Articolo a cura della consigliera Francesca Tizi (M5S)
Riceviamo e pubblichiamo:
“Non possiamo più assistere inermi a vite spezzate sulle strade della nostra città – commenta in un comunicato la consigliera Francesca Tizi (M5S) – Quelle strade che conosciamo, che percorriamo tutti i giorni e dove dovremmo sentirci sicuri di camminare. Solo in queste ultime tre settimane sono stati numerosi gli incidenti stradali che hanno visto vittime sia pedoni che automobilisti o motociclisti.
Un pensiero di vicinanza va alla famiglia del ragazzo 17enne morto ieri pomeriggio dopo essere stato investito mentre andava a scuola e anche alle famiglie dei due adolescenti di 13 e 15 anni, investiti il 5 marzo sulle strisce pedonali, episodio che fortunatamente ha avuto un epilogo diverso.
Come istituzioni abbiamo il dovere di intervenire.
Tra pochi giorni verrà discussa e votata alla Camera la riforma del Codice della Strada, molto criticata dalle associazioni familiari vittime sulla strada, ma anche da centinaia di tecnici e cittadini. Una riforma che, se approvata, limiterà notevolmente l’autonomia delle città sulla sicurezza stradale e le politiche di mobilità (limiti di velocità, Zone 30, ZTL, Sosta, ecc.), nonostante siano proprio le amministrazioni comunali coloro che conoscono meglio le proprie strade.
Per questo ho proposto insieme a altre forze politiche un apposito ordine del giorno sul tema. L’atto, che è stato accolto e sottoscritto oltre che dal gruppo M5S, anche da IPP, PD e dalla Cons. Casaioli di Progetto Perugia, verrà discusso in via d’urgenza lunedì 18 marzo in Commissione III.
Con questo Odg chiediamo al Sindaco e alla Giunta di impegnarsi ad intervenire urgentemente, anche attraverso l’ANCI, presso il Governo e il Parlamento affinché siano eliminate dalla riforma del Codice della Strada e dai successivi decreti le norme in contrasto con il Piano nazionale per la sicurezza stradale (PNSS) 2030 e con il Piano globale per la sicurezza stradale 2021-2030 dell’ONU-OMS. Inoltre, chiediamo che siano eliminate le norme che limitano la possibilità dei Comuni di intervenire sulla gestione della mobilità urbana e della viabilità stradale, nel rispetto dell’attribuzione agli stessi delle funzioni amministrative secondo il principio di sussidiarietà prevista dall’articolo 118 della Costituzione.
A Perugia ci stiamo battendo per promuovere la mobilità sostenibile, oltre che per lo sviluppo della mobilità dolce e delle zone 30. Infatti, il Consiglio Comunale ha recentemente approvato la costituzione di una Consulta per la mobilità attiva e la sicurezza stradale.
Non possiamo vedere vanificare i nostri sforzi con l’approvazione in Parlamento di questa riforma che contiene ancora tante criticità e limita l’autonomia dei Comuni”.