La terza commissione, presieduta da Cesare Carini, ha trattato quattro ordini del giorno.
Il primo, presentato dai consiglieri Simone Cenci, Federico De Salvo, Laura Tanci, Lucia Maddoli e Riccardo Vescovi per la realizzazione di un percorso ciclabile tra Santa Maria Rossa e la zona industriale di Balanzano con collegamento alla rete ciclabile esistente lungo il parco del Tevere, è stato approvato con 13 voti favorevoli.
Nell’atto (già illustrato in una precedente seduta e aggiornato prima della votazione con l’aggiunta di un terzo impegno) si rileva che importanti interventi lungo il fiume Tevere, tra Villa Pitignano, Ponte Valleceppi e Ponte San Giovanni, hanno già delineato una dorsale ciclabile strategica per la mobilità alternativa e il turismo lento. Nell’ambito del progetto sovracomunale denominato Ciclovia del Tevere, inoltre, Perugia è Comune capofila per la realizzazione di un tracciato ciclabile di circa 55 chilometri di collegamento tra Ponte San Giovanni e Ponte Rio di Todi, toccando i territori di Torgiano, Deruta. Marsciano, Fratta Todina, Monte Castello di Vibio e Todi. Attualmente, l’area sud del Comune di Perugia, in particolare Santa Maria Rossa, San Martino in Campo e Balanzano, risulta tuttavia esclusa da questa rete, pur rappresentando un’area residenziale e produttiva in espansione con flussi casa-lavoro e casa-scuola rilevanti.
L’odg rileva altresì che un collegamento ciclabile tra Santa Maria Rossa, San Martino in Campo e la zona industriale di Balanzano, oltre a favorire l’utilizzo di mezzi ecologici, la riduzione del traffico veicolare e delle emissioni, consentirebbe di valorizzare il paesaggio fluviale. Il collegamento proposto sarebbe “un’integrazione naturale e funzionale alla dorsale ciclabile già realizzata lungo il Tevere” e “dovrà integrarsi con la possibile rete ciclabile da sviluppare nei citati centri urbani e inserirsi in una visione più ampia di rete ciclabile territoriale”.
Questi gli impegni specifici formulati per l’amministrazione (nella seduta odierna ne è stato aggiunto uno ai due originari): valutare la realizzazione di un percorso ciclabile sicuro che colleghi Santa Maria Rossa e San Martino in Campo alla zona industriale di Balanzano, con connessione alla rete ciclabile esistente in direzione Ponte San Giovanni, Ponte Rio di Todi e Parco del Tevere; inserire la proposta nella pianificazione comunale e negli strumenti strategici per la mobilità e la rigenerazione urbana; attivarsi presso la Regione Umbria per la ricerca di finanziamenti.
L’assessore all’ambiente David Grohmann, sentito in commissione, ha confermato che l’amministrazione è concorde sulla necessità di strutturare reti ciclabili e renderle interconnesse, a partire da quella principale lungo il Tevere; tutte le connessioni volte a rendere più organici questi percorsi sono quindi prese in considerazione. Nel caso specifico, ci sono più alternative possibili e, in relazione al nuovo impegno formulato nel dispositivo dell’atto, si potrebbe guardare al Complemento di sviluppo rurale.
Approvato sempre con 13 voti favorevoli anche un secondo ordine del giorno, presentato dai consiglieri Federico Balducci e Francesca Pasquino (Pd), anch’esso già illustrato in precedenza (https://perugiacomunica.comune.perugia.it/presentato-odg-sulla-valorizzazione-degli-itinerari-cicloturistici), avente ad oggetto la valorizzazione degli itinerari cicloturistici e il collegamento con l’acropoli.
Nell’atto si propone di intervenire lungo il vallone di Santa Margherita, da cui scende l’omonimo fosso che procedendo verso valle, tra via San Girolamo e il complesso di San Bevignate, crea un corridoio che congiunge la città con il quartiere di Ponte San Giovanni fino al fiume Tevere. Lungo il percorso del fosso di Santa Margherita, sarebbe quindi possibile realizzare un itinerario ciclopedonale per congiungere Ponte San Giovanni, nei pressi del passaggio a livello di via Assisana, al parco di Santa Margherita e all’acropoli. A tal fine l’odg impegna l’amministrazione a redigere uno studio di fattibilità e a ricercare fonti di finanziamento anche attraverso l’utilizzo di fondi regionali, nazionali ed europei.
L’assessore Grohmann ha ringraziato i proponenti per l’attenzione posta su una risorsa fondamentale del territorio locale come il parco Santa Margherita e ha confermato che è già stata avviata una interlocuzione con gli altri soggetti proprietari, in particolare con l’Università per stranieri e la Provincia di Perugia, per condividere un possibile iter da seguire. Superati gli orti per anziani fino a Ponte San Giovanni, la zona è ideale per realizzare un percorso ciclopedonale perché poco acclive, mentre la parte più problematica è quella compresa tra l’ex senologia e l’area degli orti, con forte pendenza e una sede stradale molto stretta. L’assessore ha comunque concordato sulla necessità di elaborare uno studio di fattibilità tenendo conto anche di quanto proposto in passato, tra cui un progetto della Fondazione umbra per l’architettura per la riqualificazione del percorso e la rifunzionalizzazione degli edifici limitrofi.
Croce ha concordato sulla necessità di prestare attenzione a tutte le progettualità utili a valorizzare e a restituire piena fruibilità a un parco che è un luogo di grande suggestione, il più grande polmone verde della città, un patrimonio attrattivo dal punto di vista turistico e a cui è connesso anche il recupero di tradizioni passate. Uno spazio, insomma, ricco di potenzialità, da quelle ricreative e turistiche al benessere legato al movimento e allo sport. Non a caso, ha ricordato Croce, nella precedente consiliatura il progetto citato da Grohmann fu già portato all’attenzione del Consiglio comunale dall’architetto Monella e fu stimolato un tavolo di confronto con tutti i soggetti proprietari, Usl inclusa.
Leonardo Varasano (Progetto Perugia) ha rilevato che, a parte il grande interesse rivestito dagli indirizzi in materia di piste ciclabili, è importante mettere a punto progetti da poter presentare non appena si profilano occasioni di finanziamento.
Dello stesso avviso Paolo Befani (FdI), che ha auspicato una maggiore attenzione ai risvolti concreti di certe proposte, visto che il collegamento tra Ponte San Giovanni e Perugia è un’idea che viene da lontano, promossa anche dalla Pro Ponte, e che ha già portato a constatare le difficoltà da superare per riaprire il sentiero storico, specie nella parte bassa.
Grohmann ha affermato che al momento non ci sono specifiche poste di bilancio e anche in tal caso si guarda al Complemento di sviluppo rurale; è comunque necessario pensare a una interlocuzione tra enti visto le diverse proprietà che insistono nell’area.
Sono poi stati respinti con 10 voti contrari e 3 favorevoli due ordini del giorno di Riccardo Mencaglia (FdI) che erano stati illustrati in modo unitario.
Al centro di entrambi, il tema della manutenzione del verde e del decoro urbano, declinato con riferimento a due diverse zone: Castel del Piano e Bagnaia.
Il consigliere ha premesso che, specie nelle frazioni, questo è uno dei temi più complessi e rappresenta non una criticità recente, ma una difficoltà strutturale che riemerge nel tempo. Le proposte avanzate per Bagnaia e Castel del Piano, ha sottolineato Mencaglia, non sono nate per evidenziare carenze, ma per proporre un aggiornamento costruttivo e realistico delle mappature e dei cronoprogrammi relativi alla manutenzione del verde. Nel caso di specie, si parla di contesti virtuosi caratterizzati da un forte impegno civico, visto che non è mai mancata la collaborazione con l’ente di associazioni e residenti. Tuttavia, per Mencaglia si tratta di aggiornare, integrare e colmare piccoli vuoti organizzativi o cartografici per ovviare a sopravvenuti problemi di crescita incontrollata della vegetazione spontanea, dando così un segnale di attenzione a quei privati che si sono sempre fatti carico del bene comune.
Il consigliere chiedeva, in particolare, di includere via Sperello Aureli, piazzale Vitaliano Tromby, piazza Turati (Castel del Paino) e Bagnaia nella ricognizione e nel piano comunale di gestione del verde pubblico.
Grohmann ha apprezzato lo spirito collaborativo delle proposte illustrate e ha confermato che si sta facendo una mappatura delle aree gestite da associazioni dove, per svariate ragioni, sono emerse più difficoltà. Quanto al censimento delle piante arboree, sono state mappate in tutta la città per quel che riguarda aree verdi e viali alberati (circa 49.900 esemplari). L’assessore, pur confermando l’intenzione del Comune di fare appieno la propria parte, ha sottolineato anche l’esigenza di promuovere un’evoluzione nell’approccio al paesaggio in una logica contemporanea di sostenibilità economica e ambientale e di valorizzazione della diversità biologica. Ciò potrebbe condurre a una diversa implementazione degli sfalci differenziati nelle aree pubbliche.
Niccolò Ragni (Pd), nel dibattito, ha affermato che per la maggioranza è necessario sviluppare una programmazione generale supportata da idonei strumenti attuativi; nel caso di specie, si è chiesto di evitare interventi parziali rilevando l’assenza di condizioni per assumere gli impegni specifici formulati negli odg.
Mencaglia, manifestando apprezzamento per l’intervento di Grohmann, ha invece dissentito rispetto alla posizione espressa da Ragni: a suo avviso, per affrontare il problema in maniera organica è necessario procedere a una nuova mappatura dell’intera città per includere aree al momento non ricomprese.




