La II commissione consiliare bilancio, presieduta da Alessio Fioroni, ha dedicato la seduta del 31 marzo 2021 a due temi.
In primo luogo sono stati auditi i rappresentanti di Gesenu Spa in merito alla gestione dell’azienda per quanto concerne l’anno 2020 ed ai progetti per il 2021.
Il presidente di Gesenu Wladimiro De Nunzio, aprendo l’incontro, ha sottolineato come, dopo tre anni di attività in qualità di rappresentanti pubblici in Gesenu, si può affermare che si è operato per far crescere la società nel segno della legalità cancellando quella macchia che si era determinata nel passato e di cui, purtroppo, ancora oggi permangono degli effetti negativi.
Insomma si è cercato di creare una nuova Gesenu raggiungendo nel tempo diversi risultati positivi: si citano l’inserimento nella white list della legalità della Prefettura, il conseguimento della massima trasparenza in ogni operazione, eliminazione di tutte le iniziative rischiose assunte in passato all’estero ed in Sicilia, la riduzione dei costi e del contenzioso (meno 50%), il rinnovamento degli impianti e dei servizi resi all’utenza.
Tutto ciò è confermato, nei numeri, dal fatto che negli ultimi due anni sono stati conseguiti da Gesenu importanti utili che sono andati a beneficio sia del socio pubblico che del privato.
La dott.ssa Beatrice Castellani, membro del cda di nomina pubblica, si è concentrata sul cosiddetto revamping che ha interessato gli impianti gestiti ed utilizzati da Gesenu per il conferimento dei rifiuti. A Ponte Rio, in particolare, si è provveduto, tra le altre cose, con interventi massicci che hanno consentito l’adeguamento alle BAT, l’efficientamento delle linee produttive, l’adeguamento dell’impianto di depurazione, l’efficientamento logistico, il recupero delle strutture esistenti dal punto di vista civile ed architettonico.
In merito all’impianto di Pietramelina, invece, si è provveduto, innanzitutto, alla manutenzione straordinaria degli impianti a biogas. Circa la discarica, invece, le attività principali hanno riguardato l’adeguamento alle bat con riconversione dell’impianto di compostaggio a biostabilizzazione della forsu, la manutenzione della copertura del I e II stadio della discarica.
Il prof. Christian Cavazzoni, altro membro pubblico del cda, si è concentrato sui dati economici, evidenziando che i ricavi sono in costante crescita dal 2018 ad oggi, essendo passati dai 71,8 milioni del 2018, ai 77,6 del 2019, agli 83,4 del 2020, fino alla previsione di budget del 2021 che si attesta sugli 86,5 milioni. Ciò conferma che la nuova Gesenu ha investito in tante aree con estrema attenzione alle dinamiche economiche e gestionali.
Ciò è stato possibile grazie all’ampia opera di efficientamento con taglio delle operazioni rischiose e contemporanei investimenti nelle aree in cui Gesenu ha le maggiori competenze.
Il direttore Ing. Massimo Pera si è concentrato sulle azioni tecniche messe in campo da Gesenu nel tempo che hanno riguardato: la prevenzione sulla produzione dei rifiuti, il miglioramento della qualità dei rifiuti raccolti, l’aumento dei servizi, il revamping degli impianti, l’aumento della percentuale della raccolta differenziata.
In relazione alla prevenzione sulla produzione dei rifiuti, si segnala il potenziamento del centro di riuso di San Marco-Cenerente. In merito al miglioramento della percentuale della raccolta differenziata, si segnala la crescita costante del dato che è passato negli anni dal 35,4% del 2010 al 71,8% del 2020, ormai a ridosso dell’obiettivo regionale fissato sul 72,3%.
Migliora anche la qualità del rifiuto conferito, specie per ciò che concerne l’organico: ciò è stato possibile, ad esempio, con la previsione del servizio gratuito di raccolta a domicilio dei pannolini e pannoloni con ciò separandoli dall’organico stesso.
Altro punto di forza è stata l’introduzione della raccolta a parte del vetro rispetto a plastica e metalli.
Vanno in direzione del miglioramento della qualità e della differenziata anche le opere relative alla severa attività di vigilanza ambientale con utilizzo di 6 operatori dedicati, l’impiego sul territorio di 5 fototrappole (videosorveglianza) che hanno portato a sanzionare circa 110 soggetti.
In merito ai servizi infine è stata estesa la raccolta domiciliare nel Comune di Perugia (città compatta) ed è migliorato il sistema di spazzamento stradale.
L’assessore Cristina Bertinelli ha sostenuto che il Comune è fiero del lavoro che è stato svolto dai rappresentanti dell’Ente in Gesenu insieme al socio privato.
La società è in grande fermento e movimento sia dal punto di vista dei risultati economici che del miglioramento dell’impatto ambientale.
In conclusione il lavoro che si sta effettuando è in linea con le più moderne ed innovative soluzioni tecniche.
Il consigliere PD Francesco Zuccherini ha posto l’accento sui servizi offerti da Gesenu.
Partendo dalla differenziata ha sostenuto come vada ampliata ulteriormente operando con attenzione su alcune aree della città cosiddetta “densa” (es. Madonna Alta o Monte Grillo) dove c’è una significativa residenzialità ma servizi ancora non sufficienti.
Permangono poi problemi circa la pulizia della città, specie con riferimento alle aree ove sono posizionati i residui cassonetti.
Altre criticità attengono la tempistica di raccolta e le tariffe Tari, ancora oggi eccessivamente alte ed impattanti per la popolazione. Ciò suggerisce la necessità impellente di passare quanto prima alla cosiddetta tariffa puntuale.
Zuccherini ha espresso plauso per la crescita della percentuale di raccolta differenziata raggiunta, frutto dell’impegno portato avanti nel tempo da varie componenti; il difficile, tuttavia, viene proprio ora perché migliorare il dato del 71% raggiunto non sarà facile.
E’ altresì positivo anche il potenziamento del servizio di raccolta porta a porta e l’apposizione delle campane di vetro in larga parte della città, colmando una carenza preesistente. Infine, in merito alla raccolta dei rifiuti covid, il consigliere ha sostenuto come, nonostante l’impegno di Gesenu e le oggettive difficoltà, si siano tuttavia riscontrati forti disservizi per l’utenza con permanenza del rifiuto speciale nelle case per troppo tempo.
Il presidente della II commissione Alessio Fioroni (Lega) ha espresso soddisfazione per i dati positivi che emergono sulla gestione di Gesenu sia in termini economici che di qualità del servizio reso. Ciò è motivo d’orgoglio ed è un tratto comune che Gesenu condivide con altre società partecipate dall’Ente.
Il capogruppo Lorenzo Mattioni (Lega) ha sottolineato come negli ultimi tempi è molto migliorata la risposta diretta di Gesenu rispetto alle segnalazioni dei cittadini. Ciò testimonia la vicinanza ed il cambio di passo dell’azienda soprattutto in quest’ultimo anno tanto difficile per la popolazione.
La consigliera Maria Cristina Morbello (M5S), in merito al tema della raccolta covid, ha sostenuto che, nonostante l’intervento diretto di Gesenu tramite introduzione di una mail dedicata e di un numero di telefono di riferimento, il sistema continua a non funzionare con efficienza con ritardi di intervento, a seguito delle segnalazioni, di oltre 15 giorni.
Successivamente è stata approvata con 8 voti a favore (maggioranza), 4 contrari (opposizione) ed un astenuto (Mori) la pratica concernente il bilancio di esercizio di Afas per l’anno 2019, già illustrata e discussa nel corso della seduta del 17 marzo u.s.
L’assessore Cristina Bertinelli ha confermato che i dati fatti registrare da Afas sono positivi, a conferma del fatto che l’azienda rappresenta un’eccellenza per il Comune di Perugia e la città. Si registrano infatti circa 22 milioni di fatturato con un indotto importante, a conferma di risultati soddisfacenti per il tessuto socio-economico di Perugia.
Si tratta quindi di una gestione virtuosa specchio del fatto che l’azienda è sana.
Il consigliere Francesco Zuccherini (PD) ha ribadito che le farmacie comunali sono importanti per la città soprattutto dal punto di vista del ruolo sociale che esse svolgono. Per questo va difeso il volto pubblico dell’azienda respingendo ogni ipotesi di privatizzazione.
Serve tuttavia massima trasparenza nella gestione tecnica e politica di Afas.
Secondo Zuccherini negli ultimi anni, invece, questi aspetti sono venuti a mancare specie sotto il profilo della trasparenza.
Si pensi all’erosione del patrimonio netto per colmare evidenti errori contabili commessi in passato, in relazione ai quali sarà necessario individuare ragioni e responsabilità.
Altre perplessità riguardano la riorganizzazione del personale che è stata effettuata in Afas in merito alla quale emergono troppe voci su presunti licenziamenti, contenziosi e vertenze.
Infine trasparenza è mancata sull’incresciosa vicenda dell’acquisto di mascherine da parte di afas da un’azienda riconducibile ad uno dei membri del cda di nomina pubblica.
Ecco perché Zuccherini ha preannunciato un voto contrario sull’atto.
Il capogruppo della Lega Lorenzo Mattioni ha spiegato che l’acquisto delle mascherine citato è stato giustificato da Afas in V commissione con la motivazione che l’azienda fornitrice era l’unica in Umbria certificata e, dunque, per ragioni di urgenza si è scelto di acquistare da essa.