Commissione cultura: il 1 aprile la seduta
Sicurezza di Fontivegge: “urgono azioni immediate”
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La I commissione consiliare Affari Istituzionali, nella seduta del 28 marzo, ha approvato con 9 voti a favore e 5 astenuti le modifiche al regolamento per l’accesso ai servizi educativi per la prima infanzia.
L’atto era stato illustrato dall’assessora Francesca Tizi e dalla dirigente Ilenia Filippetti nel corso della seduta del 21 marzo. Di seguito il link all’articolo su Perugia Comunica https://perugiacomunica.comune.perugia.it/i-commissione-avviata-la-discussione-sulle-modifiche-al-regolamento-per-laccesso-ai-servizi-di-prima-infanzia.
Nella seduta odierna sono stati presentati tre emendamenti.
Respinto con 9 voti contrari e 6 a favore quello di Elena Fruganti e Nicola Volpi (FdI) con cui si chiedeva di cassare all’art. 3 la parola “individuali” accanto al termine identità.
Il comma proposto da ufficio ed assessorato, in sostanza, recita: “il nido d’infanzia è un servizio educativo di interesse pubblico aperto a tutte le bambine ed a tutti i bambini di età compresa tra i 3 ed i 36 mesi. Esso concorre insieme alle famiglie alla loro crescita e formazione in armonia con i principi della garanzia del diritto all’educazione e del rispetto dell’identità individuali, culturali e religiose”
Volpi, per i due istanti, ha spiegato che la modifica si rende necessaria perché implica una scelta pedagogica incentrata su una specifica teoria, quella della ghianda di Hillman, che enfatizza la dimensione individuale della crescita a discapito di quella relazionale e sociale nonché della dimensione maieutica dell’educazione, incidendo sulla libertà di insegnamento delle maestre.
Il secondo emendamento è stato proposto da Paolo Befani (FdI); lo stesso si compone di 4 modifiche. Sono state respinte le prime due modifiche e la quarta (tutte con 9 contrari e 6 a favore); accolta la terza (all’unanimità).
Eccole nel dettaglio.
Il consigliere ha chiesto di modificare all’art. 6 (graduatoria) nell’ambito dei punteggi attribuiti alle condizioni individuali quanto segue: a) per la figura del disoccupato mantenimento di 5 punti al posto dei 7 proposti con le modifiche; b) per la figura del lavoratore non occupato che documenti un’attività lavorativa di almeno 90 giorni negli ultimi 12 mesi mantenimento di 5 punti al posto dei 7 proposti con le modifiche; c) abolizione dell’attribuzione di 3 punti per la figura del casalingo/a-pensionato/a (quest’ultimo perché già assorbito nelle linee precedenti).
Inoltre sempre all’art. 6 ove si è proposto che “ai fini della graduatoria ai bambini residenti sono equiparati i bambini non residenti figli di genitori entrambi non residenti, di cui uno almeno sia dipendente del Comune di Perugia” ha chiesto di sostituire l’ultimo inciso con “svolga il proprio lavoro nel territorio del Comune di Perugia”.
Con il terzo emendamento (suddiviso in due modifiche, entrambe accolte all’unanimità), infine, la consigliera di Anima Perugia Laura Tanci ed il capogruppo del Pd Lorenzo Ermenegildi Zurlo hanno proposto di rimodulare i commi 1 e 3 dell’articolo 6 per chiarire e rafforzare – ha detto Tanci – la priorità di accesso per i residenti ed in subordine l’accesso ai non residenti.
Il comma 1 proposto recita: “Per la copertura dei posti disponibili si procedere alla formulazione di una graduatoria attraverso l’applicazione dei seguenti criteri. Hanno priorità i bambini residenti nel Comune di Perugia. Successivamente sono presi in considerazione i bambini non residenti, suddivisi i tre categorie secondo quest’ordine di priorità: a) bambini i cui genitori lavorano nel territorio del Comune di Perugia: b) bambini con un solo genitore che lavora nel territorio del Comune di Perugia; c) bambini i cui genitori non lavorano nel territorio del Comune di Perugia.
Il comma 3 proposto invece recita: “le domande dei non residenti sono collocate in una graduatoria separata alla quale l’Amministrazione si riserva di attingere solo dopo aver esaurito la graduatoria dei bambini residenti. All’interno della graduatoria dei non residenti si applica l’ordine di priorità di cui al comma 1. A parità di punteggio le domande vengono ordinate in base all’età inferiore del bambino”.
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Nel corso del dibattito la dirigente Ilenia Filippetti ha fornito (su richiesta del consigliere Gianluca Tuteri) i dati relativi alle liste di attesa relative all’attuale anno scolastico 2024-2025. La lista di attesa per i residenti nel Comune di Perugia era pari a settembre di 236 unità, poi scesa a 150; la lista d’attesa dei non residenti nel Comune di Perugia era a settembre di 41 unità, poi scesa a 15, di cui 6 accolte.