La figura femminile: in sala dei Notari l’incontro dedicato alla donna

Presenti numerosi studenti perugini

date
07 febbraio 2025
- Cristiano Mazzone
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Nella giornata di oggi, 7 febbraio, la sala dei Notari ospita l’incontro sul tema “La figura femminile”, in letteratura, arte, musica cinema e non solo.

Una giornata al femminile dedicata a coloro che si sono distinte nelle varie forme di cultura, ma anche a chi è rimasta nell’ombra.

Donne protagoniste di grandi imprese alle quali la storia non ha dato la giusta rilevanza; e donne che invece hanno avuto successo e si sono fatte.

Ad introdurre i lavori è stata Annamaria Romano, presidente dell’associazione Clizia, organizzatrice dell’evento, moderato dalla giornalista Rai Arianna Volo.

A portare i saluti dell’Amministrazione comunale è stato l’assessore Fabrizio Croce che, rivolgendosi ai tanti studenti delle scuole perugine presenti in aula, li ha invitati “ad abbeverarsi” della cultura, contribuendo con le loro capacità e l’entusiasmo a valorizzarla.

Entrando nel merito dell’incontro, Croce ha inteso ringraziare l’associazione Clizia per la preziosa iniziativa di oggi, ma altresì per i numerosi eventi che organizza nel corso dell’anno dimostrandosi soggetto attivo e protagonista della vita cittadina. Quanto a “La figura femminile”, Croce ha parlato di iniziativa dal valore particolare perché incentrata su un tema di assoluto rilievo come è quello del ruolo della donna nella società che sarà possibile approfondire nel corso della giornata sotto diversi punti di vista.

In attesa di Dacia Maraini, la mattina è trascorsa con l’intervento dell’artista Francesca Cencetti che ha ricordato come tra il 1500 ed il 1800 le donne non potessero avere in ambito artistico propri atelier, ma dovessero operare sempre a fianco di una figura maschile, padre o marito. Solo a fine ‘800 le cose cambieranno. Ancora oggi, ha continuato Cencetti, c’è molto da lavorare per raggiungere la parità di genere, soprattutto in quelle zone del mondo dove permangono profonde differenze.

La giornalista Rai Arianna Voto ha lanciato poi un focus su una figura femminile tra le protagoniste della storia italiana e mondiale soprattutto nel ‘900, ossia Rita Levi Montalcini, capace con la sua cultura e con il suo lavoro di fornire un esempio straordinario pur avendo dovuto operare, in larga parte della sua vita, in un contesto difficile come quello del regime nazi-fascista durante il quale riuscì a sfuggire alla deportazione.

Proprio su due opere di Rita Levi Montalcini si è incentrato uno studio effettuato dagli studenti del liceo scientifico Alessi di Perugia, illustrato in sala. In particolare sono stati approfonditi alcuni brani di “Tempo di mutamenti” e di “Tempo di azione”.

Il primo è una riflessione sull’uomo e sulle sue capacità psico-fisiche non sfruttate per ignoranza e per adeguamento a modelli superati di educazione. Il premio Nobel parte dall’infanzia e studia ogni età evolutiva, dall’adolescenza alla maturità alla vecchiaia, vagliando le possibili soluzioni per una vita migliore. Il cervello non invecchia ma si guasta, dice la scienziata, e offre il suo insegnamento a non farlo guastare.

“Tempo di azione” richiama, invece, l’attenzione del lettore sull’urgenza di passare dalle parole ai fatti. L’era digitale mette a disposizione sofisticate tecnologie che offrono la possibilità non soltanto della riduzione dei costi e dei tempi per la tempestiva soluzione dei problemi, ma anche di immediati interventi a livello planetario. Le leve di comando sono nelle mani della categoria giovanile. Il ruolo che spetta ai giovani di ambo i sessi impone loro, allo stesso tempo, il riconoscimento dei valori etici che nello svolgimento delle loro azioni hanno l’obbligo di osservare. Di estrema rilevanza è venire in aiuto alle popolazioni dei Paesi in via di sviluppo. Alle categorie adulte spetta il compito di dirigere le nuove leve.

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