
Per rendere più chiara la destinazione del gettito dell’imposta, la proposta presentata in commissione chiede dunque di modificare l’articolo 4 (Misura dell’imposta) del vigente regolamento inserendo il comma 1-bis al fine di disciplinare la destinazione annuale, sia in sede di bilancio di previsione e sia in sede di rendiconto di gestione, dei proventi dell’imposta di soggiorno, secondo la seguente formulazione (emendata rispetto alla versione originaria dallo stesso Vignaroli onde recepire alcune osservazioni formulate dagli uffici – in grassetto le modifiche):
comma 1 bis. La Giunta comunale, con deliberazione da adottare in sede di bilancio di previsione, destina i proventi dell’imposta di soggiorno come segue:
-una quota non inferiore al 40% per interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali della città come definiti nell’art. 10 del D.Lgs. n. 42/2004 Codice dei Beni culturali, di interesse turistico.
-una quota non inferiore al 20% per interventi e servizi di informazione, accoglienza e promozione turistica;
-una quota non superiore al 30% per interventi di sostegno alle strutture ricettive attraverso contributi all’organizzazione degli eventi culturali, festival e manifestazioni di carattere nazionale e internazionale;
-una quota non superiore al 10% per interventi di finanziamento di iniziative culturali di interesse turistico.
La Giunta comunale, in sede di rendiconto di gestione, adotta la deliberazione con la quale relaziona e rendiconta l’utilizzo dei proventi derivanti dall’imposta di soggiorno secondo i vincoli di destinazione stabiliti in sede di bilancio preventivo”.
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Successivamente è stata discussa la proposta di delibera presentata dai Consiglieri Casaioli (Progetto Perugia), Mori (Italia Viva), Maddoli (Idee Persone Perugia), Pici (Progetto Perugia) , Fioroni (Forza Italia) Renda (Tesei Presidente per l’Umbria), Giustozzi (Forza Italia), Tizi (Movimento 5 Stelle), Mattioni (Lega Salvini per Perugia), Zuccherini (Partito Democratico), su: Approvazione Regolamento della Consulta per la Mobilità attiva e la Sicurezza stradale
L’atto era stato illustrato nel corso della seduta del 6 novembre (https://perugiacomunica.comune.perugia.it/consiglio-comunica/commissione-affari-istituzionali-approvate-le-modifiche-alla-carta-dei-diritti-dei-consumatori/) ed ulteriormente approfondita in quella del 24 novembre.
Recependo alcune osservazioni emerse in sede di dibattito il vice presidente della commissione Nicola Paciotti ha illustrato le modifiche proposte rispetto al testo originario.
All’art. 2 (finalità) è stata aggiunta la possibilità per la consulta di fornire all’Amministrazione oltre che pareri anche “proposte” in merito alla definizione degli indirizzi in materia.
All’art. 3 (composizione) è stata eliminata l’attribuzione automatica della presidenza della commissione al sindaco o suo delegato.
L’articolo 6 (convocazione e funzionamento) è stato riscritto stabilendo che:
Nella prima seduta della Consulta vengono eletti il Presidente e il Vice -Presidente scelti a maggioranza tra i soggetti di cui all’art 3
Le riunioni della Consulta si svolgono su convocazione del Presidente o del Vice-Presidente, da inviarsi a mezzo email, almeno 7 giorni prima della data delle riunioni. La Consulta si riunisce periodicamente, almeno due volte l’anno, anche su richiesta di almeno 1/3 dei componenti o del Sindaco.
In rappresentanza di Fiab Michele Guatini ha spiegato che l’associazione ha proposto una serie di modifiche, parte delle quali già accolte dalla commissione. Tra quelle non presenti nella proposta vi sono, invece: non legare la consulta alla scadenza del mandato elettorale del sindaco onde attribuire all’organismo maggiore autonomia.
Inoltre si chiede di prevedere l’apertura costante della commissione alla partecipazione di sindaco e consiglieri, non legandola a specifiche nomine.
Sulla proposta di regolamento è stato letto in aula il documento con le valutazioni della dirigente dell’U.O. mobilità Margherita Ambrosi.
Quest’ultima ha spiegato che potrebbero insorgere delle criticità non essendo esplicitato nell’articolo relativo alla composizione il numero delle associazioni partecipanti. Ciò in quanto si potrebbe arrivare ad un risultato finale che evidenzi un numero di componenti pari, con la conseguenza di non poter garantire l’esito delle votazioni a maggioranza.
Per questo la dirigente ha proposto: o di indicare un numero specifico dispari di partecipanti o di prevedere, in caso di votazione pari, il valore doppio del voto del presidente.
Inoltre ha chiesto di prevedere la possibilità di far effettuare il ruolo di segretario verbalizzante anche a personale dell’U.O. servizi istituzionali e comunicazione.
Su quest’ultimo aspetto il dirigente Buchicchio ha espresso parere positivo, rimarcando però che il supporto del personale dell’U.O. servizi istituzionali deve intendersi solo occasionale in casi di necessità onde garantire una continuità di servizio.
Fabrizio Croce (IPP) ha proposto di modificare l’art. 3 sulla composizione, aggiungendo dopo “Rappresentanti di associazioni attive, iscritte nel registro del terzo settore2 le parole “oppure affiliate ad associazioni o enti nazionali riconosciuti”.
Dopo una breve pausa, Nicola Paciotti (PD) ha spiegato che si è scelto di lasciare un limite temporale sulla durata della consulta in linea con quanto avviene nelle altre città. Sulla composizione, ha chiarito che, sulla falsariga di quanto è consentito nell’osservatorio sui rifiuti, sarà possibile far partecipare anche altri consiglieri comunali ecc. oltre a quelli nominati.
La consigliera Cristiana Casaioli (Progetto Perugia) ha tenuto a precisare che il regolamento è stato proposto in una forma snella ed aperta a future modifiche, essendo destinato ad entrare in vigore nella prossima consiliatura. Ha quindi accolto con favore l’emendamento di Croce. Sulle valutazioni della dirigente Ambrosi, ha evidenziato che obiettivo dei proponenti è di lasciare la consulta aperta al maggior numero di partecipanti; in caso di numero pari e di votazione pari ha concordato sulla possibilità di valore doppio del voto del presidente. Anche Casaioli, come Paciotti, ha confermato che l’ultimo comma dell’art. 3 garantisce l’apertura della consulta a tutti i portatori d’interesse.
Roberta Ricci (Lega) ha manifestato contrarietà per l’emendamento proposto da Croce, ritenendo che l’iscrizione delle associazioni nel registro del terzo settore sia imposto dalla normativa nazionale per ragioni di trasparenza.
Acquisite le varie proposte verrà ora predisposto un testo definitivo da inviare alla dirigente per il parere e da sottoporre quindi in votazione.