Il consigliere Fabrizio Croce (IPP) ha riferito che da molti anni lungo la strada sterrata che collega il Cimitero del borgo di Collestrada e la località Madonna di Campagna, al confine con il bosco che da qualche anno è stato dichiarato ZSC (ovvero “zona speciale di conservazione”), si riscontra con frequenza l’abbandono di rifiuti vari.
Gran parte di questi rifiuti è composta di inerti e scarti dell’edilizia, presumibilmente scaricati da camion o furgoni ivi transitati a dispetto di un divieto di passaggio apposto all’ingresso dell’area, ma anche in violazione delle norme che disciplinano lo smaltimento di tali materiali.
I rifiuti vengono sistematicamente sversati lungo i cigli ripariali della strada sterrata, dove, spesso, si confondono e si perdono tra rovi e piante nell’incuria totale, pur trovandosi quest’area a non troppa distanza da una delle apposite sedi per la raccolta rifiuti della Gesenu.
Ciò a lungo andare sta determinando un degrado ambientale che arreca danni all’ecosistema dell’area oltre che malumori ed un senso di rassegnazione negli abitanti della zona che regolarmente segnalano la questione al gestore ed agli uffici comunali competenti.
I periodici interventi degli addetti della Gesenu e del Comune, nonché le denunce da parte dei media locali non sono serviti a mitigare un fenomeno che perdura da anni.
In relazione a ciò Croce chiede:
-se l’Amministrazione intende procedere a rafforzare il presidio dell’area attraverso un’estensione degli orari e/o del personale addetto alla vigilanza ed il ricorso a strumenti funzionali a tale scopo come le “foto-trappole” e/o barriere o transenne fisse che ostacolino l’accesso ai veicoli, rendendo in generale più difficile lo smaltimento.
-se l’Amministrazione, di concerto con il gestore e aderendo ad un’istanza più volte segnalata da cittadini, associazioni e addetti ai lavori, ha in programma di ampliare gli orari di apertura di questo o della totalità degli appositi centri comunali al fine di agevolare ed incentivare i sistemi di raccolta differenziata.
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Su questa vicenda l’assessore all’ambiente Otello Numerini ha riferito che l’abbandono nell’area risulta una pratica ripetuta nel tempo da parte di ignoti, che hanno scaricato diverse tipologie di rifiuti speciali. Tali rifiuti speciali non sono conferibili all’interno di un centro di raccolta. Pertanto estendere gli orari del Centro di Raccolta, in questi casi, non comporterebbe particolare vantaggio poiché il conferimento di tali rifiuti non sarebbe comunque possibile.
In merito alla procedura che viene seguita nei casi di abbandono, si segnala che il gestore, una volta avvisato della presenza di un rifiuto abbandonato, previa autorizzazione da parte dell’ente, provvede alla fase di caratterizzazione dello stesso, alla rimozione dall’area ed allo smaltimento. La procedura vigente prevede diversi passaggi tra cui i campionamenti da parte del laboratorio, la caratterizzazione chimica, la firma del formulario da parte dell’ente, lo smaltimento in impianto, e questo ha certamente comportano dei tempi tecnici inevitabili.
La procedura di gestione degli abbandoni allo stato attuale è in fase di revisione con l’emanazione del D. L. 10 agosto 2023, n. 105 (convertito con Legge 9 ottobre 2023, n. 137).
In conclusione Numerini ha spiegato che per combattere questo malcostume degli abbandoni l’Amministrazione potrà intensificare i controlli delle guardie ecologiche nonché il posizionamento di fototrappole pur essendo l’area molto vasta,