Ecco la Rete di sollievo: sportello di ascolto, incontri e formazione per sostenere gli over 65

date
30 aprile 2025
- Alessandra Borghi
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Formazione mirata di assistenti familiari, apertura di uno Sportello di ascolto e di una rete internet locale, attività di informazione e di sensibilizzazione. Sono le principali azioni previste dalla Rete di sollievo, progetto promosso da Ada (Associazione per i diritti degli anziani) Umbria Odv, con il sostegno della Fondazione Perugia, e il Comune di Perugia e l’Associazione Professione Psicologo quali partner.     

 

L’iniziativa è stata presentata stamani a Palazzo dei Priori dal presidente di Ada, Luciano Taborchi, insieme al presidente dell’associazione Professione Psicologo, Franco Cocchi, e all’assessora alle politiche sociali del Comune, Costanza Spera, presenti anche la vicepresidente di Ada e segretaria regionale Uil Pensionati, Elisa Leonardi, e il consigliere comunale Fabrizio Ferranti.   

 

“Rete di sollievo”, operativa da maggio per 18 mesi, intende offrire sostegno concreto alle persone anziane autosufficienti o con lievi disabilità residenti a Perugia tra centro storico e periferia. Nello specifico, l’ambito di riferimento è l’area compresa tra via XX Settembre, via dei Filosofi, Fontivegge, Madonna Alta. La Casa del Parco della Pescaia, gestita come il parco da Ada Umbria, sarà il principale punto di riferimento dell’intero progetto.    

 

Diverse, come detto, le attività previste per contrastare la solitudine, favorire la partecipazione attiva degli anziani alla vita di quartiere e rafforzare il supporto alle loro famiglie.    

 

Anzitutto, gli incontri di informazione e sensibilizzazione: si svolgeranno presso la Casa del Parco della Pescaia e altri spazi pubblici, in collaborazione con il Comune di Perugia e le associazioni del territorio, per illustrare i contenuti del progetto e invitare ad avvalersi dei servizi in esso contenuti. Gli incontri saranno accompagnati dalla distribuzione di materiale informativo.   

 

Uno Sportello di Ascolto sarà aperto nei locali della Casa del Parco della Pescaia martedì (a partire dal 6 maggio) ore 15-18, mercoledì ore 9-12 e giovedì 9-12. Rimarrà operativo per dodici mesi con personale volontario dell’associazione Ada e opererà come “sensore” dei bisogni assistenziali e come luogo dove fare segnalazioni, ricevere informazioni e aiuto per l’attivazione dell’identità digitale, pratiche pensionistiche, ecc.  

 

Con l’apporto dei Servizi Sociali del Comune di Perugia, saranno individuate le persone anziane da coinvolgere in Rete di sollievo e nel processo formativo. Il corso di formazione gratuito per Assistenti Familiari (da 15 a 20 partecipanti), in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma La Sapienza, avrà una durata di sei mesi (250 ore) e comprenderà anche attività di tirocinio. Dopo un esame finale sarà rilasciato un titolo di studio avente valore legale. Il corso sarà curato anche dall’associazione Professione Psicologo.   

 

Già attivo il sito web in cui si articolerà la rete locale internet, che prevede altresì l’apertura di canali social ed è destinata a permanere anche dopo la fine del progetto per fornire informazioni (notizie, pagine di approfondimento culturale e scientifico, suggerimenti per il benessere psicofisico, schede di aggiornamento per assistenti familiari ecc.), interagire, fare segnalazioni, scambiarsi informazioni ai fini della sorveglianza di quartiere.  

 

Secondo l’assessora Spera, “questo progetto è un tassello importante perché rende ancor più capillare l’intercettazione dei bisogni”. “Non possiamo che supportare attività di questo tipo – ha continuato – che rafforzano i servizi comunali facendo emergere nuove esigenze del territorio e contribuendo a dare risposte. Integrazione e co-progettazione saranno al centro del nostro operato anche nei prossimi anni. Complimenti all’associazione Ada, che offre servizi non solo a favore degli anziani, ma anche delle loro famiglie e quindi di tutta la città”.   

 

Luciano Taborchi, presidente Ada, ha rimarcato che “l’Umbria presenta una dinamica demografica in forte regresso e un indice di invecchiamento (percentuale di popolazione con 65 anni e più) che nel 2024 ha raggiunto il 27%”. “Più della metà degli anziani umbri – ha continuato – soffre inoltre di almeno una patologia grave (il dato medio dell’Italia è 43%) ed elevato è il numero di anziani che vive da solo (60,5%). Quando gli anziani soli si trovano anche in condizioni di disabilità, la prima risposta è l’allontanamento dal proprio ambiente di vita e il ricovero in strutture residenziali. L’istituzionalizzazione, tuttavia, implica perdita di relazioni sociali, con conseguente decadimento della qualità della vita”. A Perugia “si registrano gli stessi dati dell’Umbria in ordine alla riduzione della popolazione residente, indice di invecchiamento, condizioni psicofisiche degli anziani, incremento della necessità di assistenza. E la rete di servizi pubblici sanitari e sociali non è in grado di coprire tutte le esigenze”. “Il volontariato – ha concluso Taborchi – non può sostituirsi all’assistenza socio-sanitaria ma già offre una serie di servizi, come consegna della spesa e medicinali, servizio di trasporto per visite mediche, incombenze burocratiche. Il progetto Rete di sollievo rafforza le sinergie con le istituzioni per arricchire ulteriormente le attività di supporto”.   

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