Grande partecipazione all’incontro pubblico con il procuratore Nicola Gratteri

Sabato 26 luglio si è svolta a Perugia l’iniziativa promossa da Movimento Agende Rosse – Gruppo “Umberto Mormile” (Perugia) e La Casa di Paolo Aps. Intervenuta anche la sindaca Vittoria Ferdinandi, che ha portato i saluti istituzionali

date
28 luglio 2025
- Alessandra Borghi
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Sabato 26 luglio nella sala dei Notari del Palazzo dei Priori si è svolto l’incontro pubblico con il procuratore della Repubblica Nicola Gratteri, una delle voci più autorevoli nella lotta alla criminalità organizzata e nella promozione della legalità in Italia. A portare i saluti istituzionali è stata la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi. Presente anche il vicepresidente della giunta regionale Tommaso Bori.

Fulcro della serata è stato l’ultimo libro del procuratore, “Una Cosa sola. Come le mafie si sono integrate con il potere” (Mondadori), una riflessione sull’evoluzione delle organizzazioni mafiose e sulla loro pervasiva capacità di infiltrazione nelle istituzioni, nell’economia e nella società.
L’iniziativa, con il patrocinio della Regione Umbria e della Città di Perugia, è stata promossa da Movimento Agende RosseGruppo “Umberto Mormile” (Perugia) e La Casa di Paolo APS (Palermo). Ha moderato l’incontro Angela Romano del direttivo nazionale del Movimento Agende Rosse.

“Quella di ieri non è stata solo la presentazione di un libro – dice la sindaca Ferdinandi -. È stata un atto pubblico di consapevolezza e di assunzione di responsabilità civile. La presenza del Procuratore Nicola Gratteri a Perugia ha dato voce a una verità che troppe volte si cerca di rimuovere: le mafie non sono scomparse. Si sono trasformate. Come ci ricorda Gratteri nel suo ultimo libro, ‘Le mafie oggi non sparano se non è necessario. Oggi comprano. Comprano aziende, pezzi di politica, pezzi di pubblica amministrazione. Comprano consenso’. È una fotografia nitida e spietata, che ci impone di cambiare paradigma: non possiamo più limitarci a raccontare le mafie con le lenti del passato. Le mafie si insinuano dove trovano fragilità istituzionali, povertà educativa, corruzione latente, disattenzione politica. Ecco perché, come Comune, abbiamo istituito nuovamente, approvata all’unanimità, la Commissione d’inchiesta ed approfondimento del fenomeno delle infiltrazioni mafiose, che non sarà un organismo formale ma uno strumento operativo per vigilare, prevenire e costruire cultura della legalità diffusa. La nostra città vuole essere presidio attivo di democrazia e trasparenza. È tempo che le istituzioni tornino credibili, capaci di proteggere e non di chiudere gli occhi. Per questo oggi, da Perugia, rinnoviamo un impegno forte: nessuna tolleranza per la corruzione, nessuna ambiguità sul fronte della legalità. Le mafie si combattono anche, e soprattutto, con il buon governo”.

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