E’ stata approvata con 20 voti a favore, 9 contrari ed un astenuto la variazione al Bilancio di Previsione 2022-2024, ai sensi dell’art. 175, comma 2, del D. Lgs 267/2000. Applicazione avanzo vincolato ai sensi dell’art. 187 del D. Lgs 267/2000, variazione del piano biennale degli acquisti 2022.2023, del programma triennale dei lavori pubblici 2022-2024 e del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari (PAVI) 2022- 2024.
L’assessore Bertinelli ha spiegato che si tratta di variazioni di bilancio non eclatanti trattandosi di meri riallineamenti, peraltro modesti, di entrate e spese.
Tra le richieste di variazione presentate è compresa l’applicazione di quote vincolate del risultato di amministrazione per un importo complessivo di € 9.316,01 da destinare: 7mila euro circa per art bonus, i restanti 2mila euro da trasferimenti per il progetto Pinqua2.
Per ciò che concerne le variazioni al Pavi, nel piano è stato inserito il mercato coperto a seguito della decisione di procedere ad una concessione patrimoniale di valorizzazione di lunga durata (30 anni). Ciò con l’obiettivo di valorizzare al massimo l’immobile comunale.
Per quanto riguarda le modifiche al piano delle opere pubbliche esse riguardano nuovi lavori inseriti in conseguenza di atti amministrativi adottati a livello statale e regionale, nonché modifiche a lavori già inclusi nel programma triennale dei lavori pubblici 2022-2024.
Le variazioni riguardano: la rigenerazione urbana (mobilità dolce lungo l’asta del Tevere, recupero torre della Catasta, percorsi fluviali); la riduzione di 12mila euro per l’intervento su San Marco; la riduzione dell’investimento per la manutenzione straordinaria su arredi ludici; infine il principale intervento riguarda l’inserimento, grazie ad un finanziamento, di 390mila euro per la riqualificazione della pista ciclabile di Ponte Felcino.
Su questo atto è stato presentato un unico emendamento dal sindaco Romizi per prevedere le risorse necessarie per l’applicazione del contratto collettivo nazionale relativo alle funzioni locali sottoscritto lo scorso 16 novembre. L’emendamento, approvato, prevede l’applicazione dell’avanzo accantonato fondo rinnovi contrattuali per 1,7 milioni ed una pari spesa per l’applicazione del CCNL 2019-2021.
Il consigliere del PD Francesco Zuccherini ha concentrato il suo intervento sulla modifica al pavi, concernente l’importante tema del recupero del mercato Coperto, una struttura – ha detto – che va assolutamente rilanciata essendo determinante per il recupero dell’intero centro storico. Visto quanto accaduto con quello che ha definito “fallimento” del primo bando per la gestione della struttura, Zuccherini ha chiesto all’Amministrazione di ripensare lo sviluppo dell’immobile cambiando ciò che non è andato, ma soprattutto cambiando paradigma e visione. Un cambio di passo che, tuttavia, finora non si è visto e che preoccupa per le prospettive future. Per il pd sarebbe bene che l’Amministrazione ascoltasse la voce dei cittadini senza l’ansia di licenziare in fretta e furia un nuovo bando con poche modifiche.
Zuccherini infine ha invitato la giunta a pensare anche a soluzioni alternative, magari intercettando finanziamenti messi in campo dalle istituzioni nazionali ed europee.
Per la capogruppo del M5S Francesca Tizi dal dibattito in commissione è emersa la volontà della giunta di produrre un bando per l’assegnazione della concessione di durata estesa (30 anni). Una durata che crea un “immobilizzo” del bene e che serve solo per attrarre privati indennizzandoli per gli investimenti che essi dovranno effettuare per completare l’opera di riqualificazione della struttura. Il problema secondo Tizi è che dalla lettura degli atti non emerge una visione sul mercato coperto da parte dell’Amministrazione che sceglie di lasciare tutto in mano ai privati con potenziali criticità in caso di presentazione di più proposte in sede di gara. Servirebbe, invece, un percorso partecipato per capire cosa la città effettivamente voglia per il mercato coperto.
Secondo Fabrizio Croce (IPP) più che mai oggi occorre riflettere per capire bene cosa fare in una struttura strategica per la città. Forse gli errori commessi in passato non sono stati sufficientemente metabolizzati, se è vero che l’Amministrazione sembra intenzionata a cambiare pagina velocemente per far scomparire le ombre. Andare di corsa verso un nuovo bando non è quindi la soluzione.
Cristiana Casaioli (Progetto Perugia) ha ripercorso le tappe storiche della questione mercato coperto, ricordando che nel 2014 la struttura versava in condizioni pessime dopo 20 anni di Nuova Oberdan società fallita senza toccare una pietra. Con la prima amministrazione Romizi si è guardato oltre, intercettando finanziamenti che sono stati impiegati per rimettere a nuovo un luogo storico della città. Ora il mercato va fatto funzionare ed occorre trovare un soggetto in grado di gestirlo in maniera adeguata. Se ciò non è stato possibile col primo bando, è giusto che si sia scelto di guardare avanti correggendo il tiro.
Rispondendo sui temi proposti l’assessore all’urbanistica Margherita Scoccia ha ribadito che quello del mercato coperto è un tema di cui si dibatte da tanto tempo con posizioni e visioni diverse messe in campo da parte delle amministrazioni che si sono succedute alla guida del comune. Con la giunta Romizi si è attivato un ragionamento di tipo conservativo, preferendo eliminare rispetto alle visioni passate le cubature e dando corso a lavori importanti di consolidamento statico. Lavori che hanno subito ritardi a causa dello stop legato alle restrizioni covid, i cui effetti si sono ripercossi sul tessuto socio economico della città determinando il superamento del primo bando. Ora l’amministrazione è ripartita con alcune modifiche al bando (allungamento del periodo della concessione) che tengono conto delle mutate esigenze e che mirano a favorire una valorizzazione della struttura, individuando premialità per chi presenterà progettazioni che diano importanza alle peculiarità del territorio.