La IV commissione consiliare Cultura nel corso della seduta di martedì 23 settembre ha trattato tre odg.
E’ stato discusso l’Ordine del giorno presentato dai consiglieri di opposizione, avente ad oggetto: Misure comunali a sostegno della natalità e della famiglia.
Dopo il dibattito l’atto è stato ritirato al fine di poter redigere un nuovo testo congiunto.
Illustrando l’atto, Nicola Volpi (FdI) ha riferito che i dati istat certificano un ulteriore calo della natalità in Italia, con un tasso di fecondità sceso a 1,18 figli per donna nel 2024, il valore più basso mai registrato. A fronte di ciò il Comune, pur nei limiti delle proprie competenze, può adottare misure concrete per favorire la natalità e sostenere le famiglie.
Ciò può avvenire, come fatto da altri Comuni italiani, con politiche locali efficaci per rendere più sostenibile la scelta di avere figli, attraverso agevolazioni economiche, miglioramento dei servizi per l’infanzia e sostegno alla conciliazione vita-lavoro.
Detto che il Comune ha aderito al Network nazionale dei Comuni amici della famiglia ricevendo la certificazione di “Comune amico della famiglia”, Volpi ha spiegato che la precedente amministrazione aveva adottato alcune misure di sostegno alla natalità, come l’assegno di maternità comunale, il progetto “Percorso Nascita” a supporto delle famiglie dal sesto mese di gravidanza ai primi tre anni di vita del bambino, i Consultori Familiari 2.0 con servizi multidisciplinari gratuiti per le famiglie, l’iniziativa “Family Card” e la distribuzione di kit di benvenuto ai nuovi nati.
In continuità con tali azioni, pertanto, i consiglieri impegnano l’Amministrazione:
-a valutare un potenziamento delle misure già in essere, incrementando le risorse economiche destinate agli interventi per la famiglia e la natalità;
-a valutare e mettere in atto, nei limiti delle competenze comunali, iniziative a sostegno della natalità e della famiglia, quali: agevolazioni sulle tariffe comunali per i servizi educativi (nidi, mense scolastiche, trasporti); istituzione di un contributo economico per ogni nuovo nato residente nel Comune, potenziamento dei servizi per l’infanzia, ampliando la rete degli asili nido comunali e promuovendo convenzioni con strutture private per ridurre le liste d ‘attesa;
-favorire la conciliazione tra vita familiare e lavorativa, attivando incentivi per le aziende locali che adottano misure di flessibilità oraria per i dipendenti con figli piccoli;
-a prevedere agevolazioni abitative per le giovani coppie e le famiglie con figli, valutando sgravi su IMU e TARI o altri strumenti di sostegno;
-a promuovere campagne di sensibilizzazione sull’importanza della natalità e del sostegno alla famiglia, in collaborazione con scuole, associazioni e realtà locali;
-a promuovere un confronto con le realtà sociali ed economiche del territorio per individuare ulteriori strumenti utili al sostegno della natalità;
-a individuare nel bilancio comunale risorse dedicate a tali misure, anche attraverso bandi regionali, nazionali ed europei.
Il dott. Paolo Pauselli, rappresentante del forum delle famiglie dell’Umbria, già audito in Commissione il 29 luglio, ha ribadito la condivisione dell’odg, ritenendo utili ed importanti le proposte contenute nell’atto. Ha comunque rivolto un invito affinché si possa attivare una collaborazione proficua tra il Comune, il terzo settore e le famiglie stesse, onde poter attivare soluzioni che siano realmente parametrate sui bisogni concreti.
L’assessora al bilancio Alessandra Sartore ha sostenuto che gli obiettivi dell’odg sono apprezzabili e vanno nella direzione di valutare un potenziamento delle misure a sostegno delle famiglie in vari ambiti.
Dal punto di vista del bilancio, visto che sono molteplici le questioni richiamate nell’odg, occorre valutare quali sono le implicazioni concrete per le casse dell’ente, quantificando i vari interventi nel dettaglio.
Sartore ha comunque evidenziato che alcune misure sono già in essere da tempo: si veda il contenimento delle tariffe, invariate da anni, nonché il potenziamento del sistema dei nidi d’infanzia. Qualche perplessità è stata avanzata invece sulla possibilità per l’ente di poter procedere con incentivi in favore delle aziende locali private.
In merito a sgravi Imu e Tari, Sartore ha riferito che già in parte sono attivati e l’Amministrazione è al lavoro per poterli ampliare ulteriormente in ottemperanza con l’odg approvato dal consiglio comunale.
Circa il sostegno alla natalità con contributi, occorre ragionare sulle competenze in tal senso da parte dell’Ente comunale, mentre vi sono già fondi nazionali in vigore.
L’assessora ha quindi ribadito che alcuni provvedimenti sono già in essere o sono già programmati per il futuro (alleggerimento tributi), mentre per tutto il resto ha detto che per alcune misure occorre verificare la competenza dell’ente o comunque andrà valutato concretamente l’impatto economico delle stesse.
La consigliera Laura Tanci (Anima Perugia) ha sostenuto che alcuni sgravi fiscali sono già stati effettuati (es. Tari). Per Tanci introdurre ulteriori bonus una tantum, oltre a quelli già previsti (sia a livello locale che nazionale), non è condivisibile essendo preferibile il potenziamento dei servizi. Altro intervento già in vigore è la gratuità degli sport per chi ha un isee sotto i 20mila euro. Sui bandi per la casa l’assessorato al sociale è già attivo, anche grazie alle modifiche introdotte dalla normativa regionale; ciò consente di superare in parte le proposte contenute nell’odg, anche se c’è ancora molto da poter fare.
Sulle misure 0-3 anni Tanci ha chiarito che a breve arriverà un odg per la creazione di un tavolo interassessorile per la fascia d’età 0-6 anni per sviluppare azioni specifiche.
Quanto all’ultimo impegno (individuare nel bilancio risorse dedicate al sostegno alle famiglie), la consigliera ha ricordato che da poco la maggioranza consiliare ha approvato un bilancio intergenerazionale in cui si vanno a declinare queste misure.
Tanci ha quindi preannunciato un voto contrario sull’atto per poter procedere poi ad una riscrittura congiunta dello stesso.
Margherita Scoccia, alla luce dell’apertura mostrata da Tanci, ha manifestato disponibilità al ritiro dell’atto, onde poi procedere, insieme alla maggioranza, alla redazione di un nuovo testo condiviso che indichi le misure prioritarie da assumere. Ha tuttavia sottolineato che spesso si parla di assistenza alle famiglie in termini di isee, spesso con parametri di accesso ai benefici molto bassi. Ma se si vanno a sommare le necessità che ogni famiglia deve affrontare (libri di testo, sport ecc.) emerge che i limiti isee spesso non rispecchiano la realtà delle cose, ossia la necessità di sostenere non solo una certa fascia di popolazione, ma anche quella classe media, oggi troppo gravata. Se si vuole riscrivere l’odg, serve attenzione quindi non solo su valutazioni numeriche (isee) ma in un’ottica più cumulativa e meno assistenziale che possa dare respiro alla maggioranza dei nuclei familiari.
Per Edoardo Gentili (FI) è meglio sorvolare sul tema tasse, visto quanto accaduto a livello regionale in Umbria, ma anche in altre realtà nazionali governate dalla sinistra.
Sul metodo Gentili ha espresso perplessità per l’approccio illustrato da Tanci, ritenendo che non sia condivisibile accettare un voto contrario oggi sull’odg con la prospettiva generica di ripresentare in futuro un altro atto. Appare evidente infatti che vi è una chiusura aprioristica sulle proposte dell’opposizioni senza possibilità di discussione.
Secondo il capogruppo PD Lorenzo Ermenegildi Zurlo vi è distonia tra i banchi dell’opposizione viste le posizioni espresse da Scoccia e Gentili. Nel merito ha confermato la disponibilità a lavorare insieme su un nuovo atto, che tenga conto delle valutazioni dell’assessora e delle esigenze della maggioranza. Ben vengano misure di welfare che possano interessare la maggioranza della popolazione, compresa la fascia media, ma tenendo sempre bene in conto il principio della progressività e con attenzione particolare per gli ultimi che non arrivano a fine mese.
In replica finale Nicola Volpi (FdI), alla luce del completamento delle audizioni, ha spiegato che l’odg è comunque datato e nel tempo fisiologicamente alcune azioni si sono sovrapposte ad altre. Ha quindi accettato l’invito della maggioranza di poter lavorare alla redazione di un testo che preveda misure sicuramente a sostegno degli ultimi, ma anche delle famiglie in generale. Volpi in chiusura ha sostenuto che nel settembre 2024 in Umbria è stata approvata una legge (n. 16) sulle politiche familiari, grazie alla quale vi sono fondi stanziati che possono aiutare a sviluppare azioni concrete, senza necessità di bonus. Termine che, infatti, nell’odg non viene mai citato, a fronte semmai di sgravi che l’Amministrazione comunale può apportare sui servizi che offre.
L’atto, pertanto, è stato ritirato.
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Successivamente è stato approvato all’unanimità l’Ordine del giorno presentato dai consiglieri Leonardo Varasano, del Gruppo Progetto Perugia, e Augusto Peltristo, del Gruppo Fare Perugia con Romizi Forza Italia, avente ad oggetto: Iniziative per la salvaguardia e la riqualificazione dell’Abbazia Benedettina di Mugnano.
L’atto al termine della discussione è stato fatto proprio dall’intera commissione.
Illustrando l’atto, Leonardo Varasano ha riferito che l’abbazia di Mugnano costituisce una delle vestigia benedettine più importanti per la Città di Perugia, la cui costruzione forse risale alla seconda metà del 900 dopo Cristo.
La struttura, oggi di proprietà del Sovrano Militare Ordine di Malta (Smom), è stata e continua ad essere oggetto di interesse e di studi.
Visto che i ripetuti progetti volti alla ristrutturazione della stessa non sono mai andati a buon fine, l’abbazia oggi versa in condizioni deficitarie, è oggetto di vandalismi e vittima di degrado.
Nel ricordare che l’Amministrazione Romizi, nel 2023, ha intrapreso un dialogo con l’Ordine di Malta effettuando un sopralluogo e chiedendo allo Smom un rinnovato impegno per la salvaguardia e la riqualificazione dell’abbazia di Mugnano, con l’odg i due consiglieri impegnano l’Amministrazione a rinnovare ancora tale dialogo e a intraprendere ogni possibile iniziativa per la salvaguardia e la riqualificazione della struttura.
Varasano ha sottolineato che si tratta di un bene a cui la comunità locale tiene molto, ma che è importante per tutta la città visto che si lega alla basilica di San Pietro e ricorda la presenza significativa dei benedettini nel territorio. Il fatto che sia di proprietà privata, pertanto, non esime il Comune dal promuoverne il recupero.
Giorgio Amodeo (Direttore Generale sovrano ordine di Malta) ha parlato di bene che non ha al momento una destinazione facile in relazione a quelli che sono le attività dell’ordine.
Si accoglie favorevolmente, pertanto, l’apertura al confronto col Comune per comprendere se vi sia la possibilità di convergere su una prospettiva condivisa volta alla valorizzazione dell’abbazia.
Il vicesindaco Marco Pierini ha parlato di argomento spinoso e doloroso perché si protrae ormai da molto tempo. L’assessore a tal proposito ha ricordato che nel 2022 fu presentato un odg dall’allora opposizione di centro-sinistra che invitava l’amministrazione Romizi a fare le stesse cose richieste oggi a parti invertite. Questo è nell’ordine delle cose, ma è anche segno di una difficoltà nel portare avanti la questione. Pierini ha garantito ai presenti che i rapporti con la proprietà (ordine di Malta) sono stati riallacciati da tempo; il problema vero è che il Comune di Perugia, così come altri enti, non hanno alcuna competenza sulla tutela del bene non essendone il proprietario. Ben venga in ogni caso la valorizzazione e fruibilità dell’abbazia nella modalità che verrà individuata e condivisa, perché si tratta di un bene storico di pregio.
Il consigliere Leonardo Varasano ha detto che oggi è possibile scegliere un indirizzo, forte dell’esperienza maturata nella passata consiliatura. L’elemento basilare è che i due attori principali (Comune e Ordine di Malta) devono dialogare per capire cosa possa essere utile per la proprietà e per la città. Fissata la meta si potrà verificare come arrivarci, magari coinvolgendo gli altri soggetti potenzialmente coinvolti (regione, fai, ecc.).
Ciò che l’odg propone è di condividere un metodo ed una finalità, partendo da presupposti chiari (proprietà, valenza del bene, ecc.).
Niccolò Ragni (PD) ha ripercorso le tappe storiche dell’abbazia, fino ad arrivare agli atti assunti nella passata consiliatura (odg, interrogazione, sopralluogo) all’esito dei quali non ci sono stati risultati apprezzabili sulla situazione del bene. Nell’aprile 2025, anche su sollecitazione degli abitanti e della proloco di Mugnano, Ragni ha detto di aver avviato una interlocuzione con rappresentanti dell’ordine di Malta, focalizzandola su una questione di breve-medio periodo, ossia la cura della facciata dell’abbazia che si affaccia sulla piazza e che versa in condizioni precarie. A seguito di ciò sono emersi i primi riscontri positivi da parte dell’ordine con sopralluoghi sul posto e con l’informazione che l’ordine ha dato mandato di procedere alla rimozione del ponteggio e alla progettazione di un’opera provvisoria.
Ciò era finalizzato ad alcune attività di riqualificazione dell’area da parte di Comune, Provincia e Ordine in occasione delle attività per il 25esimo anniversario del crocifisso del paese. Questi aspetti sono marginali rispetto a quello principale volto alla valorizzazione del bene, che si protrae ormai da decenni. In ogni caso Ragni ha detto di condividere l’impostazione dell’odg i cui impegni si muovono in una duplice direzione: nell’immediato procedere ad una sistemazione che garantisca la sicurezza ed il decoro dell’immobile; in lungo periodo ad una riqualificazione dell’abbazia.
Sull’odg Ragni ha quindi chiesto di poter aprire l’atto alla firma di tutta la commissione, apportando alcuni emendamenti al documento. Gli stessi riguardano la citazione delle proposte presentate nel tempo in consiglio regionale e comunale, nonché dell’avvio dell’interlocuzione portata avanti dal consigliere Ragni con l’ordine di Malta.
Il dott. Amodeo, sugli interventi urgenti indicati da Ragni, ha confermato che questi sono in corso al fine di garantire la massima sicurezza. Quanto alla riqualificazione dell’abbazia si tratta di un progetto non semplice; ma l’apertura del dialogo con il Comune viene accolta con favore.
Cesare Carini (Pensa Perugia) ha confermato l’importanza del confronto tra le parti, pur non essendo il comune competente in via diretta sull’abbazia in quando non proprietario.
Ha comunque rimarcato la bontà dell’apertura del dialogo sul tema essendo il bene di pregio storico ed architettonico.
Il consigliere Leonardo Varasano, nella replica finale, ha accolto gli emendamenti proposti da Ragni.
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Infine è stato approvato con 8 voti a favore e 2 astenuti l’Ordine del giorno presentato dai consiglieri Federico Maria Phellas, del Gruppo Partito Democratico, e Simone Cenci, del Gruppo Anima Perugia, avente ad oggetto: Tutela della salute dei gatti e dei loro proprietari: accesso sicuro ai farmaci contro la FIP.
Illustrando l’atto, Federico Phellas ha riferito che la peritonite infettiva felina (FIP) è una malattia virale grave e quasi sempre fatale, causata da una mutazione del coronavirus felino, che colpisce gatti domestici e randagi, in particolare quelli che vivono in comunità feline, gattili e rifugi.
Studi internazionali e casi clinici confermano l ‘efficacia del principio attivo GS-441524, derivato dal Remdesivir, nel trattamento della FIP, con percentuali di guarigione superiori al1’80%, ma in Italia il farmaco non è autorizzato.
In data 21 febbraio 2025 è stata presentata alla Camera dei Deputati l’interrogazione parlamentare n. 5/03612, che chiede al Ministero della Salute di avviare la sperimentazione veterinaria del Remdesivir e l ‘autorizzazione alla sua commercializzazione, per garantire cure sicure, legali ed efficaci.
In ragione di ciò i proponenti impegnano l’Amministrazione:
-ad avviare un tavolo di collaborazione con la ASL, le associazioni veterinarie e le realtà del volontariato animalista, l’ordine dei Medici Veterinari e il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Perugia, al fine di: offrire supporto ai proprietari di gatti colpiti da FIP, anche in termini di assistenza legale e orientamento clinico; contribuire alla raccolta di dati epidemiologici attraverso un censimento comunale/territoriale dei casi di FIP, utile alla ricerca e al monitoraggio della malattia; garantire un’informazione scientificamente solida e legalmente inquadrata;
– a promuovere, compatibilmente con le competenze comunali e senza aggravio di spesa per le casse pubbliche, una campagna di sensibilizzazione pubblica sull’esistenza della FIP felina, i suoi sintomi, l ‘attuale mancanza di cure autorizzate in Italia e i pericoli legati al ricorso a canali non ufficiali per procurarsi i farmaci;
-a sostenere ogni iniziativa, anche in sede istituzionale e interistituzionale, utile a garantire un accesso legale, sicuro ed equo a farmaci salvavita per i gatti affetti da FIP, ribadendo l’urgenza di colmare un vuoto normativo che espone proprietari, veterinari e animali a situazioni ingiuste e complicate sotto il profilo sanitario e giuridico.
Phellas ha ricordato che l’atto è stato presentato prima dell’emissione della circolare ministeriale (6 giugno) che consente di fatto l’utilizzo del farmaco. Per questo ha inteso emendare in parte l’atto, eliminando il primo impegno ed inserendo nelle premesse il riferimento alla circolare ministeriale ed il problema legato ai costi della cura.
Quindi ha aggiunto un ulteriore punto nel dispositivo che recita: “ad attivarsi presso le autorità competenti affinché siano introdotte misure concrete di sostegno economico e strumenti per l’abbattimento dei costi del farmaco così da renderlo realmente accessibile a tutti i cittadini”.
Matteo Travaglini (medico veterinario) ha confermato la gravità della malattia nonché l’importanza della stessa essendo realmente in grado di salvare vite.
Confermato altresì il problema degli alti costi e dell’esistenza del mercato nero; quest’ultimo deleterio in quanto eventuali mutazioni del farmaco possono portare alla morte dell’animale.
Il medico ha comunque confermato le difficoltà nel reperimento del farmaco, anche a seguito della circolare del ministero, non essendo inserito nel settore distributivo. Lo stesso dicasi per le molecole necessarie per la preparazione dei prodotti galenici, peraltro non prescrivibili per le ragioni prima indicate.
Edoardo Gentili (FI) ha confermato la proliferazione della malattia anche nella nostra città: ha quindi richiesto una maggiore attenzione sanitario-veterinaria evitando di dare in adozione ai privati gatti, ospitati nelle strutture pubbliche, gravemente malati.
Gentili ha comunque condiviso l’impegno contenuto nell’odg, invitando tutti a denunciare alle autorità i casi di acquisti sul mercato nero.
Il capogruppo M5S Antonio Donato ha sottolineato che nel Comune di Perugia vi è una netta convergenza per l’attività volta alla tutela degli animali, in un’ottica di prevenzione.
Pur non essendo diretta la competenza del Comune in materia, vi è quindi la volontà di far sentire la voce del Comune affinché il sistema possa sbloccarsi in via definitiva.
Lo stesso dicasi per la proposta di Gentili sulla necessità di garantire la sicurezza negli affidamenti da gattili e colonie feline.
La consigliera Elena Fruganti (FdI) dal punto di vista etico, trattandosi di un farmaco raro peraltro molto costoso utilizzato principalmente per fini umani, ha espresso qualche perplessità per il fatto che vengano messe sullo stesso piano salute umana e degli animali.