Respinto in Consiglio l’odg di Peltristo sull’Albero di Tutti

Ampio ed articolato il dibattito

date
24 marzo 2025
- Redazione
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Il Consiglio ha respinto con 18 voti contrari e 6 a favore l’ordine del giorno presentato dal Consigliere Augusto Peltristo (FI ) su “Determinazione Dirigenziale n. 3637 del 03/12/2024. Disposizioni relative alle attività all’interno di un servizio integrativo per la prima infanzia gestito dal Comune di Perugia. Trasferimento del centro per bambini denominato “Albero di Tutti” da Castel del Piano a San Sisto. Motivazioni del trasferimento. Tempi e modi di rientro.

Il consigliere Peltristo ha riferito che presso la struttura per bambini Albero di Tutti di Castel del Piano nei mesi scorsi si sono verificati alcuni episodi che hanno destato grande preoccupazione per l’incolumità dei bambini, delle lavoratrici e delle famiglie che frequentano le attività realizzate nell’immobile presso il quale è ubicato il servizio.

Tali episodi hanno indotto il Comune di Perugia ad adottare immediati provvedimenti al fine di porre in sicurezza tutti coloro che frequentano e lavorano all’interno dell’Albero di tutti.

Nello specifico è stata verificata la possibilità di accogliere i bambini all’interno del nido “Cinque granelli” di San Sisto, con trasferimento dei bimbi frequentanti l’Albero di Tutti dal 4 dicembre 2024.

In relazione a ciò Peltristo impegna l’Amministrazione:

-a ripristinare il luogo dell’istituto scolastico e risolvere le problematiche in essere.

***

Il capogruppo M5S Antonio Donato ha parlato di vicenda importante per la città e la comunità per risolvere la quale l’Amministrazione ha fatto tutto quanto era in suo potere: ha operato infatti per tutelare in ogni modo possibile la sicurezza e l’incolumità di bambini, insegnanti e famiglie. Ora il Comune non ha altri strumenti a disposizione non potendosi sostituire all’autorità giudiziaria o a quella sanitaria.

Per tali ragioni Donato ha parlato di odg superato che rischia di diventare strumentale; per questo ha preannunciato un voto contrario all’atto non potendo il Comune riaprire una sede finché le condizioni di sicurezza non verranno ristabilite.

Il consigliere Niccolò Ragni (PD) ha ricordato che il centro non è un vero e proprio asilo nido, essendo aperto fino alle 13.30 e privo del servizio di refezione. Il centro vive da tempo una vicenda travagliata dovuta alle condotte poste in essere da un individuo.

In ragione di ciò l’Amministrazione ha posto in essere tutte le attività che poteva espletare nel limite delle proprie competenze; ora chi deve intervenire sono le autorità sanitarie, le forze dell’ordine ed eventualmente l’autorità giudiziaria.

La sospensione temporanea, ha continuato Ragni, del servizio e lo spostamento dei bambini in altra sede è legata solo alla necessità di tutelare la sicurezza di bambini ed insegnanti, in quanto l’impostazione generale dell’Amministrazione è di potenziare i servizi educativi.

Il consigliere Edoardo Gentili (FI) ha sostenuto che effettivamente vi è un tema legato alle competenze nel caso di specie, ma agli occhi dei cittadini è complicato accettare che un ente pubblico debba essere costretto a spostare un servizio perché vi è qualcuno che deliberatamente attenta alla sicurezza dei bambini e delle maestre. Ciò, in sostanza, alimenta la scarsa fiducia dei cittadini nei confronti dell’ente.

Gentili ha inoltre ricordato che in sede di commissione dalle parole dell’assessora Tizi è emerso che questa scelta della delocalizzazione era la più semplice da adottare, anche perché preludio ad una definitiva chiusura legata a mere ragioni di natura economica legate ad un servizio che non stava in piedi a causa dei pochi iscritti. Una scelta, questa, che stride con le dichiarazioni di intenti della sinistra.

Per Nicola Paciotti (PD) la credibilità delle istituzioni passa per le parole ed i toni che vengono utilizzati negli interventi pronunciati nelle sedi comunali.

Nel merito ha rimandato al mittente le accuse di presunti tagli a servizi, sostenendo che tale pratica è stata propria, semmai, della passata amministrazione.

Quanto alla vicenda, ha spiegato che era impensabile lasciare il centro per bambini in un luogo esposto a rischi e pericoli, essendo la sicurezza una priorità assoluta e non certo eventuali motivazioni di tipo economico.

Paolo Befani (FdI) ha detto di auspicare in un ripensamento da parte della maggioranza circa il voto contrario rispetto all’odg, in quanto l’atto si limita a chiedere di impegnarsi per trovare una soluzione, senza muovere alcuna critica all’azione dell’Amministrazione. L’odg appare quindi concreto, tangibile e per nulla strumentale. Ciò che è strumentale, semmai, è la motivazione per la quale la maggioranza intende respingere l’atto, senza riconoscere cioè che alla base vi sono precise ragioni economiche emerse nel dibattito in Commissione. La verità secondo Befani è che il servizio non è stato solo spostato temporaneamente, ma vada verso la chiusura definitiva.

La consigliera Chiara Calzoni (Perugia Civica) ha rimarcato che l’Albero di tutti rappresenta soprattutto un presidio educativo, sociale ed umano che tiene insieme una comunità intera, quella di Castel del Piano. E’ gravissimo, quindi, perdere un così importante punto di riferimento per la comunità ed allontanare i bambini da un luogo cui erano abituati ed affezionati. Un servizio, secondo Calzoni, va valutato non solo dal punto di vista economico, ma soprattutto dal punto di vista sociale ed umano, perché lì si costituiscono rapporti e relazioni.

Ha quindi rivolto un invito all’Amministrazione di non arrendersi alle mere logiche dei tagli, mantenendo il servizio.

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