Un patto tra generazioni: Perugia punta sul co-housing

Comunicato di Ferranti

date
16 settembre 2025
- Redazione
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“Nella seduta di ieri del Consiglio Comunale di Perugia – ricorda Fabrizio Ferranti – sono stati approvati all’unanimità due Ordini del Giorno che ho presentato con grande convinzione e che considero fondamentali per costruire un modello di città più inclusivo, solidale e innovativo.

Il primo, ODG n. 6117, riguarda la promozione di progetti di co-housing per persone over 65. L’obiettivo è quello di recuperare immobili inutilizzati, coinvolgere famiglie, associazioni e professionisti del settore socio-sanitario, e creare spazi sicuri, accoglienti e accessibili, in cui si possa vivere in autonomia, ma con supporti condivisi.

Si tratta di un modello abitativo capace di contrastare isolamento e fragilità, che preveda canoni calmierati e sia accessibile soprattutto da chi ha redditi medio-bassi, attraverso la ricerca di fondi regionali, nazionali ed europei.

Il secondo atto, l’ODG n. 6118, presentato insieme al gruppo Pensa Perugia, è dedicato al co-housing intergenerazionale: un modello che valorizza il patrimonio abitativo esistente e, soprattutto, la dimensione umana della convivenza.

Ispirandoci all’esperienza già attiva nella città di Pavia, proponiamo una fase sperimentale in cui persone over 65 possano mettere a disposizione una parte della propria casa per accogliere studenti universitari fuori sede. Si tratta di una convivenza regolata, fondata su un patto abitativo relazionale, che va oltre la semplice condivisione di spazi. Lo studente può infatti offrire compagnia, supporto digitale e aiuto nelle attività quotidiane.

L’ODG prevede il coinvolgimento diretto di ADISU e Università, con la selezione di un soggetto attuatore che si occuperà della profilazione, dell’abbinamento e del monitoraggio delle convivenze, in collaborazione con il Comune.

Credo profondamente che il co-housing non sia solo una risposta abitativa, ma una vera forma di welfare generativo, che contrasta la solitudine e promuove le relazioni.

Per questo voglio ringraziare tutte le consigliere e i consiglieri, per la condivisione e l’approvazione all’unanimità dei due progetti, e tutti gli ospiti intervenuti nelle sedute preparatorie della IV Commissione.

Perugia può diventare un modello di città inclusiva fondata su relazioni sane e rapporti di fiducia, capace di attivare nuove forme di mutualismo e coesione sociale.”.

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