Il sindaco Andrea Romizi, a nome di tutta la giunta comunale, esprime viva commozione e profondo dolore per la morte di Francesco Calabrese.
Stimato avvocato del foro perugino, profondamente attaccato alla sua città ha sempre partecipato attivamente alle sue vicende, a partire da quando era ragazzo, come rappresentante degli studenti del liceo classico Mariotti. Poi è stato consigliere della II circoscrizione (Porta San Pietro) e consigliere comunale per quindici anni. Dal 1995 al 2009, dai banchi dell’opposizione, si è conquistato la stima di tutti per la grande preparazione e onestà intellettuale con cui affrontava le più importanti questioni cittadine. Dal 2014 al 2019, nella prima giunta Romizi, rivestendo la carica di assessore delegato ai lavori pubblici, alle infrastrutture e alla Perugia Ultradigitale, si è distinto per la passione, l’impegno e il forte senso di responsabilità con cui ha portato avanti quella che sentiva come una vera e propria missione. Animato da una concezione alta della politica e della gestione della cosa pubblica, ha messo le sue competenze e il suo intuito brillante al servizio di progetti che hanno reso Perugia più moderna, all’altezza delle sfide del futuro e a volte anche un modello nazionale. Alla sua capacità di visione si devono passaggi importanti per la vita della città, come l’istituzione della commissione per la revisione della spesa pubblica, con cui è iniziato un fondamentale processo di messa in sicurezza del bilancio comunale, il rinnovo di tutta l’illuminazione pubblica del territorio e, tra i numerosi cantieri da lui seguiti, il recupero della chiesa di San Francesco al Prato.
Era stato lui stesso, di recente, a documentare il lavoro svolto in un libro presentato alla sala dei Notari, alla presenza di persone di ogni estrazione politica. Pagine permeate dalla convinzione che tutto ciò che sembra impossibile può diventare possibile e che si chiudono con una citazione di Einstein: “Continua a piantare i tuoi semi, perché non saprai mai quando cresceranno – forse lo faranno tutti”.
L’amministrazione si stringe con grande affetto e vicinanza alla moglie Silvia, ai figli Giovanni e Lorenzo e a tutta la famiglia.