“Città di tutti”, formazione per i dipendenti del Comune

Un momento di approfondimento e riflessione si è svolto a Villa Umbra anche in vista dei prossimi step: aggiornamento del primo Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche e attuazione dei primi interventi

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05 dicembre 2024
- Alessandra Borghi
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Vecchie e nuove opportunità per migliorare il benessere ambientale, implementazione della Città Accogliente e progettazione in termini di sicurezza inclusiva. Sono i temi alla base dell’incontro formativo che si è svolto il 4 dicembre a Villa Umbra, promosso dal Comune di Perugia per i dipendenti dei settori turismo, edilizia privata, urbanistica e lavori pubblici, a vario titolo coinvolti nella costruzione della “città di tutti”. Le relazioni degli esperti Leris Fantini, Laura Cennini e Elisabetta Schiavone sono state precedute dai saluti dell’assessore ai lavori pubblici Francesco Zuccherini.

La formazione ha idealmente chiuso la fase segnata dalla nascita del primo Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (Peba) del capoluogo umbro, redatto proprio in collaborazione con l’esperto Fantini nell’ambito del maxi progetto realizzato per l’area di Fontivegge con in finanziamenti del Piano Periferie. Questo primo documento racchiude una serie di interventi da attuare nella zona della stazione fino a via Mario Angeloni.

Ma già si profilano ulteriori passi avanti. È infatti in programma un aggiornamento del Peba attraverso l’affidamento del relativo servizio di elaborazione e redazione a valere su finanziamenti regionali (con un cofinanziamento comunale di circa 14mila euro). Ciò comporterà una estensione dell’area interessata, includendo Elce, la zona dei dipartimenti universitari di via Pascoli, dell’Università per stranieri e Monteluce e toccando anche una parte del centro storico.

Non solo: oltre a pianificare ulteriori interventi per l’adeguamento di spazi aperti al pubblico e marciapiedi, con la quantificazione dei relativi investimenti, si inizierà anche a dare attuazione al primo Peba. La Presidenza del Consiglio, a cui faceva capo il Piano Periferie, di recente ha infatti dato il via libera all’utilizzo a tal fine di 200mila euro, residui degli interventi del maxi progetto.

“Le convenzioni internazionali e i principi della progettazione universale stimolano le istituzioni ad abbracciare una nuova visione, passando dal semplice concetto di accessibilità a quello più articolato di inclusione ambientale e sociale – ha commentato l’assessore Zuccherini a margine dell’incontro presso la Scuola umbra di amministrazione pubblica -. La disabilità non è una qualità delle persone: è l’ambiente che può essere facilitante o disabilitante, accogliente o respingente in relazione allo stato bio-psico-sociale di ogni persona. Da parte nostra, l’impegno sarà massimo nel perseguire l’adeguamento di edifici e spazi pubblici senza interventi spot ma secondo una programmazione sistematica in grado di migliorare la qualità di vita di tutti i cittadini”.

 

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