La IV commissione, cultura, presieduta da Michele Cesaro, ha approvato all’unanimità nel corso della seduta dell’8 giugno l’ordine del giorno presentato dal gruppo Progetto Perugia: “Disability Manager”.
Illustrando l’atto, Nicola Volpi ha riferito che la SI.Di.Ma (Società Italiana Disability Manager), sin dalla sua nascita, nel 2011, si è impegnata nella diffusione e implementazione della nuova cultura della disabilità, nonché nella promozione e corretto utilizzo della figura del Disability Manager. Ne sono un esempio gli accordi con Anci, il protocollo d’intesa sottoscritto nel 2019, ed il Manifesto del disability manager.
Quest’ultima figura, seppure non citata espressamente, trova riconoscimento nell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’Onu, che prevede 17 obiettivi agli stati.
La figura del disability manager, nata alla fine degli Anni Ottanta negli Stati Uniti, è stata introdotta formalmente in Italia nel 2009, con il Libro Bianco sull’Accessibilità e Mobilità Urbana, a cura del Tavolo Tecnico istituito tra Comune di Parma e Ministeri del Lavoro e delle Politiche Sociali e della Salute.
Successivamente, con il Jobs Act, la figura del Disability Manager viene introdotta nell’ambito lavorativo, anche nel settore pubblico.
Il Disability Manager è un professionista che acquisisce le competenze necessarie per svolgere il proprio lavoro mediante uno specifico percorso di alta formazione. In particolare, si occupa di definire i necessari “accomodamenti ragionevoli” e di favorire, nei contesti di riferimento, l’adozione di politiche finalizzate a garantire l’autonomia e l’inclusione delle persone con disabilità.
Il Disability Manager promuove l’adozione delle politiche per l’inclusione delle persone con disabilità presenti nell’organizzazione di riferimento, attraverso la definizione di strategie e azioni finalizzate alla creazione di contesti inclusivi in grado di rispondere alle differenze di tutti, eliminando le barriere sociali, culturali, economiche e istituzionali disabilitanti.
Al fine di rendere, come prevede l’agenda 2030, Perugia una città accessibile a tutti, nel dispositivo gli istanti propongono di impegnare l’Amministrazione:
-A promuovere la figura del Disability Manager anche attraverso il dialogo con la Regione Umbria e l’Università degli studi di Perugia per individuare percorsi formativi adeguati e a stipulare un protocollo d’intesa tra l’amministrazione comunale e la SI.Di.Ma il quale non presenta nessun impegno di spesa in virtù del protocollo di intesta in essere stipulato tra quest’ultima e ANCI nazionale;
-Ad introdurre nella nostra amministrazione la figura del Disability manager la quale riferisce al Sindaco, alla Giunta, al Consiglio Comunale e alle Commissioni Consiliari per quanto di loro competenza, sulle attività svolte, sulle iniziative assunte, sui problemi insorti. Fornisce periodicamente al Sindaco e alla Giunta una relazione dettagliata delle attività svolte. Svolge il proprio ruolo di facilitatore in stretta sinergia con gli organi istituzionali dell’amministrazione locale, con i cittadini, gli enti, le associazioni di volontariato, di categoria e le aziende partecipate, con particolare riferimento alle realtà associative che rappresentano il mondo della disabilità e del terzo settore, attraverso forme istituzionalizzate di confronto e di co-progettazione che ne garantiscano la continuità e il reale coinvolgimento della cittadinanza. Opera attraverso un ufficio dedicato dell’Amministrazione Comunale e una struttura di supporto per lo svolgimento del proprio ruolo.
L’assessore al personale Luca Merli ha parlato di tema delicato su cui c’è bisogno di perfezionare l’attività dell’Ente per supportare in ogni modo possibile chi è meno fortunato. L’assessore ha quindi accolto con favore l’impegno richiesto all’Amministrazione nell’odg che potrà essere realizzato per gradi nel tempo.
In particolare generare una figura che dovrà assistere, in armonia con le altre Istituzioni, le persone con disabilità ed affrontare i temi connessi, è un dovere di cui l’Amministrazione intende farsi carico.
Secondo la consigliera Lucia Maddoli (IPP) l’atto va ad inserirsi in maniera sinergica in un percorso iniziato da tempo in commissione. Si tratta, in sostanza, di una materia su cui occorre lavorare molto ed in perfetta armonia perché, purtroppo, Perugia, come altri Comuni, è un po’ indietro sul tema dell’inclusione.
Ben venga quindi l’introduzione della figura del disability manager, come ideale trade union tra le istituzioni ed i cittadini, ma anche la costituzione di un tavolo di confronto sulla materia.