Respinto in commissione l’ordine del giorno dell’opposizione che chiedeva un “regolamento per il commercio” attento anche alla sicurezza e alla vivibilità

date
11 luglio 2025
- Redazione
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Questa mattina in Commissione è stato respinto l’Ordine del Giorno dei consiglieri di centrodestra (prima firmataria Clara Pastorelli, Fratelli d’Italia) in cui si chiedeva alla Giunta comunale l’impegno ad elaborare un “Regolamento sul commercio” – ancora mancante ad oltre un anno dalla nuova Legge regionale in materia! – che debba tener conto anche della sicurezza dei cittadini e del contrasto al degrado urbano.

Il “campo largo” targato Ferdinandi ha rifiutato di considerare – quando verrà il momento dell’elaborazione di questo atto – le opportunità offerte dalla nuova normativa regionale: a cominciare dalla definizione di aree cittadine “speciali”, da tutelare in modo particolare, e dalla possibilità di ampliare il margine di discrezionalità riguardo la gestione delle licenze per le attività commerciali ed i loro orari di attività.

La recente istituzione di una “zona rossa” (zona a tutela rafforzata) a Perugia da parte del Governo, che permette maggiori controlli sull’ordine pubblico e sulla vivibilità cittadina, andrebbe consolidata per quanto di pertinenza del Comune: è notorio che alcuni tipi di locali pubblici, oltre che essere fonte di malessere sociale e degrado ambientale, sono spesso anche luoghi di incontro per chi delinque o vive “borderline”, a discapito dei cittadini e degli imprenditori onesti.

La maggioranza, prigioniera dell’ideologia e timorosa – evidentemente – di deludere una fetta del suo elettorato, ha preferito scegliere di non dare alcun contributo al lavoro quotidiano delle Forze dell’Ordine, preferendo approvare un proprio Ordine del Giorno che, oltre ad essere scontato e superficiale, dimostra la mancanza di comprensione dei fenomeni di degrado sociale alla base di quel crescente senso di insicurezza che, da mesi, segnalano i cittadini e che troviamo “raccontati” anche dai media nazionali.

Ci auguriamo che il Sindaco e la sua Giunta possano ammettere l’errore e, in sede di elaborazione del Regolamento, fare tesoro dei suggerimenti dell’opposizione e, soprattutto, che abbiano il coraggio di ascoltare la voce degli operatori commerciali e dei cittadini: non vogliamo leggere nei giornali, come prima dell’Amministrazione Romizi, il nome di Perugia ancora associato alla criminalità.

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