Il Consiglio comunale ha approvato con 24 voti a favore e due astenuti (IPP) le modifiche allo statuto e l’ingresso di un nuovo socio fondatore della Fondazione Post.
Al centro delle modifiche statutarie proposte – ha spiegato l’assessore Cristina Bertinelli – c’è in particolare l’art. 15 (in precedenza art. 11), relativo alla composizione del consiglio di amministrazione con contestuale ingresso nella compagine di Gesenu. Si prevedono nel cda cinque componenti di cui tre designati da Gesenu, uno dal Comune e uno dalla Provincia di Perugia. Il presidente della Fondazione continuerà ad essere designato dal Comune.
L’ingresso di Gesenu spa comporta un arricchimento degli scopi della Fondazione (art. 2) con una sottolineatura di temi quali l’ambiente e la ricerca scientifica.
In particolare, gli scopi vengono così integrati:
“contribuire, attraverso studi, ricerche, attività di informazione, formazione e divulgazione scientifica, all’arricchimento delle conoscenze sui temi dell’economia circolare, della gestione dei rifiuti e della sostenibilità;
– promuovere il confronto e la cooperazione tra istituzioni, industria e università nel campo dell’ambiente e della sostenibilità, anche finalizzate alla ricerca e all’innovazione in ambito energetico;
– promuovere la diffusione delle innovazioni scientifiche e tecnologiche tramite il coinvolgimento della cittadinanza, degli studenti di ogni grado scolastico ed universitario, delle imprese e degli stakeholders del territorio;
– svolgere e promuovere attività di istruzione, formazione nelle scuole primarie e secondarie, alta formazione professionale, attività di comunicazione, approfondimento e divulgazione scientifica a livello universitario e postuniversitario, attività di informazione e sensibilizzazione degli stake-holders sui temi di interesse;
– studiare e approfondire attraverso confronti, convegni e dibattiti, anche internazionali, le pro-blematiche relative ai temi di interesse così da rendere disponibili nuovi e aggiornati elementi di conoscenza e orientamento;
– favorire, realizzare e sviluppare attività di ricerca, sperimentazione scientifica e trasferimento tecnologico anche a beneficio delle istituzioni pubbliche partecipanti, su tematiche inerenti all’ambiente, l’economia circolare, la sostenibilità e le fonti energetiche”.
Ed ancora.
L’art. 4, dedicato ai membri della Fondazione, ora distingue tra soci fondatori (cioè Comune e Provincia di Perugia), “nuovo socio fondatore” (cioè Gesenu) ed eventuali “soci partecipanti”, qualifica che può essere ottenuta, a seguito di delibera del cda, da parte di persone fisiche e giuridiche, pubbliche e private, enti e associazioni che contribuiscono a vario titolo agli scopi della Fondazione.
L’art. 11 prevede un nuovo organo: l’assemblea di partecipazione, composta dai legali rappresentanti dei soci fondatori, del nuovo socio fondatore e dei soci partecipanti. L’assemblea di partecipazione provvede ad esprimere parere obbligatorio ma non vincolante ovvero a formulare proposte su una serie di materie, tra cui obiettivi e programmi, regolamenti della Fondazione, ammissione soci partecipanti, bilancio previsionale e consuntivo, modifiche statutarie (art. 13).
Il presidente del cda, che è anche presidente della Fondazione, è “nominato dal Comune sentita la Provincia” e le sue prerogative sono ora indicate dall’art. 18. In particolare “ha la rappresentanza legale della Fondazione di fronte ai terzi, agisce e resiste avanti a qualsiasi autorità amministrativa o giurisdizionale. In sua assenza o impedimento tale funzione viene esercitata dal consigliere delegato”. A quest’ultimo (art. 19), nominato da Gesenu, è attribuita la gestione ordinaria e straordinaria della Fondazione fatta eccezione per le materie riservate agli altri organi dalla legge o dal presente statuto.
Per Erika Borghesi (PD), viste le difficoltà del Post emerse negli ultimi anni le istituzioni comunali e provinciali hanno accolto con favore la proposta di Gesenu di entrare nella fondazione con l’obiettivo di rilanciarla e tutelare i livelli occupazionali.
Lucia Maddoli (IPP) ha espresso soddisfazione per il fatto che si prospetti la riapertura del Post credendo nell’importanza di avere un museo della scienza.
Tuttavia avrebbe preferito che il Post fosse rimasto completamente pubblico in ragione delle sue funzioni prettamente pubbliche. Ecco perché ha preannunciato un voto di astensione in attesa di poter dare un giudizio definitivo sulla base dei fatti.
L’assessore Bertinelli in replica ha spiegato che le funzioni dettagliate del Post sono previste nello statuto e non sono cambiate con l’ingresso di Gesenu visto che sono state addirittura ampliate.