In apertura di seduta, su proposta della consigliera Mori, il consiglio comunale ha osservato un minuto di silenzio in memoria di Armita Geravand la 16enne morta dopo un mese di coma essendo stata brutalmente picchiata dalla polizia morale a Teheran in Iran perché non portava il velo.
“Armita, come prima di lei Masha Amini – ha detto il presidente Arcudi – è il simbolo della lotta di tutte le donne iraniane per la libertà e per la tutela della dignità umana e delle persone. Una lotta cui, come Consiglio comunale, ci uniamo”.
La proponente Emanuela Mori ha ricordato che Armita aveva solo 16 anni e tanta voglia di vivere, ma è stata uccisa da sicari senza scrupoli di un governo teocratico ed oscurantista che non rispetta i diritti di nessuno, soprattutto le donne.
E’ vergognoso che uno Stato del genere possa avere uno scranno all’Onu e possa esportare il terrore in tutto il mondo. “E’ importante non lasciare sole le donne iraniane nella loro lotta per la libertà”.