Saranno visitabili presso il museo civico di palazzo Penna fino al 15 agosto le quattro mostre a cura della biblioteca della Nuvole “I disegni salvano il mondo”.
1) “ANTHROPOCENE, OVVERO… POSSIAMO SALVARE IL NOSTRO PIANETA”
70 grandi artisti della nona arte che, servendosi della letteratura disegnata e del linguaggio fumetto, hanno dato vita alla propria creatività̀ realizzando opere disegnate su carta e in digitale, attinenti alle problematiche dei cambiamenti climatici, all’inquinamento ambientale, al riscaldamento globale, alla salvezza della flora e della fauna, al commercio illegale degli animali selvatici, dei mari minacciati dalla plastica e dall’inquinamento, in un elenco esemplificativo e non certo esaustivo.
Tra questi citiamo Bryan Talbot, Lelio Bonaccorso, Giuseppe Palumbo, Otto Gabos, Lele Corvi, Michela De Domenico, Gino Vercelli, Gianluca Costantini, Giovanni Rigano, Federico Bertolucci e Roberta Sakka Sacchi e molti altri.
2) “BAMBI – DALLA PARTE DEGLI ANIMALI”. Nel centenario della pubblicazione del primo romanzo animalista da parte dello scrittore tedesco Felix Salten (e dal quale nel 1942 Walt Disney trasse uno dei suoi capolavori del cinema di animazione) celebriamo un personaggio dell’immaginario che è divenuto simbolo della tenerezza e dell’empatia nei confronti del regno animale, scoprendone l’impatto nella cultura occidentale e non solo.
3) “FRANCESCO MONTESANTI – ANTHROPOCENE – CALENDARIO PER ARPA UMBRIA”. E sui nodi più scottanti dell’impatto dell’uomo sul nostro pianeta l’illustratore Francesco Montesanti elabora, per un calendario, dodici immagini di grande suggestione, a dimostrazione di come un’immagine possa raccontare più di mille parole e, soprattutto, rimanere scolpita nella mente del fruitore.
4) “TARZAN – IL DIFENSORE DELLA GIUNGLA”. E’ il prototipo di quello che oggi definiremmo “multimediale”. Creato da Edgar Rice Burroughs e pubblicato per la prima volta in rivista nel 1912 (in volume nel 1914), è divenuto subito un’icona dell’immaginario collettivo tra le più conosciute, per essere quasi subito stato adottato dal cinema (1918) e dal fumetto (1929). Rappresenta l’archetipo del bambino selvaggio allevato da animali, che ritorna poi al mondo civilizzato per poi rifiutarlo ed assumere il ruolo di difensore della giungla e dei suoi abitanti. Una mostra che analizza quanto questo personaggio simbolico sia stato importante per il mondo della narrazione disegnata.