“Lottiamo contro la povertà e mai contro i poveri: abrogare l’art. 32 del Regolamento di Polizia Urbana”

Comunicato della consigliera Lucia Maddoli (Orchestra per la Vittoria)

date
24 gennaio 2025
- Redazione
share-facebookshare-xshare-linkedinshare-telegramshare-whatsappicon-share
Condividi

Di seguito il comunicato a cura della consigliera Lucia Maddoli (Orchestra per la Vittoria).

“La consigliera Lucia Maddoli, capogruppo di Orchestra per la Vittoria, ha presentato questa mattina in I Commissione Consiliare Permanente, a nome di tutti i gruppi di maggioranza, una proposta volta ad abrogare l’articolo 32 del Regolamento di Polizia Urbana – riporta il comunicato -. Questo articolo, introdotto nel 2014, vieta l’accattonaggio davanti agli esercizi pubblici e attività come quelle dei lavavetri e del “mestiere di accompagnatore di carrelli della spesa” (espressione questa che sfiora il ridicolo, suscitando in molti, comprensibilmente, ilarità e disappunto), prevedendo una sanzione amministrativa per i trasgressori”.

“Questi divieti così formulati sono concettualmente sbagliati e tendenziosi – ha dichiarato Maddoli – perché portano il lettore istintivamente a criminalizzare lo status di mendicante o l’azione in sè del chiedere l’elemosina. Come istituzione abbiamo il dovere di lottare con grande determinazione contro tutte le povertà attraverso misure concrete di sostegno e inserimento sociale, ma non dobbiamo stigmatizzare chi si trova in difficoltà, aggravando la loro situazione di marginalità”.

La consigliera ha poi bene evidenziato come sono gli eventuali comportamenti molesti o violenti di chi chiede elemosina a dover essere giustamente segnalati e sanzionati, e ha spiegato come per fare questo ci siano già gli strumenti giuridici che di fatto rendono questo articolo del regolamento comunale superato e superfluo: dal 2018 infatti, i comportamenti molesti o aggressivi legati all’accattonaggio sono perseguiti penalmente come reato ai sensi dell’articolo 669-bis del codice penale. Questa norma non solo prevede sanzioni più gravi rispetto all’articolo 32, ma ha anche un’effettiva forza deterrente, rendendo del tutto ridondante mantenere una disposizione amministrativa locale.

In conclusione del ragionamento, è stato anche sottolineata, al di là delle considerazioni di merito di cui sopra, la grande difficoltà di applicare praticamente la previsione regolamentare del’art.32, che di fatto ne sancisce la totale inutilità. “In un decennio dalla sua introduzione, non è mai stato quasi mai applicato, dimostrandosi del tutto superfluo. L’inserimento di questo articolo è solo propaganda populista”.

“Una norma come l’articolo 32,” ha concluso Maddoli, “identifica i poveri come un problema da reprimere, anziché come persone da supportare. La sicurezza della nostra comunità ed il contrasto alle povertà, temi che ci stanno molto a cuore, si perseguono soprattutto intervenendo alle radici dei fenomeni di marginalità e devianza, con misure concrete di supporto alla dignità delle persone e percorsi di inserimento socio-lavorativo, ambiti sui quali questa giunta sta già facendo molto”.

share-facebookshare-xshare-linkedinshare-telegramshare-whatsappicon-share
Condividi