La III commissione consiliare Urbanistica, presieduta da Cristiana Casaioli, ha trattato nel corso della seduta del 21 ottobre due atti.
E’ stato approvato con 6 voti a favore (4 dell’opposizione, Cesaro e Renda) e 7 astenuti (maggioranza) l’ordine del giorno presentato dai gruppi consiliari Pd, Idee Persone Perugia, Rete Civica Giubilei su “Piano di ripavimentazione di piazze e vie principali del centro storico”.
Come spiegato dal consigliere Francesco Zuccherini (Pd), il centro storico dal punto di vista architettonico è composto da edifici e manufatti di diverse epoche storiche; vie e piazze della città rappresentano uno spaccato storico dell’urbanizzazione cittadina e i piani di calpestio sono principalmente composti da pietra serena, porfido e arenaria.
Proprio “alcune vie e piazze necessitano di interventi di ripavimentazione urgenti tali da conservarne la qualità architettonica, ma anche la fruibilità da parte di tutte le persone a prescindere dalla loro capacità motoria”, ha detto il consigliere con riferimento ad anziani, disabili, bambini e genitori con passeggini. “In alcuni casi – ha continuato – le pavimentazioni danneggiate sono state rimosse e sostituite con la stesura provvisoria di catrame depauperando le peculiarità artistiche e architettoniche di vie e piazze”.
Secondo l’odg, gli interventi di ripavimentazione di vie e piazze del centro con materiali di pregio sono da considerarsi come manutenzione straordinaria e a tal fine sono disponibili specifici fondi europei; interventi del genere, inoltre, potrebbero essere utili anche per una verifica dei sottoservizi, come condotte idriche e fognarie, reti elettriche, telefoniche e del gas per prevenire rotture o incidenti. Siccome Perugia vuole essere città turistica, “ma sta offrendo un pessimo biglietto da visita in molte parti dell’acropoli, basti guardare la pavimentazione di corso Vannucci e piazza IV Novembre”, l’atto mira a impegnare il sindaco e la giunta ad attivare tutte le forme di finanziamento utili a programmare interventi di manutenzione straordinaria e ripavimentazione delle principali vie e piazze del centro tramite un apposito piano. In particolare, si chiede di programmare una nuova pavimentazione di corso Vannucci e piazza IV Novembre sfruttando fondi europei.
L’assessore Otello Numerini ha spiegato che per l’Amministrazione gli interventi sui piani viari rappresentano uno degli obiettivi primari di mandato, così come la riqualificazione delle piazze. Ciò avviene sia nelle periferie che nell’acropoli.
L’assessore ha quindi voluto fornire un quadro di quanto è stato fatto nel recente passato in centro storico ed aree limitrofe: nella precedente legislatura sono state riqualificate, tra le altre, via della Stella, via degli Offici, via dei Priori, viale Pellini, via Brunamonti, viale Indipendenza, via Ripa di Meana, via Fanti, piazza del Drago ed altre. Nell’attuale legislatura si è intervenuto, invece, su: piazza Mariotti, piazza San Paolo, piazza Michelotti, piazza dell’Università, parcheggio San Francesco al Prato, via Francolina, via della Cupa, via Fiorenzo di Lorenzo, viale Roma, via Beatrice, via del Sole, via Appia.
Sono in corso, infine, lavori in piazza Morlacchi (primo stralcio) di un intervento che poi proseguirà nell’area posta di fronte alla biblioteca umanistica ove sorgerà un’area verde.
Altri lavori partiranno a breve, tra cui quello lungo Corso Bersaglieri.
Da ultimo è in previsione la riqualificazione di piazza Danti per la quale è stato approvato il progetto preliminare.
Relativamente a corso Vannucci e piazza IV novembre è stata la dirigente Margherita Ambrosi a spiegare che si tratta di un intervento particolarmente complesso che coinvolge competenze ascrivibili a molteplici uffici comunali ed alla soprintendenza dei beni culturali, visto che riguarda un’area vincolata.
Ambrosi ricorda che la pavimentazione attuale, posizionata intorno alla fine degli anni ’70, è costituita da pietra serena, un materiale che, purtroppo, è soggetto a progressivo sfaldamento. Ecco perché alcune pietre risultano ammalorate con conseguente necessità di sostituzione. In senso generale tuttavia la pavimentazione complessiva non risulta aver raggiunto il suo fine vita, non richiedendo per l’effetto una completa sostituzione nell’immediato.
Aprendo il dibattito il consigliere Gino Puletti (Progetto Perugia) ha concordato sulla valutazione della dirigente secondo cui la pavimentazione del centro storico non richiede nell’immediato una completa sostituzione, ma solo normali interventi di manutenzione ordinaria nei punti più rovinati. Niente ovviamente esclude che in futuro, ove dovessero emergere potenziali finanziamenti da intercettare, l’Amministrazione non decida per un progetto risolutivo.
Secondo il giudizio del consigliere, in ogni caso, l’Amministrazione in questa materia sta operando in maniera adeguata per priorità grazie ad un’attenta programmazione
Ritenendo che l’odg non aggiunga nulla rispetto a ciò che l’Amministrazione già sta facendo, Puletti ha preannunciato un voto di astensione.
Per Fabrizio Croce (IPP) il tema in discussione, contenuto nell’odg, è innanzitutto quello della tardività dei ripristini e delle criticità legate ad una programmazione degli interventi non sempre ottimale. L’atto inoltre propone di individuare delle soluzioni potenziali per riparare una situazione del centro storico che appare preoccupante: i turisti segnalano ripetutamente il precario stato in cui versa il “salotto buono” della città perché la pavimentazione del corso non è più adeguata all’importanza del luogo.
Nel comprendere che la principale responsabilità di questa situazione debba essere ascritta alla scelta di posizionare a fine anni ’70 la pietra serena, soggetta a sfaldamento, Croce ha tuttavia evidenziato che parte della colpa va anche attribuita alla recente scelta di istituire il senso unico in via Baglioni, con ciò costringendo i mezzi pesanti ad uscire percorrendo corso Vannucci.
Non vi è nell’odg, quindi, alcun intento polemico, ma solo la volontà di portare uno scenario nuovo all’attenzione dell’Amministrazione comunale.
Michele Cesaro (FI) ha detto di aver colto lo spirito dell’odg, ossia proporre un ragionamento serio su un tema complesso, ossia quello della valorizzazione del centro storico. Oggi, infatti, è chiaro che l’acropoli richiede interventi di manutenzione sulle pavimentazioni, trattandosi di strutture ormai datate, che purtroppo non sempre avvengono con adeguata tempestività. Ciò anche in ragione delle difficoltà di personale in seno al cantiere comunale, solo recentemente in via di progressivo superamento grazie a nuove assunzioni. Nel concordare sul fatto che alcuni interventi per come realizzati hanno determinato delle criticità (es. via dei Priori) Cesaro ha espresso parere favorevole sull’atto ritenendo le richieste di buon senso.
La presidente della commissione Cristiana Casaioli (Progetto Perugia) ha sostenuto che in 7 anni di Amministrazione Romizi è stata rivolta massima attenzione al centro storico sia in termini di riqualificazione dei monumenti (art bonus) che di manutenzione delle strade ammalorate nonché attraverso politiche di rilancio.
La consigliera non ha quindi condiviso le critiche formulate dall’opposizione negli interventi e nell’odg.
Ciò in quanto l’Amministrazione ha dato corso nel tempo a tante iniziative di ampio respiro effettuando investimenti importanti come accaduto in via dei Priori, oggi riqualificata completamento grazie alla sostituzione delle scale mobili e della pavimentazione.
Quanto allo stato della pavimentazione di corso Vannucci e aree limitrofe, CAsaioli ha chiarito che l’errore è stato commesso a monte a fine anni ’70 quando si scelse la pietra serena, troppo fragile. Oggi lo stato della pavimentazione è ancora accettabile e nulla esclude che, in presenza di eventuali finanziamenti, l’Amministrazione non possa decidere per una completa riqualificazione. Altro problema, invece, è quello del transito dei mezzi pesanti, tema contenuto nel pums, per il quale occorre trovare un equo contemperamento tra diverse esigenze, quella del decoro e quella degli operatori commerciali.
Nell’ultimo intervento sul tema Erika Borghesi (PD) ha confermato che l’odg si limita a suggerire un’attenzione circa la cura del centro storico, biglietto da visita principale della città e, dunque, da tutelare in maniera adeguata. L’odg, con spirito collaborativo, vuole quindi solamente segnalare che ad oggi vi sono delle criticità nell’acropoli con uno stato delle pavimentazioni precario e scarsa pulizia. L’obiettivo dell’atto, in sostanza, è di sollecitare l’Amministrazione ad operare al fine di intercettare finanziamenti utili per riqualificare l’acropoli. Non si può, infatti, dire che ad oggi tutto funziona bene e che non sono necessari interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Successivamente è stata approvata con 8 voti a favore (maggioranza) e 4 astenuti (opposizione) la proposta della Giunta sul conferimento del diritto d’uso su immobili comunali a favore della Fondazione di partecipazione Umbria Jazz.
L’atto di giunta approvato dall’Esecutivo il 13 ottobre prevede – hanno spiegato l’assessore Cristina Bertinelli ed il dirigente Pierluigi Zampolini – di conferire alla Fondazione UJ il diritto di uso gratuito e trentennale sul complesso immobiliare in piazza Danti di proprietà comunale. L’iniziativa consentirà alla Fondazione di ampliare l’attuale sede che così sarà ancor più all’altezza del prestigio internazionale della manifestazione musicale. La stessa Fondazione aveva avanzato una richiesta in tal senso e l’amministrazione coglie l’occasione per dare un ulteriore segnale della volontà di supportarne l’attività e di consolidare un legame già profondo anche in vista del prossimo 50ennale della manifestazione.
Si tratta in tutto di 412 metri quadrati adatti a soddisfare le esigenze organizzative e di rappresentanza della Fondazione di partecipazione. Nello specifico, sono interessate un’unità immobiliare (al sesto piano) assegnata in comodato precario oneroso alla Fondazione dal 1996 e un’altra (al settimo piano) che fino al 2019 ha ospitato uffici comunali e ora è inutilizzata. La destinazione culturale di entrambe le unità immobiliari è del resto imposta dallo stesso atto con cui furono a suo tempo acquisite dal Comune. Considerate le operazioni già previste a Monteluce e a Ponte San Giovanni, dove gli uffici comunali si trasferiranno in immobili di proprietà, il complesso di piazza Danti non appare utile per analoghe destinazioni. La Fondazione, ad ogni modo, si farebbe carico della manutenzione ordinaria e straordinaria dello stesso.