Il consiglio comunale ha respinto con 3 voti favorevoli, 19 contrari e 8 astensioni l’ordine del giorno di un consigliere di opposizione dal titolo “No autovelox per fare cassa”.
Illustrando l’atto il consigliere ha ricordato che il 14 settembre 2020 è entrata in vigore la legge di conversione del cosiddetto “Decreto semplificazioni”, che, tra le altre cose, consente di installare, su autorizzazione prefettizia, autovelox sulle strade urbane e lungo le strade locali nonché di accertare le violazioni in materia di sosta attraverso dipendenti comunali o dipendenti delle società private e pubbliche che gestiscono servizi pubblici.
Tale opportunità, insieme alle altre previste nel decreto, non deve essere utilizzata, secondo il consigliere, a danno dei cittadini solo con l’obiettivo di “fare cassa”.
Per questo, nel dispositivo dell’atto, si impegna l’Amministrazione, relativamente agli autovelox, ad adottare misure che abbiano il fine di attuare le raccomandazioni dell’Unione consumatori, ossia 1) segnaletica conforme al codice della strada e ben visibile; 2) limiti di velocità congrui alle caratteristiche della strada; 3) rimozione di tutti i falsi cartelli che indicano presenza di autovelox; 4) segnalazione del limite di velocità insieme all’indicazione della presenza dell’autovelox; 5) ripetizione della segnalazione del limite di velocità dopo intersezioni; 6) ingrandire del 50% i cartelli; 7) prevedere il limite di velocità di 50 km/h non più collegandolo alla definizione giuridica di centro abitato ma dove vi sono attraversamenti pedonali ecc.. SI chiede, inoltre, di disinstallare tutti gli autovelox che non rispettano le predette raccomandazioni e tutti i falsi autovelox, di prevedere l’installazione di nuovi autovelox solo in base agli incidenti e alle cause degli stessi. Nell’ipotesi in cui il sindaco assegni il potere di sanzionare il divieto di sosta ai dipendenti pubblici o a quelli delle aziende pubbliche o private che gestiscono servizi pubblici, come la raccolta dei rifiuti e la pulizia delle strade, si chiede di effettuare una assidua campagna di informazione al riguardo e, infine, di posizionare adeguata segnaletica nelle piazze, aree verdi e lungo le vie laddove sarà previsto il controllo della sosta da parte dei dipendenti comunali o delle società private e pubbliche che gestiscono servizi pubblici e di evitare cambi repentini delle regole.
Da parte della maggioranza è stato ribadito che, anche sulla base delle risultanze della discussione in commissione, la proposta non è condivisibile.