Chiusa con successo la prima edizione del festival per la parità di genere

Il resoconto dell’ultima giornata

date
20 ottobre 2025
- Redazione
share-facebookshare-xshare-linkedinshare-telegramshare-whatsappicon-share
Condividi

Con Yoko Yamada il sipario è calato il 18 ottobre al Teatro del Pavone sulla prima edizione del Festival Internazionale per la Parità di Genere.

La terza giornata si è chiusa affidando le battute finali a volti noti del panorama internazionale, dalla giudice Paola di Nicola Travaglini a Stefano Ciccone, a Rula Jebreal. E proprio con Jebreal e poi con Ciccone fondatore dell’Associazione Maschile Plurale, il Festival ha tirato le conclusioni sottolineando che l’impegno per la parità di genere è anche impegno per la pace. La giornalista, intervistata da Luisa Garribba Rizzitelli, ha lanciato al pubblico l’appello a chiedere il rispetto del diritto internazionale contro il genocidio a Gaza, che conta tantissime donne e bambini/e tra le vittime. “Uccidere le donne vuol dire pianificare la distruzione di un popolo, non dare un futuro a persone e alla loro terra”.

Il Festival, vivace e multiforme think tank per la costruzione di una società più equa, inclusiva e solidale, ha messo sul tavolo uno dei grandi temi del nostro tempo aprendo a un confronto che ha visto la grande adesione di istituzioni, enti, associazioni, scuole, cittadinanza del territorio e nazionali. Tra queste Rai Umbria e Rai per la Sostenibilità che ha portato all’iniziativa il patrocinio del progetto Europeo “No Women. No Panel” coordinato dalla giornalista Arianna Voto a Perugia per l’intera durata del Festival. Così come la Camera di Commercio con cui la tre giorni si è aperta fino a FORMA.Azione che al programma ha contribuito con la stand-up comedy della Yamada.

Dati ancora in fase di elaborazione, ma la soddisfazione tra le organizzatrici già si respira. Bilancio positivo per Giuseppina Bonerba che il Festival l’ha immaginato e ideato. “La cronaca purtroppo ci dice che le nostre riflessioni devono essere rilanciate a un livello ancora più ampio. Abbiamo toccato con mano quanto la collettività nutra l’esigenza di una società coesa, rispettosa, che accoglie e non discrimina. Che valorizza le differenze e ne fa un bagaglio a disposizione di tutti e tutte. Ci gratifica è l’adesione di tante realtà dei più diversi settori. E dei media, che hanno seguito l’evento pure a livello nazionale. Siamo grate a tutti e tutte. A cominciare da quanti hanno creduto in noi dall’inizio sostenendo il nostro progetto quando ancora era solo un’idea”.

share-facebookshare-xshare-linkedinshare-telegramshare-whatsappicon-share
Condividi