Progetto WAU: richiesta di chiarimenti sulla tutela dei lavoratori

Varasano ha interrogato Croce

date
19 marzo 2025
- Redazione
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Il consigliere Leonardo Varasano, illustrando l’interrogazione presentata, ha riferito che nel fine settimana del 15 e 16 febbraio si è tenuto a Perugia il Weekend delle Arti Unite (W.A.U), con un articolato programma di iniziative culturali e politiche sotto l’egida dell’Amministrazione comunale; tale iniziativa ha coinvolto singoli artisti, collettivi, associazioni o gruppi.

In tale contesto, in data 13 febbraio, organi di informazione hanno riportato le preoccupazioni della segreteria della Slc Cgil Umbria che ha espresso «forti critiche riguardo all’iniziativa, definendo “irricevibile” il censimento delle realtà culturali all’interno di un progetto che non prevede compensi economici per i partecipanti». La stessa Slc Cgil Umbria ha lamentato che «il censimento, così come proposto, non specifica in alcun modo se i partecipanti siano professionisti o volontari, e questa mancanza di chiarezza alimenta un problema serio per le lavoratrici e i lavoratori del settore»;

Ritenendo che la valorizzazione del terzo settore sia fondamentale, ma non debba avvenire a discapito del riconoscimento professionale di chi lavora nell’ambito culturale, Varasano ha chiesto di sapere quanti operatori culturali professionisti e quanti volontari del settore culturale abbiano partecipato al programma W.A.U.; quante risorse abbia impegnato il Comune di Perugia in detto programma e, se impegnate, con quale destinazione (professionisti del settore, associazioni, volontari).

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L’assessore con delega ai rapporti con le associazioni culturali Fabrizio Croce, sul punto ha spiegato che l’iniziativa era stata concepita come flash mob culturale cui hanno aderito liberamente 300 tra artisti ed associazioni del mondo della creatività, dando vita a 110 attività, suddivise in 70 spazi per lo più privati. L’evento è stato realizzato volutamente a febbraio trattandosi, storicamente, di un periodo “vuoto”.

Lo stesso era stato pensato, in sostanza, per creare una vetrina in favore di un panorama artistico un po’ sottovalutato; per la realizzazione il comune non ha avuto costi se non quelli per la promozione e la fornitura di attrezzature tecniche, essendo state le attività autogestite.

Ciò che si voleva fare non era quindi un censimento (tale termine usato in conferenza stampa è stato male interpretato), quanto approfondire la conoscenza di un mondo sommerso, favorendo nel contempo la relazione e le reti tra operatori.

La manifestazione ha riscosso un buon successo come conferma il +37% di utilizzo dei parcheggi (dati Saba).

Sulla nota Cgil, si tratta – ha detto Croce – di un atto legittimo perché ha espresso preoccupazione sul tema della tutela dei lavoratori che è anche la nostra. E’ stato quindi avviato un confronto con i sindacati per arrivare alla redazione di un protocollo di buone pratiche che consenta la piena tutela dei lavoratori in linea con il programma di mandato.

Dopo l’evento e gli incontri, SIG Cgil ha condiviso una nota del Comune da cui emerge l’avvio del percorso sopra citato.

In replica Varasano ha rivolto l’auspicio che si possano in futuro evitare situazioni di questo tipo, riconoscendo sempre, anche se in minima misura, il valore del lavoro culturale.

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