E’ stato approvato con 9 voti a favore (opposizione), 3 contrari (Casaioli, Pici e Puletti) e 13 astenuti (maggioranza) l’Ordine del giorno presentato dai gruppi consiliari Idee Persone Perugia, Italia Viva, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, avente ad oggetto: “Usare ogni strumento a disposizione per l’attivazione di nuovi fondi pubblici per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane e portare a compimento progetti già oggetto di finanziamento destinati allo stesso scopo, in particolare il percorso ciclo-pedonale del Tevere.”
Illustrando l’atto, Fabrizio Croce ha riferito che La Legge di Bilancio 2023 ha di fatto azzerato il “Fondo per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane”; ciò penalizza l’attuazione del Piano Generale della Mobilità Ciclistica 2022-2024 che aveva definito per la prima volta nella storia italiana la strategia, gli obiettivi e le azioni per promuovere lo sviluppo della mobilità ciclistica nelle aree urbane e metropolitane.
Per ciò che concerne Perugia, l’Amministrazione, partendo dal pums, si è posta target significativi sulla ciclabilità in relazione alla crescita della rete ciclabile, tanto che già nel precedente quinquennio ha programmato ed investito molto su progetti di realizzazione e riqualificazione di piste ciclabili (es. percorso lungo il Tevere nella zona dei ponti).
Nel corso di questo mandato l’Amministrazione Comunale ha portato avanti, seguendo diversi filoni di finanziamento, alcuni progetti di costruzione o integrazione di una rete ciclabile cittadina in molte aree del territorio, sulle cui modalità di realizzazione ed efficacia cittadini ed associazioni hanno in alcuni casi presentato perplessità.
Secondo gli istanti i target, da raggiungere entro il 2024, di aumento del 20% della quota modale di spostamenti in bicicletta e di incremento della estensione delle infrastrutture ciclabili sino ad almeno 32 km/100 kmq, in tutti i Comuni capoluogo, possono essere conseguiti solo con l’indispensabile concorso anche finanziario dello Stato. Ciò tuttavia contrasta con l’azzeramento da parte del Governo delle già poche risorse per la ciclabilità urbana dal momento che impedisce alle amministrazioni locali di proseguire nell’opera di rendere le città davvero ciclabili e sicure per chi si sposta in bicicletta.
Alla luce del notevole aumento di ciclisti lungo le strade perugine, pertanto, con l’odg i consiglieri propongono di impegnare l’Amministrazione:
-a farsi parte attiva presso il Governo, il Parlamento e l’ANCI, affinché vengano reperite nuove fonti di finanziamento del “Fondo per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane” e vengano stanziate apposite risorse per sostenere interventi e progetti dei Comuni per ampliare e mettere in sicurezza le reti di ciclovie urbane previste dai rispettivi Piani di Mobilità, ai sensi della legge n. 2/2018;
– – di operare di concerto con gli altri enti competenti (Regione, AFOR) per concludere il progetto di riqualificazione del percorso ciclabile del Tevere entro le nuove tempistiche fissate dopo il fermo forzato dell’opera, fare trasparenza sulle modifiche intervenute, in particolare nell’area compresa tra Ponte Felcino e Ponte Valleceppi, e garantire il rispetto di tutti i vincoli insistenti per le opere da portare ancora a termine.
La consigliera Cristiana Casaioli (Progetto Perugia) ha manifestato contrarietà per l’atto non avendo compreso quali novità siano introdotte dal dispositivo. Ed infatti il primo impegno è identico a quello contenuto in un odg della stessa Casaioli approvato un mese fa e su cui l’Amministrazione è già attiva. Il secondo punto non chiarisce adeguatamente quale sia il nuovo impegno richiesto visto che si tratta di un’attività che l’Amministrazione sta portando avanti essendo ricompresa in re ipsa nell’intervento.
In replica Fabrizio Croce (IPP) ha chiarito che non vi è alcun intento critico nel primo impegno che si prefigge solo di invitare l’Amministrazione a farsi parte attiva per reperire nuove fonti di finanziamento. Lo stesso dicasi per il secondo punto del dispositivo: ci sono state nell’intervento alcune criticità che hanno ingenerato preoccupazione tra i cittadini. Ecco perché si è chiesto all’Amministrazione, che lì sta operando con altri enti, massima attenzione nel portare a termine i lavori anche nel rispetto dei termini.