Articolo a cura del gruppo Pensa Perugia
Riceviamo e pubblichiamo:
“Pensa Perugia esprime la propria vicinanza e solidarietà agli studenti del Liceo Scientifico “Galeazzo Alessi” di Perugia, che negli ultimi mesi stanno vivendo una situazione di crescente disagio a causa di una gestione scolastica percepita come distante e poco attenta alle loro esigenze.
La recente vicenda della mancata autorizzazione per gli esami di certificazione linguistica è solo l’ultimo episodio di una serie di criticità che gli studenti e le loro famiglie denunciano con preoccupazione. Difficoltà di comunicazione con la dirigenza, rigidità nelle decisioni amministrative, mancanza di confronto e ascolto: questi sono alcuni dei problemi sollevati da chi vive ogni giorno la realtà della scuola.
Il Liceo Alessi è un’istituzione storica della nostra città, un punto di riferimento per la formazione di centinaia di studenti. Tuttavia, il suo valore non può essere garantito solo dal prestigio del passato: è necessario che l’istituto venga gestito con spirito di apertura, dialogo e partecipazione. La scuola deve essere un luogo in cui il confronto tra studenti, docenti e dirigenza sia costante e costruttivo, non un ambiente in cui le decisioni calano dall’alto senza spiegazioni e senza considerare il benessere di chi la frequenta.
Pensa Perugia chiede che venga immediatamente ristabilito un clima di trasparenza e collaborazione all’interno del Liceo Alessi. Gli studenti meritano di essere ascoltati, le loro preoccupazioni devono essere prese in considerazione e il diritto allo studio deve essere garantito non solo nei programmi didattici, ma anche nelle scelte amministrative quotidiane.
L’istruzione è un pilastro fondamentale per il futuro della nostra città e dei nostri giovani: non possiamo permettere che scelte poco chiare o gestioni autoritarie ne compromettano la qualità. Pensa Perugia continuerà a vigilare su quanto accade nelle scuole del nostro territorio e a sostenere studenti e famiglie nella loro richiesta di un’istruzione libera, inclusiva e partecipata”.