Il Consiglio comunale ha approvato con 28 voti favorevoli (unanimità) l’odg presentato dai consiglieri Riccardo Mencaglia (FdI) e Francesco Vignaroli (Progetto Perugia) sul “Restauro della chiave di volta della chiesa di Santa Maria dei Servi – Inserimento Art Bonus”.
Illustrando l’atto in aula, Vignaroli ha riferito che nel XIII secolo venne eretta sul Colle Landone (oggi Piazza Italia – Giardini Carducci) una chiesa gotica dedicata a Santa Maria dei Servi, sede dell’omonimo ordine religioso dei Servi di Maria. Nel XIV e XV secolo – ha ancora ricordato il consigliere – la chiesa divenne uno dei più importanti centri della vita spirituale e culturale della città, scelta da molte famiglie nobili come sede dei propri altari, decorati da importanti opere d’arte come l’adorazione dei Magi di Perugino (1475), e delle loro sepolture.
La chiesa venne completamente distrutta dopo il 1540 per far posto alla Rocca Paolina.
Attualmente, all’interno della Rocca, si trova una grande pietra scolpita che era la chiave di una volta crociera di un edificio in stile gotico. Verosimilmente si tratta di una delle chiavi di volta del soffitto della chiesa di Santa Maria dei Servi ed è quindi uno dei pochi elementi architettonici, se non l’unico, chiaramente riferibile alla chiesa perduta. Purtroppo tale oggetto si trova in condizioni di sporcizia e degrado.
Secondo i proponenti, per il Comune è un obbligo morale, oltre che normativo, tutelare e valorizzare il patrimonio storico e culturale della città, in particolare i monumenti di maggior rilievo per l’identità collettiva dei perugini e con un valore che travalica l’interesse locale. Ricordando che l’ente ha attivato da circa dieci anni il programma Art Bonus, che introduce un credito d’imposta per le erogazioni liberali a favore del patrimonio culturale, i proponenti impegnano l’amministrazione a inserire in tale programma il restauro della suddetta chiave di volta.
La consigliera Elena Ranfa (Pd), preannunciando il voto favorevole del suo gruppo, ha espresso un convinto sostegno all’odg: a suo avviso, è possibile costruire percorsi interessanti e attrattivi per i turisti anche attraverso piccole attenzioni e investimenti contenuti.