Il Consiglio ha approvato con 29 voti a favore l’odg presentato dai consiglieri Fabrizio Croce del gruppo Idee Persone Perugia e Francesco Vignaroli del gruppo Progetto Perugia avente ad oggetto: “Bacheca per l’affissione delle locandine degli spettacoli teatrali di via Appia – Inserimento in Art Bonus”.
Illustrando l’atto, Francesco Vignaroli e Fabrizio Croce hanno ricordato che sul muro di un edificio che costeggia le scalette di via Appia si trovano due vecchie bacheche in ferro battuto, usate in passato per affiggere le locandine degli spettacoli teatrali. Una delle due bacheche ha un certo pregio formale ed entrambe sono interessanti testimonianze della vita culturale della città.
I tabelloni, tuttavia, sono in gravissimo stato di deterioramento e costituiscono ad oggi elementi di degrado di questo importante asse viario pedonale.
I proponenti ritengono che per l’ente sia un obbligo morale oltre che normativo, alla luce dello Statuto, tutelare e valorizzare il patrimonio storico e culturale della città e, in particolare, i monumenti di maggior rilievo sia per l’identità collettiva dei perugini sia per il valore che travalica l’interesse locale.
A tal proposito si ricorda che il Comune di Perugia ha attivato da circa dieci anni il programma Art Bonus, che introduce un credito d’imposta per le erogazioni liberali in denaro a favore del patrimonio culturale.
In ragione di ciò i proponenti impegnano l’Amministrazione:
“ad avviare una interlocuzione con i propri uffici tecnici, la Soprintendenza ai beni artistici e l’Accademia di belle arti per tracciare le linee guida, la stima economica e l’eventuale modalità esecutiva di un progetto di restauro sostenibile del manufatto, valutando anche se questo abbia i requisiti per rientrare nel programma Art bonus”. In secondo luogo, l’odg approvato impegna l’amministrazione “a valutare l’ipotesi di apporre in modo armonico, all’interno o a corredo del manufatto, la dedica a via Appia e all’acquedotto che il poeta perugino di fama nazionale Sandro Penna lasciò in eredità alla città in un suo scritto (‘Mi rivedo poi con altri ragazzi meravigliarci alla meraviglia degli inglesi per certe strade che noi parevano normali. Ce n’è una fatta di scalette, ma grande e lunga, sopra della quale passava un’altra strada tagliandola ad angolo retto, mentre quella fatta di scalette continuava biforcandosi, ma in senso verticale, in due piani, diventando di sopra uno strettissimo acquedotto, su cui si passava appena, e di sotto, una normale via e poi ancora una normale piazza. I nomi non li ricordo più’)”.