Il Comune di Perugia presenta l’accordo sul Welfare integrativo
Il Comune di Perugia presenta l’accordo sul Welfare integrativo
Il Comune di Perugia compie un passo significativo nelle politiche di valorizzazione del personale, introducendo il Welfare integrativo per il personale non dirigente a partire dal 2025.
L’intesa è stata firmata il 5 dicembre 2025 presso la Sala Falcone Borsellino di Palazzo dei Priori, al termine della trattativa tra parte pubblica e parte sindacale.
Si tratta di un risultato di grande rilievo: Perugia è infatti tra le prime amministrazioni pubbliche in Italia a dare attuazione concreta alle opportunità aperte dalla normativa nazionale sul welfare pubblico, attivando uno strumento innovativo che produce benefici diretti, immediati e non soggetti a tassazione per i dipendenti.
Un welfare realmente utile e senza carico fiscale per i lavoratori
L’accordo stabilisce che tutte le risorse incrementali della parte stabile del Fondo delle Risorse Decentrate – pari a 400.500 euro annui a decorrere dal 2025 – siano destinate al welfare del personale, come previsto dalla Determinazione Dirigenziale n. 3339 del 4 dicembre 2025.
Grazie all’accordo, ogni dipendente avente diritto riceverà un budget annuo individuale, calcolato dividendo il totale delle risorse disponibili per il numero degli effettivi beneficiari. Tale budget potrà essere utilizzato attraverso una piattaforma dedicata – a carico dell’Ente – per servizi e prestazioni quali:
- previdenza integrativa,
- rimborso spese mediche e socio-assistenziali,
- rimborso spese scolastiche,
- abbonamenti al trasporto pubblico,
- acquisti di servizi alla persona, cultura, sport e tempo libero. ipotesi accordo welfare 2025.
Le somme destinate al welfare integrativo non sono soggette a imposizione contributiva e fiscale, aumentando così il loro valore reale nelle mani dei dipendenti, a differenza del tradizionale salario accessorio che sconta oneri e tassazione.
Il Fondo delle risorse decentrate 2025, dopo l’incremento legato al welfare e le integrazioni per incentivi tecnici e altre voci previste dal contratto, raggiunge complessivamente un importo di circa 6 milioni di euro, nel rispetto dei limiti di legge e degli equilibri di bilancio.
Questo approccio si inserisce nella più ampia strategia del Comune di Perugia di utilizzare in modo mirato la leva della finanza pubblica per sostenere sia il tessuto economico cittadino, sia il benessere del personale interno, come già sperimentato in altri interventi di ristoro a favore di imprese e lavoratori colpiti da cantieri e trasformazioni urbane.
Chi potrà beneficiare del welfare
Nel 2025 potranno accedere al welfare i dipendenti a tempo indeterminato o determinato con almeno 6 mesi continuativi di servizio nello stesso anno. Dal 2026 l’accesso sarà regolato con cadenza annuale per chi avrà un rapporto di lavoro attivo da almeno 6 mesi al 1° gennaio. Il beneficio è riproporzionato per il personale part-time.
Le dichiarazioni
L’assessora alle politiche finanziarie, Alessandra Sartore
L’assessora Sartore ha sottolineato come l’operazione sia stata resa possibile da una norma nazionale che consente, in deroga ai limiti ordinari sul trattamento accessorio, di incrementare in modo stabile il Fondo delle risorse decentrate: “Siamo riusciti a destinare 400mila euro annui di risorse stabili al welfare dei nostri dipendenti. È una scelta che integra lo stipendio dal punto di vista dei servizi”.
Sartore ha evidenziato che Perugia è tra i pochi Comuni ad aver scelto di dedicare l’intero incremento al welfare, attraverso una piattaforma che offre un ampio ventaglio di servizi – dalla previdenza integrativa ai rimborsi per spese sanitarie, scolastiche, di assistenza e per il trasporto pubblico – e che il bilancio dell’Ente ha consentito di sostenere questa scelta strutturale, non episodica.
“I 400mila euro – ha aggiunto – entrano interamente nella capacità di spesa dei dipendenti sotto forma di servizi, senza tasse e contributi. È stato possibile grazie a un lavoro di squadra fra Giunta, uffici, Direzione generale e organizzazioni sindacali, che ringrazio”.
Il direttore generale, Roberto Gerardi
Il direttore generale Gerardi ha ricordato come il salario accessorio dei dipendenti degli enti locali fosse sostanzialmente fermo al 2017: “Questa misura è il primo segnale concreto di inversione di tendenza per le retribuzioni accessorie dei dipendenti comunali, che in questi anni sono rimasti in coda rispetto ad altri comparti del pubblico impiego”.
Gerardi ha inserito la scelta del welfare integrativo in un percorso più ampio di riorganizzazione dell’ente, avviato ad aprile e basato su incontri diffusi con il personale, sulla revisione degli strumenti di programmazione e su processi partecipativi: “Non è un’azione isolata, ma un tassello di una riorganizzazione complessiva. Posiziona Perugia tra le poche amministrazioni che, con strumenti come i benefit, si avvicinano alle migliori pratiche del settore privato”.
Il direttore ha ricordato i vantaggi fiscali – “400 euro di welfare valgono molto più, in termini di capacità di spesa, del corrispondente importo tassato in busta paga” – e ha ringraziato l’Ufficio personale e la delegazione trattante, sottolineando anche il parallelo percorso di rafforzamento degli organici, con oltre cinquanta assunzioni nel 2025 e ulteriori ingressi previsti nel 2026.
Il dirigente dell’Area Risorse, Mirco Rosi Bonci
Il dirigente Rosi Bonci ha illustrato gli aspetti operativi dell’accordo, ricordando che l’intesa è stata siglata in preaccordo il 5 dicembre e che la Giunta ha autorizzato la sottoscrizione definitiva, mentre sono in corso le procedure per l’affidamento del servizio di gestione della piattaforma.
L’obiettivo è rendere la piattaforma fruibile ai dipendenti da marzo a novembre 2026, periodo nel quale ciascun avente diritto potrà utilizzare il proprio budget per diverse tipologie di benefit: previdenza integrativa, rimborsi per spese mediche e sanitarie anche per i familiari, sostegno a situazioni di non autosufficienza, spese scolastiche e universitarie, abbonamenti al trasporto pubblico, voucher per carburante e acquisti, attività sportive, culturali e ricreative.
Rosi Bonci ha rimarcato che si tratta di flexible benefits che non concorrono a formare il reddito, ai sensi dell’art. 51, comma 2 del TUIR: “L’Amministrazione non eroga somme in busta paga, ma mette a disposizione servizi e rimborsi che non concorrono alla formazione del reddito. In questo modo l’intero importo dei 400mila euro viene messo a valore per i lavoratori, senza decurtazioni”.
La sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi
La sindaca Ferdinandi ha evidenziato soprattutto il valore politico e culturale della scelta: “Questo accordo dice una cosa molto semplice: ve lo meritate perché siete le braccia, le menti e il cuore ogni giorno al servizio della città. È un investimento sul valore del lavoro pubblico in un tempo in cui i Comuni vengono ancora trattati come la Cenerentola della pubblica amministrazione, quando invece – come ha ricordato il Presidente Mattarella – sono la prima linea della democrazia”.
La sindaca ha ricordato che la norma nazionale rendeva facoltativo l’incremento del Fondo e che molti Comuni hanno deciso di non esercitare questa facoltà: “Noi abbiamo scelto di farlo, pur in un quadro di risorse correnti molto limitate e con ulteriori tagli già programmati per i prossimi anni. Il bilancio è lo strumento più politico che abbiamo: quando la coperta è corta bisogna decidere dove tirarla. Noi abbiamo scelto di tirarla dalla parte delle persone che ogni giorno fanno vivere l’Ente”.
Ferdinandi ha parlato di un’amministrazione che vuole diventare “la migliore e più attrattiva azienda del territorio”, capace di investire sul benessere dei propri dipendenti per migliorare motivazione, salute organizzativa e qualità dei servizi ai cittadini, contrastando la retorica negativa sui lavoratori pubblici.
Ha infine sottolineato la portata strutturale della misura – che entra stabilmente nella spesa dell’Ente – e la modernità dello strumento scelto: “Il welfare integrativo, organizzato in tre grandi aree – futuro previdenziale, salute e benessere, qualità della vita e accesso a cultura e sport – è un modo contemporaneo di sostenere chi lavora per la città e le loro famiglie, in un contesto in cui il lavoro povero e le spese sanitarie possono spingere rapidamente nella povertà molte famiglie”.
Un investimento sul benessere organizzativo e sulla qualità dei servizi
Con questo accordo, il Comune di Perugia introduce una politica di welfare moderno, orientato alla qualità della vita dei dipendenti e alla crescita dell’organizzazione.
È un investimento che genera impatti positivi anche per la qualità dei servizi offerti alla cittadinanza, valorizzando la motivazione, il clima interno e il riconoscimento professionale, e che conferma Perugia tra le amministrazioni più avanzate nel rinnovamento delle politiche del personale e nel riconoscimento del ruolo strategico del lavoro pubblico.









