L’impegno professionale, la passione per la ricerca, l’insegnamento e la divulgazione, nonché i molteplici ambiti di interesse coltivati nell’arco della vita sono valsi l’attribuzione del Baiocco d’oro del Comune di Perugia al professore Gian Carlo Di Renzo. Nel pomeriggio di sabato 6 aprile il sindaco Andrea Romizi, alla presenza di familiari, amici ed ex collaboratori e allievi dell’insignito, ha consegnato il riconoscimento nella sala della Vaccara di Palazzo dei Priori.
Come si legge nelle motivazioni dell’onorificenza, Di Renzo, figura di eccellenza nell’ambito della medicina materno-fetale, vanta una prestigiosa carriera nel corso della quale ha ricoperto importanti incarichi, ricevuto riconoscimenti a livello nazionale e internazionale e curato numerose pubblicazioni scientifiche.
E’ stato professore ordinario di ostetricia, medicina materno–fetale e ginecologia e direttore, per 18 anni, della Clinica ostetrica e ginecologica dell’Università di Perugia, ma ha guidato anche la Scuola di specializzazione in ostetricia e ginecologia, il corso di laurea in ostetricia, il dottorato di ricerca in medicina e chirurgia traslazionale, il Centro ricerche di medicina riproduttiva e perinatale presso l’Università degli Studi di Perugia e la Scuola Permanente Internazionale ed Europea di Medicina Perinatale e Riproduttiva (Preis) di Firenze. Inoltre, è professore onorario in quindici università estere, docente nelle Università di Mosca e San Pietroburgo, fondatore e presidente di numerose società scientifiche nazionali e internazionali. Sei le lauree honoris causa ricevute in medicina e chirurgia da importanti atenei stranieri. In particolare, Di Rienzo è stato pioniere, in Italia e in Europa, della medicina periconcezionale e perinatale, rivolta alla salute e al benessere della madre ma anche del feto.
Nella vita del professore, tuttavia, hanno trovato spazio anche l’amore per la musica e la poesia e la riscoperta di una dimensione sensoriale capace di confrontarsi e dialogare con la scienza, interesse, quest’ultimo, sfociato nella pubblicazione di quattro volumi dedicati ai sensi.
A parlare dell’amico Di Renzo sono stati Alberto Mattei, primario di ginecologia, Tiziano Scarponi, vicepresidente dell’Ordine dei medici della provincia di Perugia, Gianluca Prosperi, già docente di filosofia del liceo classico Mariotti di Perugia, e Giuseppe Benagiano, già professore di ginecologia all’Università la Sapienza e direttore del Dipartimento per la salute riproduttiva dell’Oms. Mattei ne ha ricordato, tra l’altro, l’attività di ricerca “capace di attirare consistenti investimenti privati”, quella come relatore invitato in oltre 1.500 congressi e meeting nazionali e internazionali e in corsi accademici in oltre 120 Paesi, la produzione scientifica comprendente quasi 500 articoli pubblicati su riviste internazionali e più di cento libri. Secondo Scarponi, il professore ha saputo essere un riferimento sicuro anche per la medicina di territorio, mentre Prosperi ha sottolineato “la naturale versatilità e la prodigiosa curiosità” con cui ha spaziato in campo musicale e letterario. Di Renzo, infatti, è stato un musicista: “Ha studiato organo e composizione ed è stato direttore di cori a Verona tra gli anni Sessanta e Settanta”. Menzionata anche la sua passione per il collezionismo: “Ha raccolto 300 presepi da tutto il mondo poi donati alla basilica di San Zeno a Verona”. Oltre alle pubblicazioni didattiche e scientifiche, Prosperi ne ha poi ricordato “i libri di poesia, come ‘L’invito valente’ del 2021, e altri volumi come ‘Il grande libro del cioccolato’, che a breve sarà seguito da una seconda pubblicazione sviluppando un’idea di Antonio Carlo Ponti”. Per Benagiano “Di Renzo incarna l’uomo dal multiforme ingegno e ora, pur in pensione, di certo lo attende un futuro di qualità come il percorso finora intrapreso”.
Il sindaco Andrea Romizi a sua volta ha rimarcato la sorprendente poliedricità che emerge dalla formazione musicale e letteraria del professore, abbinate a un’attività professionale e a una produzione scientifica di particolare rilievo: tutti aspetti che denotano “la grande intelligenza di chi non smette mai di guardarsi intorno e di veicolare esperienze e valori”.
Di Renzo, in conclusione, ha ribadito il suo attaccamento a Perugia e ringraziato per il riconoscimento tributato dall’amministrazione: “Impossibile non sentirmi legato a Perugia. Questa non è la mia città natale, ma ha saputo accogliermi e regalarmi legami duraturi”.