Realizzazione di stalli di sosta e rastrelliere per il parcheggio di biciclette e monopattini sul territorio comunale. È l’oggetto dell’ordine del giorno presentato oggi, 28 luglio, da Francesca Tizi (Movimento 5 Stelle) ai componenti della III commissione, presieduta da Cristiana Casaioli.
Nell’atto si ricorda che, tra gli interventi previsti dal Programma di sviluppo urbano sostenibile di Perugia (Perugia.zip), da realizzare nell’ambito del Progetto Agenda Urbana, erano previsti l’ampliamento dell’offerta del servizio di bike sharing e la creazione di nuovi itinerari ciclopedonali anche mediante la realizzazione di nuovi tratti di pista ciclopedonale. Tizi ha ricordato che l’Italia (dati Confindustria Ancma) continua a scegliere le bici (nel 2022 ne sono state vendute 1.772.000, di cui 337mila e-bike) e che, secondo gli studi della European Cyclists Federation, “investire in ciclabilità si traduce in miglioramenti rispetto ai trasporti, ai cambiamenti climatici, alla sanità” e “assicura un ritorno di investimento economico superiore a qualunque altra opzione di trasporto”.
Secondo Tizi, la complessa viabilità di Perugia non deve essere vista come un ostacolo allo sviluppo della mobilità dolce: la giustificazione di una città tutta in salita è ormai superata dalle bici con pedalata assistita e iniziative mirate possono essere attivate in collaborazione con il trasporto pubblico di bus o il Minimetrò.
Ricordati i vantaggi dell’impiego quotidiano della bicicletta, soprattutto per la mobilità urbana in sostituzione dell’auto privata (per spostamenti casa-lavoro e casa-scuola): riduzione delle emissioni di anidride carbonica e di altri inquinanti, diminuzione del traffico urbano, ricadute positive sulla salute dei singoli e della popolazione con conseguenti riduzioni della spesa sanitaria.
La città di Perugia, nello specifico, dovrebbe tenere conto del contesto in cui si colloca: l’Umbria, infatti, è un territorio in grado di offrire moltissimo al cicloturista (accoglienza, storia, enogastronomia, vita a contatto con la natura). Il binomio “Umbria&bike” è vincente al punto che grandi industrie del settore hanno realizzato una piattaforma digitale, YouMobility, dedicata al cicloturismo nella regione, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo del territorio, attraverso un network di realtà locali. In questo scenario, il capoluogo di regione deve essere al passo con i tempi, integrato in questi circuiti e offrire servizi adeguati ai turisti che arrivano in bicicletta.
A fronte di un trend positivo in termini di acquisto di biciclette da parte degli italiani – secondo quanto riportato nell’odg – a Perugia i dati del 2022 rivelano una città che fa fatica a mettersi al passo con le altre e non per una mancanza di passione per la bicicletta, ma per la carenza di infrastrutture. Il capoluogo umbro risulta ancora tra le ultime città in Italia a impegnarsi per la realizzazione di percorsi, servizi e iniziative legate alla bicicletta. Non risulta agevole, tra l’altro, reperire adeguate strutture metalliche di ancoraggio alle quali assicurare le biciclette attaccandole al telaio e non solo alle ruote. Vanno quindi individuati – prosegue Tizi – spazi per realizzare stalli di sosta e rastrelliere dedicate a biciclette, pensando anche all’incremento della sicurezza per evitare furti, all’illuminazione notturna e alla ricarica per le bici elettriche. Un buon piano logistico dovrebbe prevedere il posizionamento di stalli e rastrelliere presso nodi di scambio (come stazioni del Minimetrò e fermate dei bus), assi commerciali, scuole, uffici pubblici, università, luoghi di aggregazione, come piazze principali e biblioteche, percorsi ciclabili già esistenti o di prossima realizzazione.
La crescente diffusione dei mezzi elettrici, in particolare di monopattini e scooter elettrici, ottimali per le brevi percorrenze, evidenzia anche per questi ultimi il fenomeno della scarsa disponibilità di stalli per la sosta, soprattutto nelle aree più frequentate dai giovani, tra cui l’area dell’Università degli Stranieri, Porta Pesa, Borgo Sant’Antonio, Borgo XX Giungo, Largo Cacciatori delle Alpi, sulle quali insistono attività commerciali, uffici pubblici, scuole e altri luoghi di interesse.
Ciò premesso, l’atto intende impegnare sindaco e giunta a individuare, in stretta collaborazione con la polizia locale, apposite aree dove installare ciclo-posteggi, con congrui numeri di rastrelliere per lo stazionamento di biciclette, sia tradizionali sia elettriche, monopattini elettrici, nonché individuare e realizzare idonee aree di sosta per motocicli, da localizzare in prossimità degli uffici, delle scuole e delle Università, delle strutture pubbliche e dei principali nodi di trasporto pubblico, nonché delle piste ciclabili e dei percorsi verdi, osservando quali principi di riferimento per gli stalli la visibilità, l’accessibilità e la sicurezza, anche con rispetto delle persone con problemi motori o portatori di handicap. Si dovrà avere particolare cura – chiede ancora l’odg – nella scelta degli stalli con prodotti che si inseriscano nel rispetto del decoro urbano, impreziosendo così l’arredo delle aree nelle quali verranno installati.
La vice comandante della polizia locale, Antonella Vitali, sentita dopo l’illustrazione dell’atto, ha premesso che è l’Unità operativa Mobilità e Infrastrutture a essere competente per le questioni richiamate dall’odg e si è limitata a ricordare, in relazione ai monopattini, che è in discussione in Parlamento una modifica del codice della strada che li classificherà, probabilmente, come ciclomotori. Non è escluso, quindi, che potranno essere collocati negli stessi spazi destinati a questi ultimi, ma si resta in attesa delle evoluzioni normative.
Tizi ha precisato di aver chiesto l’audizione della polizia locale perché si tratta del soggetto che più ha il polso della situazione e ha domandato se fossero pervenute lamentele per quel che riguarda la materia oggetto di discussione. Vitali ha riferito che non sono pervenute segnalazioni se non riguardo gli spazi di sosta per i quadricicli, per cui è stata adeguata la segnaletica.
Alla luce dell’intervento di Vitali, Michele Nannarone (FdI) ha chiesto che sia sentita in commissione l’Unità operativa Mobilità e che sia modificata la formulazione dell’odg richiamando nell’impegno finale tale Unità in luogo della polizia locale.
Cristiana Casaioli ha preso la parola in qualità di consigliere delegato dal sindaco per la mobilità. Nel piano urbano della mobilità sostenibile – ha ricordato – l’utilizzo della bici, sia tradizionale sia elettrica, è considerato uno degli elementi indispensabili per raggiungere l’obiettivo della riduzione del 70% del traffico veicolare presente in città. Per incrementare l’utilizzo della bicicletta, non solo per motivi di svago ma anche per gli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola, sono quindi previste diverse azioni. Si è anzitutto puntato sul potenziamento delle piste ciclabili, prevedendo un raddoppio di quelle esistenti. Anche con i finanziamenti del Pnrr sono stati sviluppati percorsi già realizzati, come quello che da Borgonovo porta all’ospedale Santa Maria della Misericordia e che congiunge il dipartimento di Ingegneria con il dipartimento di Medicina. Di recente sono stati inaugurati i tratti riqualificati della pista ciclopedonale del Tevere. Si è cercato e si cercherà di ricucire tratti ciclopedonali esistenti e di connetterli meglio ai poli esistenti in certe aree. A Ponte San Giovanni, in particolare, con i fondi Pinqua si svilupperà un sistema di mobilità ciclabile perché era emerso che il 56% degli spostamenti avvengono all’interno del quartiere per meno di 800 metri. Il Pums ha considerato la presenza in città di una importante componente studentesca che può orientarsi sulla mobilità dolce e sull’utilizzo della bicicletta. Per questo si è cercato di potenziare il bike sharing elettrico. Il primo progetto è nato prima del 2014, con rastrelliere per lo più installate a valle, nella zona di Pian di Massiano vicino al minimetrò e a Ingegneria. Quel sistema ora sarà ampliato con l’installazione di altre 9 stazioni a supporto anche della mobilità studentesca. La stessa azienda che ha realizzato il primo sistema di bike sharing provvederà al rinnovo delle bici esistenti e alla realizzazione delle nuove stazioni. Il nuovo sistema di bike sharing sarà inoltre più aggiornato del precedente (possibilità di utilizzo attraverso app, ecc.). Inoltre, nel progetto del Metrobus Perugia sono previste quattro velostazioni per offrire luoghi sicuri dove lasciare le biciclette private nella prospettiva della intermodalità. Nel Pums è peraltro previsto che, laddove non è possibile ricongiungere i tratti di mobilità ciclabile esistenti, saranno create zone 30, una formula utile per aumentare la sicurezza di tutti gli utenti della strada.
Tizi ha chiesto se il ricovero delle bici presso le velostazioni del Metrobus sarà a pagamento e se in tal caso è stato previsto un biglietto integrato.
Casaioli ha risposto che si è in attesa della messa a gara dei trasporti da parte della Regione e il tema della bigliettazione dovrà essere affrontato in futuro.
Tizi ha affermato che le promesse sono tante e i fatti pochi; ha espresso quindi l’intenzione di mettere subito in votazione l’odg perché esso propone piccole cose da fare nell’immediato per rispondere alle esigenze reali dei cittadini.
Casaioli ha replicato che l’amministrazione deve perseguire l’interesse generale attraverso una pianificazione e attraverso analisi che restituiscano il reale fabbisogno, al di là delle percezioni dei singoli; a Perugia si è pianificato attraverso la partecipazione dei cittadini, si è progettato e i progetti stanno partendo. Il Pums è un piano del 2019 e ha ovviamente bisogno dei tempi necessari per essere attuato.
Lorenzo Mattioni (Lega) ha affermato che le modalità di presentazione degli odg valgono quanto il loro contenuto. A suo avviso, visti i toni usati da Tizi, l’intento era sollevare un polverone politico. Ha quindi auspicato da parte della proponente l’accoglimento dell’invito a sentire in commissione anche la dirigente Ambrosi, cioè la responsabile dell’Unità operativa competente per le materie trattate nell’odg. Ha preannunciato un voto contrario del suo gruppo solo in caso di immediata trattazione dell’atto.
Anche Nannarone ha ribadito l’esigenza di procedere con l’audizione della dirigente competente per materia.
Tizi ha infine accolto la proposta di emendamento per cui il richiamo alla polizia locale sarà sostituito con quello alla Unità operativa Mobilità.
La commissione è stata quindi aggiornata.