L’assessora Spera: “Anche Anci riafferma la centralità dell’emergenza abitativa, ora serve con urgenza un piano casa nazionale”

Il commento della titolare delle politiche sociali della giunta Ferdinandi a margine della 42esima Assemblea annuale

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14 novembre 2025
- Redazione
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Le oltre 40 città italiane che animano l’alleanza municipalista per il diritto alla casa, a cui aderisce anche l’amministrazione perugina, esprimono soddisfazione per “la centralità assunta dal tema dell’emergenza abitativa nell’agenda politica” e continuano a incalzare per “un piano casa nazionale”.

 

L’assessora alle politiche sociali del Comune di Perugia ribadisce quanto segue, insieme agli altri assessori che negli scorsi anni hanno stilato proposte per il piano casa e si sono riuniti più volte in presidio a Roma per chiedere di essere convocati dal Ministro Salvini.

 

“Siamo contenti – scrive la rete di amministratori – della centralità che ha finalmente assunto la casa nell’agenda politica, confermata dagli interventi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal sindaco di Bologna, la città ospitante la 42esima edizione dell’Assemblea annuale Anci, Matteo Lepore, e dal presidente dell’Anci Gaetano Manfredi, che nella relazione introduttiva alla tre giorni ha ricordato le esigenze dei Comuni ad alta tensione abitativa e ha ricordato che il piano casa non è una spesa, è un investimento. Le città stanno portando avanti Piani per l’Abitare milionari con proprie risorse ma abbiamo bisogno di fondi pluriennali stabili per riqualificare gli oltre 190.000 immobili di edilizia residenziali pubblica sfitti per carenze manutentive sul nostro territorio, acquisire e ristrutturare vuoti urbani in aree dismesse, ripristinare strutturalmente i finanziamenti per Fondo Nazionale Locazione e Fondo Nazionale Morosi Incolpevoli e creare un fondo per le esigenze delle persone senza dimora e in emergenza abitativa. Stiamo provando a regolare con le leve urbanistiche a nostra disposizione gli affitti brevi turistici ma per rispondere a fenomeni globali abbiamo bisogno di una legge nazionale che metta un limite al numero di appartamenti che si può destinare alle piattaforme turistiche e ci aiuti a trovare un miglior bilanciamento fra posti letto per turisti e posti letto per residenti. Tutte queste misure sono fondamentali per la coesione sociale dei nostri territori. Garantire il diritto alla casa significa garantire il diritto al lavoro, alla salute, allo studio. Chiediamo più risorse per fronteggiare la crisi abitativa che attanaglia le nostre città, a partire dalla prossima legge di bilancio, e di essere ricevuti per discutere del piano casa nazionale che tanto serve al nostro paese”.

 

 

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